Scrittore e avventuriero (Benevento 1515 - Roma 1570). Dopo alcuni scritti mediocri (Hisabella, 1535: cento epigrammi latini) o addirittura plagiari (Tempio di amore, 1536, a esaltazione delle donne veneziane, plagio dell'omonimo poemetto di Iacopo Campanile), fu a Venezia segretario e poi acerrimo nemico di Pietro Aretino, contro cui inveì (Pistole vulgari, 1538; Dialoghi piacevoli, 1539). Ferito ...
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BARBO, NiccolòFranco Gaeta
Figlio di Piero e di Chiara Bocco, napque a Venezia circa il 1420. Presentatosi nel 1438 per l'anunissione a sorte nel Maggior Consiglio, lo si ritrova come avvocato "per [...] , Guarino Guarini, Isotta Nogarola, Tommaso Pontano e Maffeo Valaresso. Restano di lui una Oratio in laudem nobilissimi viri Francisci Contareni, pronunziata a Padova il 27 maggio 1442, e un breve, ma interessante epistolario, composto di undici ...
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Umanista (Rimini 1456 circa - Treviso 1524). A Firenze negli anni 1475-76, passò poi a Padova ove divenne intimo di Bernardo e Pietro Bembo; nel 1485 si trasferì a Venezia come segretario di NiccolòFranco [...] vescovo di Treviso; visse poi, dal 1503, quasi sempre a Treviso, dedito all'insegnamento e all'attività letteraria. È autore di elegie latine, del poema Chrysopoeia (1515) sull'alchimia e di Rime in volgare ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] proprie, e solo a tratti percorsa da rivalità professionali più che da autentiche polemiche letterarie, come la lite con NiccolòFranco e l'annoso dissidio con Girolamo Ruscelli.
Vita comunque infelice, quale la definì egli stesso nella lettera a ...
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BAROZZI, Pietro
Franco Gaeta
Nacque a Venezia nel 1441 da Ludovico, senatore, e da Polissena Moro e studiò alla scuola di Pietro Perleone da Rimini, nella quale, tra gli altri, ebbe condiscepoli il [...] esser stato - due anni prima - in predicato per il passaggio alla Chiesa di Treviso, nella quale gli fu però preferito NiccolòFranco, vescovo di Parenzo.
La nomina alla diocesi padovana non avvenne senza contrasti, giacché il B. fu il candidato del ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] testimonianze si trovano nella stessa opera al vol. I,1945 (coll. cit., xxxv),p. 85, per quanto riguarda le polemiche di NiccolòFranco contro l'Aretino; al voi. II, sempre 1945 (coll. cit., XXXVI), pp. 198207, per i Libri sulle Corti (col Dialogo ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] seguenti: Matteo Bandello, Giovan Battista Giraldi (Cinzio), Giovanni Forteguerri, Cristoforo Armeno, NiccolòFranco, Alvise Pasqualigo, Sebastiano Erizzo, Niccolò Granucci, Girolamo e Scipione Bargagli, Lorenzo Selva, Ascanio de' Mori, Tommaso Costo ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] detto lo Strascino, Pietro Aretino, Giovanni Della Casa, Giovan Francesco Bini, Agnolo Firenzuola, Mattio Franzesi, Lodovico Dolce, NiccolòFranco, Anton Francesco Grazzini e il Coppetta. Come per dovere d'ufficio è presentato uno smilzo gruppo di ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] nel corso di un litigio con uno staffiere (ibid., p. 8). Nello stesso anno, in agosto, frequentava NiccolòFranco e il letterato ravennate Pomponio Spreti. Il soggiorno romano resterebbe nell'anonimato del piccolo cabotaggio cortigiano, se non fosse ...
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BOLOGNI, Girolamo
Remo Ceserani
Nacque forse il 16 marzo 1454 (fu battezzato il 25) dal notaio Gianmatteo e da Lucia Rolandello.
La famiglia paterna s'era trapiantata da Bologna a Treviso nel sec. XIV [...] il libro X dei Promiscuorum e gli scrisse lettere); gli ambienti veneziani fra il 1485 e il 1492, raccolti attorno a NiccolòFranco, allora nunzio presso la Repubblica; gli ambienti di Feltre, fra il 1500 e il 1503, raccolti attorno al vescovo Andrea ...
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franco-veneto
franco-vèneto agg. – Nella storia letteraria, letteratura f.-v. (o anche franco-italiana), il complesso delle opere di argomento cavalleresco o didascalico scritte nel sec. 13° e all’inizio del 14° nella zona dell’Italia nord-orientale...
cannibalismo
s. m. Tendenza letteraria di un gruppo di giovani scrittori italiani degli anni Novanta, caratterizzata da espressioni linguistiche e contenuti cruenti, con sfumature talvolta grottesche o ironiche. ◆ una novità, il tramonto --...