Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] da gran signore. Ci sono grandi personalità della scienza come un Tartaglia, o come un Benedetti che Venezia, sua patria, si farà pubblicata a Lovanio sul finire del 1516. Nel 1513 Niccolò Machiavelli iniziava a scrivere il Principe, e nello stesso ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] ciò rientra l'assunzione d'un autodidatta di genio come Tartaglia.
Dove si insegna, chi insegna, cosa si insegna, cosa pensa, da che parte sta. Grande storico in assoluto Niccolò Contarini e tra i pubblici storiografi di certo il più spiccato e ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] 'Rinascimento' i duecento anni che si aprirono con la nascita di Niccolò Cusano (1400/1401) e terminarono con la morte di Giordano Bruno Mechanics in sixteenth century Italy. Selections from Tartaglia, Benedetti, Guido Ubaldo, and Galileo, translated ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] ha con la sfera del teatro. Così Fulgenzio, che recita da Tartaglia, si rivolge a Fabio, il capocomico, e ne riassume alcuni morto facendo "ridere i vermi in sepoltura"; lo esalta Niccolò Barbieri, suo compagno, in arte Beltrame, che afferma come ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] ha con la sfera del teatro. Così Fulgenzio, che recita da Tartaglia, si rivolge a Fabio, il capocomico, e ne riassume alcuni motivi morto facendo «ridere i vermi in sepoltura»; lo esalta Niccolò Barbieri, suo compagno, in arte Beltrame, che afferma ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] o teorici, tra i quali ricorderò, soprattutto, Commandino, Tartaglia, Maurolico. Senza affrontare adesso i vari problemi che sono personalità di spicco, come il medico e grecista Niccolò Leoniceno, il suo successore sulla cattedra ferrarese di ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] ed europei e impegnarli nella nuova Crociata subito proclamata da Niccolò V, né ebbe miglior successo il tentativo di Pio II verificò nel corso del XVI sec. per opera di Cardano, di Tartaglia e di Commandino.
Non è certo il caso di soffermarsi sui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] 1540). Questi, nel 1535 a Venezia, forte della rivelazione del maestro, sfidò il bresciano Niccolò Fontana detto il Tartaglia a risolvere trenta equazioni cubiche. Tartaglia, come egli stesso scrisse, pose «ogni mio studio, cura et arte per ritrovar ...
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ERASMO da Narni, detto il Gattamelata
Antonio Menniti Ippolito
Nacque intorno al 1370 a Narni (prov. di Terni) da Paolo, di professione fornaio, e da Melania Gattelli di Todi. Il suo vero nome di battesimo [...] i quali Facino Cane, Ottobuono Terzi, il Carmagnola e il Tartaglia - gli fece dono della propria armatura, che E. poi vi trovò infatti la morte, mentre E. fuggiva assieme al Niccolò Piccinino dalla parte di Ocre.
Sempre col Piccinino, e con Oddo ...
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BARZI, Benedetto
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Di antica e nobile famiglia perugina, primogenito di otto fratelli, nacque, probabilmente in Perugia, nell'ultimo ventennio del sec. XIV.
Questa datazione sembra la più accettabile, [...] che inviasse nel territorio perugino Carlo Malatesta, o almeno Angelo Tartaglia, per liberare una volta per tutte la città dall' Todi, ad an. 1418; ibid., Protocollo di ser Iacomo di Niccolò, ad an. 1414; Perugia, Biblioteca Comunale Augusta, ms. 1424 ...
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