BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] elezione a pontefice, col nome di NiccolòV, del suo amico Niccolò Parentucelli, sembrò aprirgli nuove e e passim; II, Firenze 1914, pp. 191 ss.; T. Foffano, Niccoli,Cosimo e le ricerche di Poggio nelle biblioteche francesi, in Italia medioevale e ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] con le persone con le quali entrò in contatto. Nel 1424 Martino V lo designò a capo della pieve di S. Cresci a Maciuoli, nel 1450 si trovava a Fabriano, dove allora risiedeva il papa NiccolòV per via della peste che imperversava a Roma (città che ...
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CORRER, Gregorio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 14 settembre del 1409 da Giovanni di Filippo del ramo a Castello e da una nobildonna di nome Santuccia di cui ignoriamo il casato (in proposito cfr. [...] nel Veneto; nel novembre 1453 fu proposto per la diocesi di Verona dallo stesso Consiglio comunale, ma la scelta di NiccolòV cadde sull'umanista Ermolao Barbaro. Nel 1456, alla morte del patriarca di Venezia, Lorenzo Giustinian, risultò posposto a ...
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AURISPA, Giovanni
Emilio Bigi
Nacque a Noto (patria di altri tre umanisti contemporanei, Giovanni Marrasio, Giovanni Campiano e Antonio Cassarino), verso la metà del 1376. In alcuni documenti egli è [...] Biografia cit. del Sabbadini); R. Cessi, La contesa fra Giorgio da Trebisonda, Poggio Bracciolini e G. A. durante il pontificato di NiccolòV, in Arch. stor. per la Sicilia orientale, IX (1912), pp. 211-32; F. Ferri, Un epigramma di G. A. a Francesco ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] assertori e propugnatori dell'unione religiosa tra Greci e Latini, e grandi speranze destò in lui l'elevazione al pontificato di NiccolòV, a cui chiese di rivolgere ogni energia per la pacificazione d'Italia, la lotta contro i Turchi e la salvezza ...
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BARZIZZA, Guiniforte (Guinifortus Barzizius, Bargigius, de Barziziis)
Guido Martellotti
Figlio terzogenito di Gasperino, nacque a Pavia al principio del 1406; aveva 32 anni compiuti il 19 marzo 1438, [...] Tra le missioni ufficiali, svolte per incarico del Visconti, vanno ricordate le ambascerie presso i pontefici Eugenio IV e NiccolòV.
Nel 1447, morto il Visconti, passò a Monferrato presso il marchese Giovanni Paleologo, poi nel 1448 a Ferrara presso ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e conventi, a Roma presso il pontefice, quando NiccolòV sogna di rifare la biblioteca d’Alessandria; né Sansovino, fino a protagonisti singolari come Vignola, A. Palladio, V. Scamozzi ecc.).
Oggetto di un intenso e spesso controverso dibattito ...
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Umanista bizantino (Salonicco circa 1400 - S. Giovanni a Piro, Salerno, 1475). Stabilitosi in Italia, dimorò dal 1442 al 1446 a Mantova; insegnò greco a Ferrara; nel 1449 passò a Roma a insegnare filosofia [...] ed ebbe da NiccolòV l'incarico di tradurre autori greci (tra cui Aristotele). Alla morte del papa (1455) fu ben accolto e pensionato a Napoli da Alfonso d'Aragona. Tornò nel 1463 a Roma, e ottenne da Pio II la commenda dell'abbazia di S. Giovanni a ...
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Umanista (n. Castiglione 1395 circa - m. dopo il 1450). Almeno dal 1415 fu a Candia, dove ebbe a maestro Giovanni Simeonachi, protopapa dell'isola, poi a Costantinopoli, dove fu in rapporto personale con [...] Tradusse varie opere di autori greci, tra i quali integralmente Esopo e parzialmente Luciano, Plutarco, Platone, Aristofane. Nel 1423 si stabilì a Roma e fu segretario nella curia sotto NiccolòV, insieme con Poggio Bracciolini, cui insegnò il greco. ...
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Umanista (Genova 1398 - Firenze 1453). Precettore nella famiglia de' Medici, nel 1431 fu chiamato a insegnare nello Studio; nel 1444 successe a L. Bruni nella direzione della Cancelleria. Restano di lui [...] fratelli Cosimo e Lorenzo de' Medici per la morte della madre, lettere, epigrammi, elegie. Tradusse la Batracomiomachia (1429); nel 1452, richiesto da NiccolòV, gli inviò due saggi di traduzione dall'Iliade, con elegante accompagnatoria in esametri. ...
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colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...
vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...