Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] del 1451 abbandonò Mantova per recarsi a Roma alla corte di papa Niccolò V.
Non è assodato se egli portasse con sé anche il testo della pubblicazione del De revolutionibus orbium coelestium di Copernico, apparso l’anno precedente a Norimberga – abbia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le accademie scientifiche del Seicento
Antonio Clericuzio
Le accademie italiane del Rinascimento costituiscono un prodotto della cultura umanistica, del mecenatismo dei principi e del policentrismo [...] ad agire con cautela, conformandosi al decreto su Copernico emanato dalla Congregazione dell’Indice dei libri proibiti nel polmoni. Dal 1666 si era unito agli scienziati toscani il danese Niccolò Stenone (1638-1686), che fu medico di corte e svolse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] Novara (1454-1504), maestro di Nicola Copernico ed esperto osservatore celeste nonché attivo a Venezia, forte della rivelazione del maestro, sfidò il bresciano Niccolò Fontana detto il Tartaglia a risolvere trenta equazioni cubiche. Tartaglia ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Johannes Kepler
Eberhard Knobloch
Johannes Kepler
Johannes Kepler nacque il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nei pressi di Stoccarda, nel Ducato protestante [...] questa analogia, ossia la rappresentazione del Cosmo trinitario, da Niccolò Cusano (1401-1464) e vi ricorse anche in opere era di 2′ di arco contro i 10′ di Tolomeo e Copernico, e il suo approccio basato sulla fisica lo spinsero a cercare nuove ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] il 1455, del cardinale Bessarione, inviato a Bologna da Niccolò V per risollevare la qualità dell'insegnamento ivi impartito.
X (1908), pp. 241-260; Id., Domenico Maria Novara e Nicolò Copernico allo Studio di Bologna, Modena 1920, p. 6; A. Sorbelli, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Aurora’ rinascimentale, ‘sole’ illuministico
Michele Ciliberto
In un saggio del 1901 – Das achtzehnte Jahrhundert und die geschichtliche Welt («Deutsche Rundschau», agosto-settembre 1901; trad. [...] una nuova periodizzazione del mondo moderno (da Nicola Copernico a Isaac Newton). Simmetricamente, sotto la pressione della religione.
Su questo punto il paradigma elaborato da Niccolò Machiavelli continua a essere presente e a svilupparsi in autori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] merito è il seguente passo:
Ma poiché nella posizione di Copernico sono contenute molte cose assurde ed errate, come il fatto prima di lui avevano trattato soltanto Leonardo Fibonacci e Niccolò Tartaglia.
L’Epitome arithmeticae practicae fu la prima ...
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GAUDENZI, Paganino
Giampiero Brunelli
Nacque a Poschiavo, nei Grigioni, il 3 giugno 1595 da Tommaso, in una eminente famiglia di confessione riformata. Frequentò le Università di Basilea, Ratisbona [...] : dové irritare l'inclusione di soggetti poco adatti al rigido clima culturale romano di quegli anni, come Niccolò Machiavelli, Nicolò Franco, Nicola Copernico, Jean Bodin.
Nemmeno le altre opere ebbero vita facile. Proprio intorno al 1640-41, la ...
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BUONAMICI, Giovanni Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Prato nel 1592 da Piero di Bonamico e da Livia Camesecchi. Avviato dal padre allo studio delle leggi, si addottorò probabilmente a Pisa. In una [...] fratescha" di lui contro il maestro del Sacro palazzo Niccolò Riccardi, protettore del Galilei: per "l'impertinente et era dunque stato costretto ad "abiurare formatamente l'openione del Copernico, anchor che a lui fosse superfruo, ché non l'ha ...
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CAPIFERRO MADDALENI, Francesco
Gabriella Lavina
Nato, sul finire del sec. XVI, in una famiglia di antica nobiltà romana, imparentata con gli Orsini e pronipote, per linea materna, di Urbano VII (G. [...] Foscarini carmelitano sopra l'opinione de' pitagoricie del Copernico della mobilità della Terra e stabilità del Sole, al capitolo generale tenuto in Roma, sotto il generalato di Niccolò Ridolfi, dal quale ricevette, nel 1630, per riunirlo alla ...
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