UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] viva e morta. Gli alveari (210 mila) sono frequenti specialmente in Pannonia e lungo il Tibisco. L'allevamento del baco da s. 4ª, II; A. Mihalik, I maestri orafi Pietro e Niccolò Gallico di Siena in Ungheria, Siena 1928; id., Le coppe ungheresi del ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] Greci e da Albanesi, dopo la costituzione dello stato greco e specialmente in questi ultimi anni ha avuto un grande sviluppo demografico e abbiamo una descrizione fattaci nel 1395 dal notaio italiano Niccolò de' Martoni di Capua; più tardi nel 1436 ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] la chiesa di Gannata Ghiorghis, opera di Niccolò Brancaleone veneto, poi bruciata nell'invasione musulmana dio della guerra manchi nel pantheon sud-arabico, ma Mahrem è il dio speciale, progenitore dei re di Aksum, come era Ilmaqāh dei re Sabei e Wadd ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] Fiesole, per S. Miniato. Nel Quattrocento fu celebre soltanto Niccolò Grosso, detto il Caparra (lanterne di palazzo Strozzi). Il bronzo diventò nel Quattrocento specialità fiorentina; ma nel secolo precedente erano stati chiamati fonditori veneziani ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] L. A. Gandini, Usi e costumanze della Corte di Ferrara ai tempi di Niccolò III, in Atti e memorie della R. Deput. di st. patr. per il riscontro e la vigilanza sull'amministrazione del fondo speciale di beneficenza e di religione della città di Roma ...
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GIUOCO
Antonio BANFI
Federico *RAFFAELE
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Giulio BERTONI
Giulio LAZZERI
Ernesto BATTAGLINI
J. Ge.
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Camillo Viterbo
(lat. iocus; fr. jeu; sp. juego; ted. Spiel; [...] De ludo scacchorum), non occorre dire. Nel secolo XV, Niccolò III e Borso d'Este furono giocatori formidabili di scacchi. . Zdekauer, Il giuoco in Italia nei secoli XIII e XIV e specialmente in Firenze, in Archivio storico italiano, s. 4ª, XVIII (1886 ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] creato di Andrea, ma presto espatriato; ne profitta Niccolò Tribolo, con Pierino da Vinci e Silvio Cosini; fiorentina; e soltanto all'interno di alcune dimore come la medicea (ma specialmente per opera di Pietro da Cortona e di Ciro Ferri, romani) e ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Angelo e di finire la statua di S. Petronio che Niccolò aveva lasciato incompiuta. L'altra opera di Michelangiolo, la da un po' si è estesa l'apicoltura, che la caccia, specialmente sui monti e nelle bassure delle valli, è remunerativa e che buono è ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] fiorentino, per scopo diverso, era allora presso il Borgia, Niccolò Machiavelli; e forse il Vinci lo incontrò a Urbino il corpo umano occupa nel concetto di L. un posto privilegiato speciale di fronte a quello che occupano gli altri esseri viventi, e ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] varietà ortografiche alle quali si presta la lingua greca specialmente col suo iotacismo: è però difficile fare un calcolo Roma. Probabilmente erano di questo tenore le Bibbie che Niccolò Maniacoria corresse con perizia d'ebraico e ottimi criterî ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
giubilèo (ant. o pop. giubbilèo) s. m. [dal lat. tardo, eccles., (annus) iubilaeus, der. dell’ebr. yōbēl, propr. «capro» (perché la festività ebraica era annunciata con il suono di un corno di capro), raccostato al lat. iubilare «giubilare2»]....