Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] un frammento musivo di S. Nicola al Fanaro (7° sec. ?), cui si connettono i raffinati mosaici della chiesa della Dormizione a Nicea (7° sec.; distrutti nel 1921-22). Ancora a una corrente dell’arte della capitale appartengono i mosaici di S. Caterina ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] , a cura di J. Alberigo-J.A. Dossetti-P.P. Joannou-C. Leonardi-P. Prodi, Bologna 1973³, pp. 1-35 (concili di Nicea e Costantinopoli).
Damasus, Opuscula: Epistulae, in P.L., XIII, coll. 347-76.
Id., Decretale ad episcopos Galliae, ibid., col. 1181.
Id ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] legittimo. Il fatto di prendere in considerazione l’ipotesi di un non accoglimento da parte di Roma dei canoni di Nicea con la generica motivazione del danno che ne sarebbe derivato per la salute delle anime, rischiava di ingenerare nel destinatario ...
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SIRICIO, santo
Elena Cavalcanti
Nacque a Roma; il padre si chiamava Tiburzio. S. successe a Damaso poco dopo la morte di questi avvenuta l'11 dicembre 384, e il suo pontificato durò quindici anni. Fonte [...] di S., oltre a richiamare il canone 8 del concilio di Nicea, si rifà alle disposizioni di papa Liberio ed espone la disciplina raccolta romana, la Prisca, che lo pone dopo i decreti di Nicea (cfr. F. Maassen, Geschichte der Quellen, p. 528). Un ...
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Lo stato degli uomini non sposati.
Nell’antichità l’influsso del concetto religioso secondo il quale il culto dei defunti era necessario alla loro pace ultramondana, donde la necessità di lasciare dietro [...] I e da vari Concili (Toledo, 390 e 400, Cartagine e Torino, 401). In Oriente, invece (Concili di Ancira, 314; Nicea, 325; Gangra, circa 350), si ritenne opportuno autorizzare chi non si sentisse di praticare il c. a usare dei diritti coniugali. Altri ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] scopo sembrò, a Costantino e più ancora al successore Costanzo II, più adatto l’arianesimo, condannato però nel Concilio di Nicea (325). Di qui il protrarsi delle dispute trinitarie, nel corso delle quali la Chiesa rivendicò, con la purezza della ...
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scisma
Raffaele Savigni
Separarsi da una Chiesa per costituirne un’altra
Nella storia del cristianesimo e di altre religioni si sono spesso verificati contrasti che hanno portato un gruppo a staccarsi [...] al di fuori di queste cose necessarie» (Atti degli apostoli 15, 28). I successivi concili, a partire da quello di Nicea (325), prevedevano la scomunica, ossia l’esclusione dalla comunione, per chi non accettava le decisioni assunte.
Chi non accetta ...
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SIMPLICIO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Di S., originario di Tivoli e figlio di un certo Castino secondo il Liber pontificalis, non si hanno notizie riguardanti il periodo precedente l'elezione papale, [...] del momento Acacio e Zenone, di comune accordo, elessero il vescovo Stefano, detto il Giovane, senza rispettare i canoni di Nicea, che prevedevano che l'elezione fosse eseguita dai vescovi della regione del candidato; in seguito scrissero a S. per ...
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Marco, santo
Giovanni Maria Vian
Secondo il Liber pontificalis (cfr. Le Liber pontificalis, I, pp. 202-04) era romano, figlio di un Prisco, e fu il successore di Silvestro. Nessun dato sicuro si conosce [...] la storia ecclesiastica e contrassegnato soprattutto dalla reazione della parte ariana condannata nel 325 dal concilio di Nicea: è infatti una falsificazione medievale una lettera attribuita a M. e indirizzata ad Atanasio di Alessandria (campione ...
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Pelagio II
Claire Sotinel
Nato a Roma da una famiglia di origine germanica, forse gota, come suggerisce il nome del padre Vnigildus, P. succedette a Benedetto I, dopo una vacanza di quasi quattro mesi, [...] pontefice riaffermava di servire la fede di Calcedonia e di conformarsi alle decisioni dei concili di Efeso, di Costantinopoli e di Nicea, e infine rimetteva a Dio il compito di convincere Elia, significando con ciò che si era giunti all'epilogo di ...
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niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...