Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] dell'aiuto di famosi capitani di ventura come Niccolò Piccinino, Francesco Sforza, Francesco Bussone detto il , si concluse con la seconda pace di Ferrara (1433), che confermava i patti del 1428, impegnando F. M. a non ingerirsi in questioni ...
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Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica [...] . Giovanni in Laterano, per la prima volta, la porta santa. Ancora Niccolò V celebrò un g. cinquantennale nel 1450, ma da Paolo II il nuovo g. fu celebrato da Sisto IV e da allora i g. ordinari si svolsero con periodicità costante. Le guerre ...
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Condottiero (Callisciana, Perugia, 1380 circa - probabilmente Cusago, Milano, 1444). Al servizio di Braccio da Montone cominciò la sua ascesa, combattendo soprattutto nel Lazio, nelle Marche e in Umbria. [...] (1431) e a Delebio (1432), vittoria, quest'ultima, che assicurò a Filippo Maria la Valtellina; successivamente vinse i Pontifici di Niccolò da Tolentino a Castel Bolognese (1434), conquistando Bologna per il Ducato di Milano; nel 1437 fu invece ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] mutò il nome in quello di Castello. Nel 1451 Niccolò V., sopprimendo il patriarcato di Grado e il vescovato le scene di genere di P. Longhi. Durante il governo francese Selva realizzò i giardini nel sestiere di Castello; G.A. Antolini e G.M. Soli ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] di ricchezza, di dignità e di splendore, che fu detto il Rinascimento bolognese. Nel 1447 Sante stabilì con il papa Niccolò V i capitoli con cui terminò la lunga controversia tra la città e la Chiesa circa la sovranità apostolica e le franchigie ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] politica regionale. Tale apparve lo Stato della Chiesa all’incoronazione di Gregorio X (1272). A Niccolò III, Rodolfo d’Asburgo rinnovò (1278) i trattati di Losanna che confermarono lo Stato, così che il pontefice potè dirsi veramente un monarca ...
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Famiglia principesca italiana, le cui più certe origini si riconducono agli Obertenghi; Alberto Azzo II (996 circa - 1097), vero capostipite della casa d'Este, era infatti pronipote del marchese Oberto, [...] 1332 come vicarî del papa) e a Modena (1336), con Niccolò III (1393-1441) la potenza della casata si affermò definitivamente e e di arte; nel 1452 Borso otteneva dall'imperatore Federico III i titoli di duca di Modena e Reggio e di conte di Rovigo ...
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Politico e teologo (n. Padova tra il 1275 e il 1280 - m. Monaco di Baviera tra il 1342 e il 1343), figlio di Bonmatteo dei Mainardini, notaio dell'università di Padova. Svolse studî di medicina a Padova, [...] mani di Sciarra Colonna, rappresentante del popolo romano; e ancora quando ispirò i documenti imperiali che dichiaravano deposto Giovanni XXII e nominavano l'antipapa Niccolò V. Tornato in Germania, M. compose anche il De iurisdictione imperatoris in ...
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Figlio (n. 1323 - m. Trezzo sull'Adda 1385) di Stefano e di Valentina Doria. Dopo aver ereditato una parte del dominio dei Visconti (1354), divenuto signore di Milano e ottenuto il vicariato imperiale [...] 1371 di Reggio, si trovò impegnato in una guerra con Niccolò II d'Este che provocò una nuova scomunica e la deposizione aiutò Luigi d'Angiò nel 1382 quando venne in aiuto di Giovanna I. Il 6 maggio 1385 Bernabò veniva catturato con parecchi dei suoi ...
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Famiglia romana; suo capostipite è Pietro, figlio del conte di Tuscolo Gregorio II ed erede della parte di signoria comprendente Monteporzio e il castello di Colonna; fin dal principio del 12º sec. Pietro, [...] sconfitto e preso prigioniero dagli Orsini. Ma si risollevò quando Niccolò III Orsini si valse dei C. per abbattere gli Annibaldi Francia larghi favori e benefici. A Roma, con Stefano (v.), i Colonna, ora in lotta ora in alleanza con gli Orsini, ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...