Signore lombardo (n. 1394 - m. Busseto 1457); dovette difendere più volte lo stato dei Pallavicini dagli attacchi di Otto Terzi, Gabrino Fondulo, Niccolò d'Este; più tardi, coinvolto nelle lotte tra Filippo [...] Maria Visconti e Venezia, perse e riacquistò più volte la signoria. Da ultimo, appoggiò Francesco Sforza nell'acquisto del ducato di Milano ricevendone privilegi e benefici (1452). Fu mecenate ed emanò ...
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Figlio (m. 1405) di Giovanni; uomo d'armi, nel 1378 tolse Faenza a Niccolò d'Este che (1376) l'aveva avuta per denaro dalla Chiesa, dalla quale ne ottenne la signoria in forma di vicariato. Buon condottiero [...] della sua compagnia di ventura detta della stella, fu anche poeta e amico di Franco Sacchetti, che ebbe podestà a Faenza. Finì tragicamente, decapitato come traditore per ordine del legato Baldassarre ...
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Storico ed economista (Termini Imerese 1778 - Palermo 1837). Alunno dell'economista P. Balsamo, fu un convinto fautore della riforma costituzionale di ispirazione britannica del 1812 e membro del parlamento [...] lo sviluppo economico dell'isola, consigliando l'apertura dei porti siciliani al libero commercio (Saggio sulle cause e i rimedî delle angustie agrarie della Sicilia, 1826); esaltò la tradizione di indipendenza della Sicilia nella Somma della storia ...
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Musicista e compositore (Genova 1782 - Nizza 1840). Virtuoso di fama leggendaria, P. è considerato il padre della moderna tecnica violinistica, che arricchì di fondamentali innovazioni. Talento precoce, [...] una trionfante carriera concertistica prima in Italia e poi, dal 1828, in tutta Europa. Tra le sue composizioni si ricordano i 24 Capricci per violino solo (il suo capolavoro), sei concerti per violino e numerose pagine da camera con chitarra.
Vita ...
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Musicista e compositore (Bari 1728 - Passy, Parigi, 1800). È considerato uno dei maestri dell'opera buffa napoletana. Esordì con alcune musiche sacre e un'opera buffa, Le donne dispettose (1754). Nel 1760 [...] dramma era stato affidato anche a Gluck (1779), perché entrambi i compositori lo mettessero in musica; l'opera di Gluck ebbe assegnata anche una pensione. La vasta produzione di P. (i titoli delle sue opere teatrali ammontano a 139) raggiunge la ...
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Scrittore e avventuriero (Benevento 1515 - Roma 1570). Dopo alcuni scritti mediocri (Hisabella, 1535: cento epigrammi latini) o addirittura plagiari (Tempio di amore, 1536, a esaltazione delle donne veneziane, [...] , liberato e mescolatosi a beghe e a scorrettezze della Curia, visse sino a che fu condannato dall'Inquisizione per i suoi libelli e impiccato. Per alcune osservazioni contenute nei Dialoghi piacevoli e nel Petrarchista (1539) è di solito ricordato ...
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Scultore (Firenze 1497 - ivi 1550). Si formò con A. Sansovino; lavorò a Roma al monumento funebre di Adriano VI in S. Maria dell'Anima e a Bologna (S. Petronio: rilievi sulla facciata, 1525-27; Assunzione [...] anche ai rilievi della S. Casa di Loreto. A Firenze, dopo il 1537, fu al servizio di Alessandro e Cosimo de' Medici: i disegni dei giardini e le fontane delle ville di Castello e della Petraia sono tra le espressioni più felici della sua arte. ...
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Scultore (n. Siena 1362 circa - m. prima del 1453). Deve il soprannome alla sua opera più nota, gli stalli, con intagli e tarsie che illustrano gli articoli del Credo, del coro della cappella del Palazzo [...] Pubblico di Siena (1415-28). Diede i cartoni per due riquadri del pavimento del duomo ed eseguì le statue lignee, intensamente espressive, della Madonna e di s. Giovanni Evangelista (1415) in S. Pietro Ovile a Siena, e dell'Annunciazione nel museo ...
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Erudito (Venezia 1826 - ivi 1906); direttore delle Gallerie e del Museo Correr, autore di note erudite di storia veneziana, pubblicò, in collab. con G. Berchet, le Relazioni degli Stati europei lette al [...] Senato dagli ambasciatori veneziani nel sec. 17º (11 voll., 1856-78) e, in collab. con lo stesso Berchet e con lo Stefani, i Diari di Marin Sanudo (58 voll., 1879-1903). ...
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Letterato (Venezia 1474 - ivi 1557); canonico della basilica di S. Marco. Scrisse versi, fu appassionato studioso di Dante, Petrarca e Boccaccio e si occupò di grammatica e retorica italiana (Vulgari elegantie, [...] 1520). Di notevole interesse una sua raccolta di passi danteschi "dove si biasimano i vizî e si fanno altre salutevoli ammonizioni" (La spada di Dante Alighieri poeta, 1534). ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...