PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] IV (1243-1254) aveva fatto erigere, come attesta il cronista del papa Niccolò da Calvi, "palatium, cameras et turrim pulcherrimas" (Steinke, 1984, quello di Ḥalabiyya, l'edificio sorge invece isolato, al centro della città, e poggia su una sorta di ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] linea dunque con i sistemi duecenteschi dell'architettura domenicana.Sull'isola di Creta le rovine delle chiese di S. Pietro a Candia de l'ordre dominicain: les fresques de Tomaso da Modena à San Niccolò de Trévise (1352), RArt, 1992, 97, pp. 76-84; ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] fazioni cardinalizie di Pio IV e di Pio V e ad isolare il Farnese, prima del decisivo pronunciamento a favore del Boncompagni del , suggerendo alcune delle mosse spregiudicate (la ribellione di Alessandro Orsini contro il padre Niccolò, inViso al ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] paesaggio: inviandola all'amico Niccolò del Buono, il B. la definisce come una "rosa tra le spine della sua avversità nata, la il tema dell'intelligenza, o della scaltrezza, nella sua versione più immediata ed estemporanea, non si isola mai in un ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] si aggira intorno al 10-15%; nel Sud e nelle isole la Sardegna ha una percentuale irrisoria, mentre le altre delle caratteristiche delle varietà regionali di italiano. A Napoli all’inizio del Settecento il giurista Niccolò Amenta nel trattato Della ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] italiani».
Contestato da altri protagonisti della vicenda risorgimentale come espressione dell’isolamento politico in cui da tempo si Con Francesco Dall’Ongaro, Aleardo Aleardi, Giovanni Prati, Niccolò Tommaseo, si può dire arrivi nell’ex Granducato, ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] s. Giovanni Battista, era originariamente isolato rispetto al nucleo della cattedrale: sulla base di un' quaranta, e dopo non molto seguiti dalla serie dei graduali di mano di Niccolò di Giacomo e seguaci (Padova, S. Antonio, Bibl. Antoniana, II, ...
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Editoria e giornalismo
Albertina Vittoria
In uno scritto sull’«industria libraia», apparso nel 1858, lo scrittore milanese Carlo Tenca svolgeva innovative considerazioni sulla figura dell’editore come [...] trovare libri politici e allora proibiti; a Catania, Niccolò Giannotta, in stretto rapporto con l’ambiente universitario, , senza avere grande concorrenza nell’isola, soprattutto con Remo Sandron, alla guida della casa editrice dopo la morte del ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] e mezzo, fu dilaniata dalle guerre. Nel 1266 il dominio dell'intera isola, e quindi di P., passò agli Angiò, che spostarono la alla Gall. Regionale della Sicilia; la tabella di Antonio Veneziano con il necrologio del 1388 per S. Niccolò Reale, ora al ...
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Classi e ceti sociali nello spazio urbano: 1945-2001
Marzio Barbagli
Oggetto di questo studio, incentrato sul periodo compreso fra il 1945 il 2001, sono quelle che da tempo vengono considerate come [...] che venivano allora chiamati abituri, termine che, secondo Niccolò Tommaseo, designava una «abitazione umile e meschina quartieri anziché isolarsi, come per esempio a Roma, in rioni socialmente omogenei. Questa caratteristica della città partenopea ...
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tortellino magico loc. s.le m. (iron.) Nella politica italiana, gruppo di fedeli sostenitori e consiglieri di segretari del Partito Democratico, con i quali condividono l'origine emiliano-romagnola o l’appartenenza al ceto politico dirigente...
cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...