Famiglia romana pervenuta a grande importanza verso la seconda metà del sec. 15º, quando, lottando contro i Santacroce alleati degli Orsini, si appoggiò ai Colonna. Abitò nel quartiere di S. Eustachio, [...] e al vicino teatro. Si ricordano di questa famiglia Paolo (m. 1440), medico e riformatore dello studio romano; Niccolò (Roma 1452 - ivi 1473), avvocato concistoriale e umanista, che, precocissimo, tradusse Esiodo e iniziò la traduzione dell'Iliade ...
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Nobile famiglia veneziana, d'incerta origine, non essendo accertata la provenienza da Pisa. Si suddivise in varie casate, di San Marco, Santo Stefano, Santa Maria del Giglio (Zobenigo), San Polo, San Vitale, [...] numerosi titoli feudali e signorie su isole dell'Egeo (fino al 1557), e ricoprendo altissime cariche ecclesiastiche, diplomatiche e soprattutto militari, con Niccolò e Vettore nel sec. 14º e Andrea e Marco nei secc. 17º-18º (v. le singole voci). Fra ...
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Poeta tedesco (sec. 14º); visse fra l'altro alla corte di Carlo IV e del duca d'Austria Rodolfo IV. Vissuto fra l'età della lirica cortese e il Meistergesang, fu autore di Lieder, Sprüche e favole, e notevole [...] al primato della teologia fra le arti liberali. Una cronaca dell'Ungheria è conservata in triplice versione (in versi rimati latini, in prosa latina e tedesca). Tradusse in tedesco Valerio Massimo (1369) e i Salmi col commento di Niccolò di Lyra. ...
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Umanista (n. Castiglione 1395 circa - m. dopo il 1450). Almeno dal 1415 fu a Candia, dove ebbe a maestro Giovanni Simeonachi, protopapa dell'isola, poi a Costantinopoli, dove fu in rapporto personale con [...] , tra cui il famoso trattato di Archimede, De instrumentis bellicis et aquaticis. Tradusse varie opere di autori greci, tra i quali integralmente Esopo e parzialmente Luciano, Plutarco, Platone, Aristofane. Nel 1423 si stabilì a Roma e fu segretario ...
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Viaggiatori e commercianti veneziani (secc. 13º-14º), fratelli. Partiti dalla Crimea per il basso Volga (1261), esercitarono il commercio nello stato mongolico dell'Orda d'oro e proseguirono poi fino a [...] tre anni. Si spinsero di là con un'ambasceria persiana fino alla corte mongolica di Shangdu, presso Pechino, penetrando così tra i primi Europei in Cina. Di ritorno in patria nel 1269, ripartirono poco dopo per l'Oriente insieme col figlio di ...
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Generale milanese (n. 1504 - m. 1573), nipote ed erede di Gian Giacomo il Magno; generale di cavalleria di Francesco I di Francia. Inviso agli Sforza, fu accusato di tentato veneficio ai danni di Francesco [...] scampare con la fuga a una nuova condanna a morte. Finì ad Avignone, generale della cavalleria pontificia. Aveva ceduto (1549) i suoi diritti su Mesocco ai valligiani, donde una serie di rivendicazioni e processi, da parte soprattutto di suo figlio ...
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Pittore senese (m. prima del 1331). Cugino di Duccio di Buoninsegna, ne fu fedele seguace e divulgatore dello stile, risentendo, nella fase più tarda, dell'arte di Simone Martini. Della sua attività, documentata [...] di un polittico (Siena, Pinacoteca), un trittico (New York, Metropolitan Museum), un crocifisso (Mosca, Museo Puškin). Altre opere sono state assegnate a S. e alla sua bottega, di cui fecero parte i figli Niccolò (v. Niccolò di Segna) e Francesco. ...
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Famiglia originaria di Tolentino, ricordata dal sec. 13º, ma divenuta famosa soprattutto nel sec. 15º, per il celebre condottiero Niccolò (v.), detto appunto da Tolentino. Condottieri furono i figli, Cristoforo [...] da Tolentino (v.), Ubaldo (o Balduino, m. 1446) al servizio dello Sforza e della Chiesa, dalla quale ebbe Trevi e Montefalco, mentre il primogenito, Giovanni (Tolentino inizio sec. 15º - Milano 1470), ...
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Grammatico (n. Ascoli - m. ivi 1457). Insegnò ad Ascoli, a Perugia e a Roma; fu in Oriente e poi nell'Europa settentr., inviato da Niccolò V a cercarvi codici (1451-55): scoprì la pseudo-virgiliana Elegia [...] Svetonio (una delle sezioni del De viris illustribus) e le opere minori di Tacito. Non avendogli offerto Callisto III, successo a Niccolò, compenso adeguato, girò inutilmente varie città per vendere i codici, che andarono così o dispersi o perduti. ...
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Antica famiglia veneziana, che con particolare continuità si distinse nella vita politica e militare della Repubblica: tra i suoi membri si ricordano Giacomo Antonio (m. dopo 1463) vittorioso in campo, [...] nella prima metà del sec. 15º, contro i Visconti; il doge Niccolò (v.); Giacomo, generale da mar, distintosi nella guerra di Ferrara e nelle acque dell'Adriatico, caduto nell'impresa di Gallipoli (1484) e poi Lorenzo (v.), l'eroe di Candia. A questa ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...
bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...