Ministro (m. 1092) dei sultani selgiuchidi Alp Arslān e Malikshāh; fu ucciso da un emissario degli Ismaeliti. A difesa dell'ortodossia e incremento della scienza, fondò a Baghdād la scuola di studî superiori teologico-giuridici che da lui prese il nome (Niẓāmiyya). Il suo Siyāset-nāme ("Trattato di governo") è opera importante della letteratura persiana ...
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al-Muqtadi, Abu al-Qasim
Califfo abbaside, regnò dal 1075 al 1094 dopo il nonno al-Qa’im, al tempo della massima potenza dei Selgiuchidi. Sotto l’influenza di Malikshah, al-M. fu ridotto a esserne il [...] solo spirituale, e ne dovette sposare la figlia. Alla morte di Malikshah, riuscì brevemente, grazie anche al suo abile vizir Nizamal-Mulk, ad affermare la sua autorità; morì avvelenato dal successore di Malikshah, Barqyaruq, che lui stesso aveva ...
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Sultano selgiuchide (n. 1055 - m. Baghdād 1092), il terzo dei "Grandi Selgiuchidi" sotto cui si mantenne unitario l'Impero turco fondato da Toghrul Beg nell'Asia anteriore. Succedé (1072) al padre Alp [...] con successo a oriente sottomettendo al suo impero la Transoxiana e il Turchestan cinese, a occidente continuando la vittoriosa guerra paterna contro i Bizantini. Ebbe come fido coadiutore il ministro persiano Niẓāmal-Mulk, che per lui compose il ...
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Astronomo, matematico e poeta persiano (n. Nīsābūr, Khorāsān - m. ivi 1123 circa). Astronomo alla corte del sultano selgiuchide di Persia, O. procedette a una riforma del calendario solare persiano, ma [...] persiano dice.
Vita e opere
Poco si sa della sua vita. Fu in rapporti di amicizia col celebre visir Niẓāmal-Mulk e godette il favore del sultano selgiuchide Malikshāh che lo chiamò a un osservatorio astronomico di nuova fondazione, ove effettuò ...
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Orientalista (n. Parigi 1820 - m. 1898), dragomanno nel servizio diplomatico-consolare in varie città d'Oriente; dal 1857 prof. di persiano e poi direttore dell'École des langues orientales vivantes a [...] riorganizzata e molto sviluppata. Tra le sue edizioni e traduzioni di testi persiani, ricordiamo il Sefernāme di Nāṣir-i Khusraw (1881) e il Siyāset-nāme di Niẓāmal-Mulk (1891, 1897). Pregevole anche la sua Chrestomathie persane (2 voll., 1883-85). ...
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Sultano musulmano (1029-1072), il secondo dei "Grandi Selgiuchi". Domò ribellioni, organizzò territorî dell'Asia occidentale conquistati dallo zio Toghrul Beg cui successe (1064); con la vittoria di Manazkert [...] (1071) sull'imperatore Romano IV Diogene aprì ai Turchi la penetrazione in Asia Minore; favorì l'assimilazione della cultura arabo-persiana, per opera del suo ministro Niẓāmal-Mulk. ...
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