LUDOVICO I di Savoia, duca di Savoia
François Charles Uginet
Figlio sestogenito di Amedeo VIII, conte e poi duca di Savoia, e di Maria di Borgogna, nacque a Thonon intorno al 1413-14. Quando Amedeo, [...] nel 1449 aveva rinunciato alla tiara pontificia e che papa Niccolò V aveva in seguito creato vescovo di Sabina e legato con favore i congiurati e obbligò L. I a recarsi in Francia per giustificare il suo operato e per ricevere ordini. A Cleppé, ...
Leggi Tutto
STEFANO V
Ilaria Bonaccorsi
Nato in data sconosciuta da un non meglio identificato Adriano, era comunque membro di una nobile famiglia romana originaria della "regio" della "Via Lata". S. venne educato [...] tentare contro Berengario quello che non era andato a buon fine in Francia (il marchese del Friuli, dopo la scomparsa di Carlo il la giurisdizione metropolitana sull'episcopato di Brema, che già Niccolò I aveva unito alla provincia di Amburgo; S. ...
Leggi Tutto
Alberto Melloni
Giubileo della misericordia
L’Anno santo indetto da papa Francesco differisce dai precedenti non solo perché ‘straordinario’, ma per la tematica scelta, che pone al centro riforma della [...] lezioni di monsignor John Quinn, allora vescovo di San Francisco – non ebbe implementazione alcuna.
Che Bergoglio lo abbia Tomacelli)
- 1423 Martino V (Oddone Colonna)
- 1450 Niccolò V (Tommaso Parentucelli)
- 1475 Sisto IV (Francesco Della Rovere ...
Leggi Tutto
BARBARO, Marcantonio
Franco Gaeta
Figlio di Francesco, senatore, e di Elena Pisani, nacque il 22 sett. 1518. La tradizione domestica era ricca d'esempi d'uomini illustri nelle discipline storiche e [...] letterarie, quali Francesco, Ermolao, Niccolò, Giosafat, Marco e Daniele Barbaro.
Il B. compì i suoi studi dapprima a Verona e quindi a Padova, dove rimase sino al 1535, e subito dopo iniziò, andando in Francia al seguito di Marcantonio Giustinian, ...
Leggi Tutto
Normanni
Silvia Moretti
Un popolo di pirati, di viaggiatori e di conquistatori
Per circa quattrocento anni, tra l’8° e l’11° secolo dopo Cristo, le popolazioni originarie della Scandinavia percorsero [...] città di Parigi e l’assediarono per mesi. I re franchi cercarono in ogni modo di scacciare gli invasori, ma non Roberto il Guiscardo, vittorioso sui Bizantini e riconosciuto dal papa Niccolò II duca di Puglia e di Calabria nel 1059; e infine ...
Leggi Tutto
Figlio (m. 1405) di Giovanni; uomo d'armi, nel 1378 tolse Faenza a Niccolò d'Este che (1376) l'aveva avuta per denaro dalla Chiesa, dalla quale ne ottenne la signoria in forma di vicariato. Buon condottiero [...] della sua compagnia di ventura detta della stella, fu anche poeta e amico di Franco Sacchetti, che ebbe podestà a Faenza. Finì tragicamente, decapitato come traditore per ordine del legato Baldassarre Cossa. ...
Leggi Tutto
VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] che probabilmente nel 769 formava la divisione fra il regno franco e quello italico dei Longobardi.
Bibl.: Su regione e in quasi tutto il Veneto, la Befana, ma a Belluno, il S. Niccolò e a Verona la S. Lucia. L'ultimo giorno di febbraio, specialmente ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia gramsciana
Aurelio Musi
Il concetto di storiografia gramsciana è complesso per tre ordini di motivi. In pratica tutti gli storici marxisti italiani, in particolare coloro che hanno organicamente [...] molteplici interessi di Procacci che spaziarono, fra storia moderna e contemporanea, dalla fortuna europea di Niccolò Machiavelli, alla Francia del 16° sec., al movimento operaio italiano, al socialismo e al comunismo internazionale.
La pubblicazione ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] una storia di Mantova) o a Siena (Agostino e il figlio Niccolò Dati) o a Ferrara (Pietro Cirneo). A Venezia, dove era , fare menzione di quel che [in un certo anno] si fece in Francia, ma la dependenza di quelle da queste, e perché a’ successi dell’ ...
Leggi Tutto
De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] compromesse di molte banche dei cattolici. Lo stesso Niccolò Introna, ispettore generale della Banca d’Italia, in a Parigi nel 1910 con un capitale iniziale di 25 milioni di franchi francesi, partecipato per metà dalla Comit e dal gruppo Banco Italo- ...
Leggi Tutto
franco-veneto
franco-vèneto agg. – Nella storia letteraria, letteratura f.-v. (o anche franco-italiana), il complesso delle opere di argomento cavalleresco o didascalico scritte nel sec. 13° e all’inizio del 14° nella zona dell’Italia nord-orientale...
cannibalismo
s. m. Tendenza letteraria di un gruppo di giovani scrittori italiani degli anni Novanta, caratterizzata da espressioni linguistiche e contenuti cruenti, con sfumature talvolta grottesche o ironiche. ◆ una novità, il tramonto --...