GIOVANNI III DUCA VATATZE, IMPERATORE D'ORIENTE A NICEA
Nato a Didymothico nel 1193, nel 1222 successe a Teodoro I Lascari di cui sposò la figlia. Suo costante obiettivo fu la distruzione dell'Impero [...] latino d'Oriente (v. Impero bizantino) e la conseguente riconquista di Costantinopoli. Sconfitti i crociati nel 1224, giunse sino ad Adrianopoli, ma trovò un concorrente in Teodoro Angelo Comneno, despota ...
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Cardinale (Montevago, Agrigento, 1794 - Palermo 1830); governatore di varie città pontificie, e arcivescovo di Nicea dal 1794, fu nunzio a Lucerna e in Spagna (1802-16). Essendosi opposto alle riforme [...] antiecclesiastiche delle Cortes di Cadice (1812), fu costretto a rifugiarsi temporaneamente in Portogallo. Cardinale e arcivescovo di Palermo dal 1816, durante la rivoluzione del 1820 fu presidente della ...
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Il simbolo della fede cristiana e anche alcune forme speciali di esso, soprattutto quello di Nicea e il niceno-costantinopolitano (➔ simbolo di fede). ...
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Arcivescovo di Milano (351), per aver difeso nel concilio di Milano (355) il simbolo di Nicea e s. Atanasio, fu, per ordine dell'imperatore Costanzo, deposto e relegato in Armenia dove morì (prima del [...] 362). S. Ambrogio ne fece trasferire (375-76) il corpo a Milano, nella chiesa che prese il nome del santo. Festa, 25 maggio ...
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Polemista (m. 345 circa), vescovo di Eraclea nell'Alto Egitto; partecipando (325) al Concilio di Nicea fu un coraggioso oppositore dell'arianesimo; parlò tra l'altro contro tale eresia, persino al sinodo [...] di Tiro (335) che dagli ariani era stato riunito appunto contro s. Atanasio. Per tale sua attività P., che durante la persecuzione dell'imperatore Massimino (311) aveva perso un piede e un occhio, fu catturato ...
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MARCELLO d'Ancira
Vescovo di questa città, nel sec. IV, prese parte al concilio di Nicea e a quello di Tiro in cui difese sant'Atanasio; il sinodo filoariano di Costantinopoli (335 o 336) lo Condannò [...] e depose, incaricando Eusebio di Cesarea di rispondere (il che questi fece nel Contra Marcellum e nel De eccles. theologia) al suo scritto contro il retore ariano Asterio di Cappadocia. Esiliato da Costanzo ...
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SAGARIS (Σάγαρις)
A. Gallina
Divinità fluviale che compare su monete di Alessandro Severo, coniate a Nicea in Bitinia. La didascalia relativa si trova nell'esergo e si riferisce ad una figura virile [...] barbata, vestita di himàtion, rappresentata recumbente e con il capo rivolto indietro. S. si appoggia ad un'urna rovesciata, dalla quale sgorga acqua.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, IV, 1915, c. 274, n. ...
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Figlio (n. 1167 circa - m. presso Adrianopoli 1205) di Tebaldo V il Buono conte di Blois. Successo al padre (1191), osò rivoltarsi contro Filippo Augusto di Francia, riconoscendo sovrano Riccardo Cuor [...] di Leone. Morto questo, partecipò alla quarta crociata, ottenendo il ducato di Nicea. ...
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Famiglia bizantina: Leone s'insignorì di Rodi e delle Cicladi, profittando della debolezza dell'Impero bizantino di Nicea; in seguito (1234), temendo di non poter resistere alla pressione imperiale, stipulò [...] un'alleanza con Venezia, che non ebbe lunga durata; infatti il suo successore, Giovanni, si sottomise all'Impero di Nicea e lo seguì contro i Latini. ...
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niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...