Artista concettuale giapponese (Kariya, Aichi, 1933 - NewYork 2014). Dal 1951 a Tokyo, si è dedicato all'arte da autodidatta (disegni di corpi nudi smembrati; environments). Dopo avere viaggiato a lungo [...] , e verso il futuro nella seconda). Importanti mostre di K. sono state: One thousand days One million years (1993, NewYork, Dia center for the arts), Whole and parts 1964-1995 (1997-98, Lione, Rivoli, Barcellona, Tokyo), Horizontality/Verticality ...
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Pittore statunitense (Reading, Pennsylvania, 1958 - NewYork 1990). Ha esordito alla fine degli anni Settanta nell'ambito della graffiti art. Dopo un soggiorno a Pittsburg, dove iniziò a esporre le sue [...] opere, si trasferì a NewYork, dove seguì i corsi della School of visual art. La sua opera si differenzia da quella degli altri graffitisti: molteplici invenzioni iconiche rese in un tipico linguaggio calligrafico (bambini radioattivi, personaggi dei ...
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Architetto (Pécs 1902 - NewYork 1981). Si formò al Bauhaus di Weimar (1920-24) e, quando la scuola si trasferì a Dessau, come giovane maestro diresse l'Officina del mobile (1925-27), sperimentando nuove [...] collaborare con lui nella progettazione e insegnando alla Harvard Univ. (1938-47). Nel 1946 aprì un suo studio a NewYork. Nella corrente razionalista B. si distingue per l'impeccabile rigore delle soluzioni costruttive e l'eleganza delle forme. Tra ...
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Pittore statunitense (NewYork 1960 - ivi 1988). Di padre haitiano e madre portoricana, trovò fin da bambino nel disegno uno sfogo al suo temperamento inquieto. Esordì alla fine degli anni Settanta nell'ambito [...] del graffitismo, firmandosi Samo, e si impose anche all'attenzione europea partecipando, nel 1982, a Documenta VII di Kassel. Insieme ad A. Warhol, con il quale strinse un'intensa amicizia, produsse la ...
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Scrittore statunitense (n. Glen Cove, NewYork, 1937). Dopo studî di ingegneria, esordì con alcuni racconti più tardi riuniti in Slow learner (1984; trad. it. 1988), nei quali già affiorava il tema del [...] collasso della comunicazione, individuato come cifra della società contemporanea e ricondotto al concetto di entropia (Entropy è appunto il tit. di un suo racconto del 1960). I suoi romanzi (V., 1963, ...
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Disegnatore statunitense (Heide 1877 - NewYork 1968). Realizzò per l'editore W. R. Hearst tavole illustrate a colori con il titolo The Katzenjammer Kids pubblicate nel 1897 sul supplemento domenicale [...] organica il fumetto per raffigurare le espressioni verbali dei personaggi rappresentati. Nel 1913 D. trasferì i suoi protagonisti sul NewYork World dell'editore J. Pulitzer con il nuovo titolo The Captain and the Kids, in concorrenza con il giornale ...
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Fotografo statunitense d'origine russa (Parigi 1928 - NewYork 2023). Dopo avere vissuto a Parigi e a Milano, si è trasferito a Los Angeles (1940) e poi a NewYork, dove ha frequentato la New school for [...] glassmaker, 1977; Elliott Erwitt, by design, 1983). Le sue foto, presenti in varie collezioni (Museum of modern art, NewYork; Institute of art, Chicago; ecc.), sono state esposte in diverse mostre. Tra le pubblicazioni si ricordano: Photographs and ...
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Pittore (Białystok 1881 - Great Neck, NewYork, 1961). A NewYork dal 1891, studiò al Pratt Institute (1898-1900). A Parigi (1905-08) frequentò l'Académie Julian, studiò con H. Matisse e fu in contatto [...] 1911) opere che rivelano il suo interesse per l'esperienza fauve e per l'arte di P. Picasso (Il geranio, 1911, NewYork, Museum of modern art). Prevalse poi la ricerca nell'ambito del linguaggio cubista al quale si associano anche modi di derivazione ...
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Patriota e archeologo (Rivarolo Canavese 1832 - NewYork 1904); ufficiale dell'esercito piemontese, partecipò alla campagna di Crimea e alla seconda guerra d'indipendenza. Recatosi (1860) a NewYork, vi [...] 1865-77), vi fece scavi, raccogliendo preziose statue e suppellettili, che costituirono (1870) il primo nucleo del Metropolitan Museum di NewYork, di cui (1870) P. fu nominato direttore. La sua opera per portare il museo dai modesti inizî al livello ...
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Disegnatore (Lancaster, Ohio, 1863 - NewYork 1928). Dopo studî di grafica, chiamato da J. Pulitzer a collaborare alle pagine domenicali a colori del NewYork World, vi pubblicò una serie di tavole a tutta [...] ragazzino calvo e orecchiuto vestito di un camicione giallo. Dopo aver trasferito le sue storie sul NewYork Journal (1896), nel 1902 O. creò per il NewYork Herald altri due personaggi: il monello Buster Brown e il suo cane Tige, noti in Italia ...
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avocado bar
(Avocado Bar) loc. s.le m. Locale in cui si servono cibi e bevande a base di avocado. ◆ La missione di 'The Avocado Show' sarà proprio quella di essere un tempio per gli amanti di questo frutto. Un vero e proprio 'avocado bar'...
digital journalism
loc. s.le m. inv. Il giornalismo realizzato in rete, con caratteristiche specifiche rispetto al tradizionale giornalismo su carta. ◆ [tit.] Informazione / Il vocabolario del nuovo digital journalism. (Class, febbraio...