Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] sua autorità il riconoscimento di alcuni aspetti che non erano stati messi in risalto: la consubstanzialità delle tre persone a Nicea, il vero Dio e vero uomo a Calcedonia, l'Immacolata Concezione e l'Assunzione nella nostra epoca. La Professione di ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] a non intraprendere nulla di nuovo in materia di fede limitandosi ad applicare le decisioni prese dai concili di Nicea, Costantinopoli, Efeso e Calcedonia, come pure dai suoi predecessori sulla cattedra di Pietro, Leone, Ormisda, Giovanni e Agapito ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] i festeggiamenti per la ricorrenza a Nicomedia, con i vescovi riuniti mentre fervevano i preparativi del concilio di Nicea; nel 323 aveva nel frattempo emanato una costituzione, conservata dal Codice Teodosiano, con cui impediva che in occasione ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] attività di traduttore: risalgono infatti a quest'ultimo periodo della sua vita la traduzione degli atti del settimo concilio ecumenico (Nicea, 787), dedicata a Giovanni VIII forse già nel primo anno del suo pontificato (Epistolae, pp. 416-18; cfr. G ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] in un primo momento il debutto della questione cristologica, eseguendo con l'esiliare Ario la volontà del Concilio di Nicea (325), fa ben sperare sui rapporti fra Stato e Chiesa.
La convinzione di appartenere a un unico, inarrestabile sviluppo ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] La reazione è immediata e, forse perché inefficace, reiterata. Dai canoni del concilio di Elvira (306) sino a quelli di Nicea (325), la coabitazione ascetica di uomini e donne è condannata, ma bisogna attendere il canone 17 del concilio di Calcedonia ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] formati da venticinque strofe59, le quali ricordano le opere di Costantino, la concessione della libertà religiosa, il concilio di Nicea, la costruzione delle chiese e la gloria data alla santa croce. Le ultime sono un’invocazione della buona morte ...
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niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...