Attrice cinematografica statunitense (Cherryvale, Kansas, 1906 - Rochester, New York, 1985). Proveniente dal teatro di rivista, interpretò in varî film, negli ultimi anni del muto, il ruolo della "garçonne": [...] o il vaso di Pandora, 1928); Das Tagebuch einer Verlorenen (Diario di una donna perduta, 1929) entrambi di G. W. Pabst, in Germania; Prix de beauté (Miss Europa, 1930) in Francia; Hollywood Boulevard (1937), in cui ha interpretato la propria storia. ...
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Attrice cinematografica americana (Brooklyn, New York, 1905 - Hollywood 1965); nel cinema a 17 anni, fu ritenuta una fra le più affascinanti dive del cinema muto: It, 1927; Red hair, 1928; Three weekends, [...] 1928; The wild party, 1929; No limit, 1931 ...
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Attore cinematografico statunitense (n. Englewood, New Jersey, 1954). Affermatosi in teatro e in televisione, ottenne grande successo come protagonista del film Saturday night fever (1977), in un ruolo [...] (1994) di Q. Tarantino. Dalla seconda metà degli anni Novanta è diventato uno degli attori più richiesti di Hollywood. Ha dimostrato infatti le proprie qualità interpretative sia nelle commedie sentimentali, sia nei film drammatici, sia in quelli d ...
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Lane, Diane. – Attrice cinematografica statunitense (n. New York 1965). Ha cominciato a recitare sin da giovanissima, a sei anni ha debuttato con la compagnia sperimentale Cafe La Mama e a tredici sul [...] grande schermo in A little romance accanto a Laurence Olivier. Già conosciuta al grande pubblico e a Hollywood, in età adulta ha accresciuto la sua popolarità anche a livello internazionale grazie al regista F.F. Coppola, per il quale ha interpretato ...
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Attore statunitense di origini italiane (n. Newark 1943). Attore versatile e brillante, capace di passare da ruoli drammatici a ruoli comici, è stato scoperto da M. Scorsese che lo aveva notato per The [...] , ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, 1992). P. si è cimentato pure nel genere thriller: JFK (1991), The Public Eye (Occhio indiscreto, 1992). Tra le altre sue interpretazioni: Jimmy Hollywood (1994), Gone Fishin' (Chi pesca trova, 1997 ...
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Architetto statunitense (New York 1945 - Los Angeles 1996); ha studiato alla University of Pennsylvania, alla Yale University e alla Columbia University, dove si è laureato nel 1971. Nel 1973 si è aggiudicato [...] del trasferimento, alla fine degli anni Settanta, da New York a Los Angeles, dove è stato chiamato a di una collezione privata annessa a una casa di Beverly Hills (1991); la Goldberg-Bean House a Hollywood (1991); la Drager House a Berkeley (1994). ...
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Fotografa e artista statunitense (n. Glenn Ridge, New Jersey, 1954). Dedicatasi dapprima alla pittura, si è rivolta poi alla fotografia dopo aver conseguito il diploma alla State University di Buffalo [...] a far parte delle collezioni del Museum of modern art di New York). Dedicatasi al colore, dal 1980 ha sviluppato anche una la follia omicida di una giornalista. Tra le serie successive si ricordano Hollywood/Hampton Types (2000-02) e Clowns (2003-04). ...
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Putman, Andrée (nata Andrée Christine Aynard). - Designer francese (n. Parigi 1925). Avviata alla carriera musicale, si avvicinò al design collaborando con riviste come Elle (1952-58) e L'oeil (1960-64) [...] Laurent, K. Lagerfeld), alberghi di lusso in tutto il mondo (New York, Morgans Hotel; Kōbe, Orchid Club House; Parigi, Saint a progettare interni come quello del ristorante La Bastide di Hollywood (2003), della boutique di A. Fontaine di Parigi ...
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Pseudonimo dello scrittore statunitense Nathan W. Weinstein (New York 1903 - El Centro, California, 1940). Dopo un breve soggiorno a Parigi, a contatto coi movimenti d'avanguardia, pubblicò privatamente [...] (1934; trad. it. 1973), aspre satire della società americana, permeate di umorismo nero. Nel 1935 si trasferì a Hollywood, dove ottenne un discreto successo come sceneggiatore. Proprio nel mondo fragile e scintillante del cinema è ambientato il suo ...
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Architetto svizzero (Ginevra 1896 - New York 1969). Frequentate le lezioni di K. Moser alla Technische Hochschule di Zurigo, lavorò in Francia con H. Sauvage e poi (1920) negli USA, dove aprì uno studio [...] 1930-31) e per la Chryslie-Forsyth Parkway (1931-32), a New York, e soprattutto il Philadelphia saving fund society building (1932), svolgere un'intensa attività professionale: CBS Building a Hollywood (1938); Longfellow Building a Washington (1941); ...
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backdrop
(back-drop, back drop) s. m. inv. 1. Nel teatro e nel cinema, fondale scenografico, sfondo. 2. Cartellone pubblicitario che mette in mostra i loghi degli sponsor di manifestazioni sportive, spettacoli, convegni, ecc., collocato in...
solarpunk
(solar-punk) s. m. inv. Movimento culturale e genere letterario che progettano o immaginano un futuro sostenibile sotto il profilo economico, energetico, ambientale. ♦ Per chi infine sentisse il bisogno di uno slancio ottimistico,...