Ecclesiastico e uomo di stato polacco (Sienno, Sandomierz, 1389 - Sandomierz 1455). Divenuto vescovo di Cracovia (1423) e cardinale (confermato da Niccolò V nel 1449), fu a capo del gruppo di magnati che [...] durante gli ultimi anni di regno di Ladislao II e i primi di Ladislao III. Nella lotta tra Eugenio IV e Colto e mecenate (fu in contatto con molti umanisti italiani, tra i quali Enea Silvio Piccolomini), diede impulso alla vita culturale del paese. ...
Leggi Tutto
Doge di Genova (Genova 1340 circa - Finale Ligure 1398); sostenuto dai ghibellini del popolo minuto, il 17 giugno 1378 ebbe il dogato, ma dopo poche ore dovette cedere la carica a Niccolò Guarco, e poi [...] e si adoperò per comporre lo scisma d'Occidente, ottenendo ingrandimenti territoriali; aiutò i Siciliani contro i pirati barbareschi (1388). Due anni dopo, prevalendo i Fregoso, abbandonò Genova; riprese il posto nell'aprile 1391, ma dovette fuggire ...
Leggi Tutto
Comune della Città metropolitana di Bari (50,6 km2 con 26.427 ab. nel 2008). È costituita da un nucleo antico, con vie strette e tortuose, e da una parte più recente, a strade larghe e rettilinee, con [...] da Carlo d’Angiò (1277), che vi fece edificare anche il castello. Renato I re di Napoli nel 1436 la infeudò a Landolfo Maramaldo e, dopo la ribellione di costui, a Niccolò Toraldo; passata poi ai Carafa e dal 1578 ai Frangipane della Tolfa, l'anno ...
Leggi Tutto
Signore, de facto, di Verona (m. 1277): di nome Lonardino di Iacopino, soprannominato Mastino. Podestà di Verona nel genn. 1259, nel 1261 ebbe la carica di podestà della Casa dei mercanti, carica che nel [...] di Pavia, e nel 1272 fu arbitro nella pace di Mantova. Lasciò un figlio legittimo, Niccolò (m. 1294), che non ebbe però alcuna parte nella signoria; ebbe inoltre i figli naturali Guido (m. 1270), Bartolomeo (m. 1290) e Pietro (m. 1295), che furono ...
Leggi Tutto
Famiglia fiorentina, nota dalla metà del Trecento; un ramo, trasferitosi nel sec. 15º a Napoli, fu insignito del ducato di Brindisi, mentre il ramo fiorentino, tuttora fiorente, ha titolo marchionale. [...] Membri di questa famiglia ebbero cariche nella vita politica del Comune e del Granducato; si ricordano i mercanti Niccolò di Tommaso (n. 1454 - m. prima del 1521) e il figlio Alessandro (1481-1557) che, ampliando l'attività commerciale e finanziaria ...
Leggi Tutto
Famiglia fiorentina, proveniente dalla Val di Sieve, eminente al tempo di Dante. Già prima la fama dei C. si era affermata per le virtù ascetiche della beata Umiliana (1219-46), che per prima vestì a Firenze [...] ceto magnatizio e specialmente dei Donati. Le violenze scoppiarono a calendimaggio del 1300 contro Ricoverino e contro Niccolò dei C. Come capi della fazione dei Bianchi, i C. furono proscritti e solo una parte di essi poté tornare nel 1303, per la ...
Leggi Tutto
〈-zzo〉. Antica famiglia veneziana, venuta da Capodistria nel sec. 9º-10º. Tra i suoi membri più noti sono Paolo che, arresosi a patto di aver salva la vita dopo l'eroica difesa di Negroponte, fu ugualmente [...] trasferirono nel loro palazzo di San Marino l'Accademia di ecomonia politica e giurisprudenza. La famiglia si estinse nel 1847 con Niccolò, autore di una pregevole Memoria sui fiumi veneti. Da un conte E., comandante a Zara, che nel 1720 concesse un ...
Leggi Tutto
Famiglia veneziana, potente soprattutto nei primi secoli della repubblica; tre suoi membri si susseguirono, nel corso del sec. 12º, come dogi, a breve distanza l'uno dall'altro: Vitale I (v.); Domenico [...] degni di rilievo, specie nel campo militare marittimo, come Fantino, generale da mar e abile politico, che ebbe parte rilevante in molte imprese nella prima metà del sec. 15º, Niccolò (v.), audace viaggiatore, e altri fino a tutto il sec. 17º. ...
Leggi Tutto
Primogenito (n. 1271 - m. Napoli 1295) di Carlo II d'Angiò re di Napoli e di Maria d'Ungheria, dal 1289 al 1294 fu vicario del regno per il padre assente. Dopo l'assassinio di Ladislao re d'Ungheria (1290), [...] il pontefice Niccolò IV, che rivendicava l'alta sovranità della S. Sede su quel regno, designò a succedergli la sorella Maria, che a sua volta cedette i proprî diritti al figlio C. M. (1292), che però restò sempre un re nominale. Nel 1293 intervenne ...
Leggi Tutto
Nobile famiglia di Piacenza (ricordata già nel sec. 10º) di parte guelfa nell'età comunale e assai influente anche durante i periodi successivi; suoi membri si distinsero nella diplomazia, nelle lettere [...] al tempo del Risorgimento. Tra essi si ricordano: Lancillotto (m. Padova 1359), soldato e poeta, amico del Petrarca; Niccolò, prof. nell'univ. di Pavia (1486), e il giurista Francesco, suo contemporaneo; Giovanni (Piacenza 1514 - Como 1578), capo ...
Leggi Tutto
merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...