Umanista (Vigevano 1417 - Roma 1475). Nel 1451 era a Roma accolito di NiccolòV; poi al servizio del card. Cusano (1458-64), vescovo di Accia (1461) e quindi (1466) di Aleria in Corsica (dove, però, non [...] si recò mai), bibliotecario della Vaticana, e dal 1472 segretario pontificio. Raccolse ed emendò codici e (dal 1468) curò le editiones principes di molti autori latini per la tipografia romana di C. Sweynheym ...
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Famiglia fiorentina, nota dalla metà del sec. 13º; alla fine dello stesso secolo, da Bonamico, più volte ambasciatore a Bonifacio VIII, si staccarono cinque rami, i quali, destreggiandosi tra le varie [...] non però Agostino (n. 1471), che, implicato in una congiura antimedicea con P. P. Boscoli, finì decapitato (1513), né Niccolò (v.), così come durante il principato alcuni dei C. furono implicati nella congiura di Orazio Pucci contro Francesco I (1575 ...
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Ecclesiastico e uomo di stato polacco (Sienno, Sandomierz, 1389 - Sandomierz 1455). Divenuto vescovo di Cracovia (1423) e cardinale (confermato da NiccolòV nel 1449), fu a capo del gruppo di magnati che [...] detenne il potere durante gli ultimi anni di regno di Ladislao II e i primi di Ladislao III. Nella lotta tra Eugenio IV e il Concilio di Basilea assunse una posizione conciliarista, conforme alle tendenze ...
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Umanista (n. 1400 circa - m. 1466). Originario dell'Aretino, si laureò nel 1433 in medicina, e per approfondire lo studio del greco soggiornò in seguito (1435-37) a Costantinopoli. Nel 1445 si addottorò [...] fu al centro dell'umanesimo romano: ebbe strette relazioni, fra gli altri, con L. Valla e F. Filelfo. Morto NiccolòV, perdette influenza nella curia romana. Scrisse vite di santi, un trattato di arte dialettica, l'opera Orthographia (post., 1471 ...
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Famiglia veneziana, potente soprattutto nei primi secoli della repubblica; tre suoi membri si susseguirono, nel corso del sec. 12º, come dogi, a breve distanza l'uno dall'altro: Vitale I (v.); Domenico [...] .) e Vitale II (v.). Accrebbe la propria potenza, ottenendo le contee di Arbe, di Ossero e la signoria di Paro. Poi, col sec. rilevante in molte imprese nella prima metà del sec. 15º, Niccolò (v.), audace viaggiatore, e altri fino a tutto il sec. 17 ...
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Antica famiglia nobile di Bologna. Ebbe origine da un Bertrando di Monterenzi, membro (1458-65) del Consiglio degli anziani, che era stato adottato dallo zio materno Giovanni L., privo di eredi. Nella [...] 1561-1640), che fu senatore, duca di Fiano e Zagarolo, generale della Chiesa e padre del cardinale Ludovico (v.) e di Niccolò (v.); beni e titoli, per il matrimonio (1681) della figlia di quest'ultimo, Ippolita, con Gregorio Boncompagni, passarono ai ...
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Figlio illegittimo (Fano 1442 - Roma 1482) di Sigismondo Pandolfo e di Vannetta Toschi. Legittimato da papa NiccolòV, presto s'impegnò nella vita politica e militare, rivelandosi valente condottiero: [...] missione (1457) contro Alfonso il Magnanimo di Napoli, in guerra col padre, e campagna (1460-63) contro Pio II. Alla morte dello zio Malatesta Novello, s'impadronì di Cesena, ma combattuto da Paolo II, ...
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Prelato (Siena 1396 - ivi 1487); entrò fra i gesuati nel 1439; NiccolòV gli affidò importanti missioni, e così Pio II che lo fece vescovo di Foligno (1461) ove creò il Monte di pietà e introdusse riforme; [...] suscitò malcontento nella sua diocesi, perché se ne allontanò molte volte per varie incombenze, tra le altre come ambasciatore senese a Milano (1466) e presso l'imperatore Federico III (1482). Nel 1485 ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] in cui V. dimostra, con ragioni filologiche e storiche, la non autenticità (del resto già sostenuta da Niccolò da Cusa una biografia aneddotica del re, padre di Alfonso. Tutta l'attività di V. e le sue aspre polemiche (con Antonio da Rho, con B. ...
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PIO II, papa
Marco Pellegrini
PIO II, papa. – Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d’Orcia, da Silvio Piccolomini e da Vittoria Forteguerri.
Tra i principali lignaggi [...] per lui la promozione a vescovo di Trieste, che tuttavia non andò a effetto per l’opposizione del capitolo della cattedrale. NiccolòV intese comunque promuoverlo al grado vescovile e il 23 settembre 1450 gli conferì la diocesi di Siena.
L’evento lo ...
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giubilèo (ant. o pop. giubbilèo) s. m. [dal lat. tardo, eccles., (annus) iubilaeus, der. dell’ebr. yōbēl, propr. «capro» (perché la festività ebraica era annunciata con il suono di un corno di capro), raccostato al lat. iubilare «giubilare2»]....
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...