Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] fosse con negazione:
(35) Alessandro Magno diventò signore della Asia in pochi anni, e, non l’avendo appena occupata, morí (NiccolòMachiavelli, Il Principe IV, 19)
(36) Non c’essendo quasi dunque nessuno de’ miei che badasse altrimenti a me, io ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] varietà linguistiche diventò il tratto caratterizzante la lingua della grande commedia rinascimentale: dalla Mandragola di ➔ NiccolòMachiavelli (1518), nella quale frasi idiomatiche e costrutti vernacolari servivano anche a connotare socialmente e ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] più generale (es. 74):
(73) debbe adunque uno principe non avere altro obietto né altro pensiero […] fuora della guerra (NiccolòMachiavelli, Il principe XIV)
(74) uno principe […] savio sempre ha fuggito queste arme (ivi, XIII)
Per questi motivi, la ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] scarsella (Boccaccio, Dec. VIII, 3, 29)
Tale costrutto, oggi tipico del registro colto, era molto frequente nella prosa di ➔ NiccolòMachiavelli:
(34)
a. privato che ne fia ... (Il Principe III, 3, 8)
b. superati che gli hanno ... (ibid. VI, 25 ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] dell’italiano d’oggi, è attestato nell’italiano letterario dei primi secoli, per es. in ➔ Dante, e poi in ➔ NiccolòMachiavelli e ➔ Alessandro Manzoni:
(39) Se potuto aveste veder tutto
mestier non era parturir Maria (Dante, Purg. III, 38-39 ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] 1972)
(28) onde che Zenone, parte per paura, parte per il desiderio aveva di cacciare, […] concesse a Teodorico ... (NiccolòMachiavelli, 383, in GDLI III: 29)
Infine sono tipici di varietà diafasicamente marcate come basse e popolari i casi di che ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] dipendenti) e la frase reggente (cronologia relativa). Queste due funzioni possono essere viste nell’incipit del Principe di NiccolòMachiavelli:
Tutti gli stati, tutti e’ dominii che hanno avuto e hanno imperio sopra gli uomini, sono stati e ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] II, 9, 31)
(7) lui a un tratto si rizzò, dicendo quelle essere cose da parlarne in loco piú secreto (NiccolòMachiavelli, Il Principe VIII, 44)
(8) Poteva la donna persuadere al signor Ardizzino questa sua favola esser vera (Matteo Bandello, Novelle ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] e vietato l’entrarvi [...] e molti consigli dati (Boccaccio, Dec. I, Introduzione)
(4) Come fu Ciro, Cesare e Alessandro (NiccolòMachiavelli, Il Principe XVI)
(5) Restava dopo questo principio a Severo dua difficoltà (ivi, XIX)
(6) I giuramenti e le ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] 110, Libri della famiglia, Proemio al libro III; cfr. anche barbaria nel Dialogo intorno alla nostra lingua di NiccolòMachiavelli) come al difetto di chiarezza (Luigi Pulci, Il Morgante XXVIII, 46), anche fonetica, evidentemente in rapporto a quello ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...