PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] riveduta e ampliata dei Canti popolari greci di Niccolò Tommaseo (Milano-Palermo-Napoli 1905). Proprio in ’Africa in Italia nei secc. XVIII e XIX, a cura di U. Marazzi, I, Napoli 1984, pp. 103-120; P. Marrassini, Una facoltà improduttiva, in L ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] di un evento che si è compiuto in precedenza. I test che consentono di individuare una forma verbale perfettiva li genochi piegati a terra, e già aveano velata la facia (Niccolò Manerbi, Volgarizzamento della Legenda Aurea)
e con l’avverbiale da X ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] s’assecura! (Petrarca, Canz. CCCXI, 9)
(20) Vedi che dolcemente i piedi e gli occhi move
per questa di bei colli ombrosa chiostra (Petrarca, aveva di cacciare, […] concesse a Teodorico ... (Niccolò Machiavelli, 383, in GDLI III: 29)
Infine ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] possono essere viste nell’incipit del Principe di Niccolò Machiavelli:
Tutti gli stati, tutti e’ dominii domani Renzo Tramaglino e Lucia Mondella (A. Manzoni, Promessi sposi, cap. I)
Si adopera l’infinito passato per l’anteriorità:
(12) Era la ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] sopra, e possa dire sé essere e fedele e leale (Dante, Conv. I, 12, 11)
(5) E sedendo Costanzio con lei, la cominciò a 221-252, 296-318, 497-508, 625-632, 745-760.
Machiavelli, Niccolò (1961), Il Principe, a cura di L. Firpo, introduzione e note di ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] purgata la città [...] e vietato l’entrarvi [...] e molti consigli dati (Boccaccio, Dec. I, Introduzione)
(4) Come fu Ciro, Cesare e Alessandro (Niccolò Machiavelli, Il Principe XVI)
(5) Restava dopo questo principio a Severo dua difficoltà (ivi ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] anche barbaria nel Dialogo intorno alla nostra lingua di Niccolò Machiavelli) come al difetto di chiarezza (Luigi Pulci, , Milano, Feltrinelli, p. 158.
Zanobi da Strada (1852), I morali di San Gregorio papa volgarizzati nel secolo XIV da Zenobi da ...
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I nomi propri, studiati da una specifica branca della linguistica che prende il nome di ➔ onomastica, identificano referenti singoli per differenziarli da quelli della categoria di cui fanno parte: Mario [...] e i cognomi di personaggi non italiani non sono più italianizzati come avveniva in passato (Tommaso Moro per l’inglese Thomas More, Niccolò Copernico per il polacco Mikołaj Kopernik): gli antroponimi rimangono nella veste grafica originale, mentre ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] accentua il solco tra la lingua antica e la lingua moderna: i rilievi più numerosi riguardano infatti la sintassi della frase complessa e metà del secolo (Guerrazzi, D’Azeglio, Grossi, ➔ Niccolò Tommaseo; Cantù, ecc.), vengono espunti in favore della ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] , rivelano maggiore resistenza: negli scritti di ➔ Niccolò Machiavelli e di Francesco Guicciardini restano frequenti forme come consiglerei, figluoli, piglare, famigle, meglo, nelle quali gl senza i diacritica esprimeva il suono palatale laterale ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...