Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] se i vescovi presenti fossero settanta oppure ottanta.
39 Cfr. Eus., h.e. VII 28.
40 Cfr. E. Honigmann, La liste originale des Pères de Nicée, in Byzantion 14 (1939), pp. 17-76, in partic. 41.
41 Cfr. Eus., v.C. III 8: secondo E. Honigmann, La liste ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente [...] un simile concilio si sia davvero riunito, le questioni discusse dal sinodo di cui la lettera dà notizia vadano collocate dopo Nicea. È di questa opinione D.L. Holland, Die Synode von Antiochen [324/25] und ihre Bedeutung für Eusebius von Caesarea ...
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Patriarca di Antiochia (n. Side, Panfilia - m. in Tracia nel 337). Vescovo di Berea, poi patriarca di Antiochia (323), fu al Concilio di Nicea tra i più decisi avversarî dell'arianesimo. Perciò, sotto [...] varie accuse, fu deposto (sinodo di Antiochia 330) ed esiliato. Tra gli scritti ci rimane, di sicura attribuzione, solo un trattato contro Origene, precedente peraltro alla polemica antiariana. Festa, ...
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patriarcato
Nel cristianesimo, è il più alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti [...] di Roma (per l’Occidente), di Antiochia (per la Siria), di Alessandria (per l’Egitto). Il p., che non va confuso col primato romano sulla Chiesa, veniva giustificato col fatto che i vescovi di Roma e di ...
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Vescovo di Antiochia (n. Melitene, Armenia Minore - m. Costantinopoli 381); eletto mentre era in atto una violenta reazione ariana alle decisioni del Concilio di Nicea, M. prese un atteggiamento conciliante, [...] che appare anche da un suo discorso conservatoci da Epifanio: vi espose la propria dottrina sulla generazione del Verbo in modo tale da consentire anche oggi opposti giudizî sul suo preciso indirizzo teologico. ...
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Vescovo spagnolo (sec. 4º), seguace, secondo s. Girolamo, di Lucifero da Cagliari; in realtà un suo opuscolo De fide lo dimostra fedele al Concilio di Nicea. Scrisse anche sei omelie sul Cantico dei Cantici. ...
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Santo (m. 352), romano, successore di papa Marco, fu eletto il 6 febbr. 337. Lottò contro la eterodossia degli ariani-eusebiani, non domata dal Concilio di Nicea a favore di Atanasio, che un concilio orientale [...] tenutosi a Tiro aveva condannato (335). Nel Concilio di Sardica (343) dal quale i vescovi orientali si ritirarono, ottenne che si regolasse la procedura degli appelli e una nuova condanna dei vescovi dissidenti. ...
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Vescovo di Ancira (m. 374 circa), la sua posizione è strettamente legata alle polemiche trinitarie del 4º sec. Deciso avversario dell'arianesimo, ai concilî di Ancira e di Nicea (325) fu sempre dalla parte [...] di Atanasio contro Ario, e contro il semiariano Asterio scrisse la sua opera maggiore, oggi perduta (frammenti in Eusebio); ma in successivi sinodi, composti da maggioranze ariane, M. fu condannato come ...
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Fondatore (257-332), secondo la tradizione, del cristianesimo in Armenia. A lui si attribuiscono i trenta canoni disciplinari e morali aggiunti alla redazione armena di quelli del Concilio di Nicea, molte [...] altre preghiere del breviario armeno e una ventina di omelie; si tratta, nella loro forma attuale, di scritti più tardi (forse del 5º sec.), al fondo dei quali possono però essere originali greci o siriaci ...
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Francescano (n. Faversham, Kent - m. Anagni 1244), dapprima prete secolare e maestro a Parigi, ove entrò (1225) nell'ordine; insegnò in varie scuole, fu legato papale a Giovanni Vatatze, imperatore di [...] Nicea (1233), quindi uno dei promotori della resistenza dei frati a Elia da Cortona, che accusò innanzi a Gregorio IX; deposto quello, divenne provinciale d'Inghilterra (1239) e ministro generale (1240). Come tale, pubblicò l'Expositio regulae dei ...
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niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...