Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] ' journal", September 1996, p. 61.
H.D. Schaal, Learning from Hollywood. Architecture and film, London 1996.
Film architecture. From Metropolis to Blade runner, ed. D. Neumann, New York-Münich 1996.
E. Dimendberg, From Berlin to Bunker Hill: urban ...
Leggi Tutto
- Assieme a New York, e attualmente con Miami, L.A. si configura sul territorio statunitense come uno dei più grandi centri di produzione e promozione di arte urbana, che sia essa writing, street art o [...] forma uno dei suoi establishment di riferimento. Così Hollywood e l’Arts District, centri di produzione residenza. Fairey insieme a sei decenni di arte urbana a L.A., New York e altre città del mondo sono stati protagonisti della grande mostra ...
Leggi Tutto
Architetto statunitense (New York 1945 - Los Angeles 1996); ha studiato alla University of Pennsylvania, alla Yale University e alla Columbia University, dove si è laureato nel 1971. Nel 1973 si è aggiudicato [...] del trasferimento, alla fine degli anni Settanta, da New York a Los Angeles, dove è stato chiamato a di una collezione privata annessa a una casa di Beverly Hills (1991); la Goldberg-Bean House a Hollywood (1991); la Drager House a Berkeley (1994). ...
Leggi Tutto
Fotografa e artista statunitense (n. Glenn Ridge, New Jersey, 1954). Dedicatasi dapprima alla pittura, si è rivolta poi alla fotografia dopo aver conseguito il diploma alla State University di Buffalo [...] a far parte delle collezioni del Museum of modern art di New York). Dedicatasi al colore, dal 1980 ha sviluppato anche una la follia omicida di una giornalista. Tra le serie successive si ricordano Hollywood/Hampton Types (2000-02) e Clowns (2003-04). ...
Leggi Tutto
Putman, Andrée (nata Andrée Christine Aynard). - Designer francese (n. Parigi 1925). Avviata alla carriera musicale, si avvicinò al design collaborando con riviste come Elle (1952-58) e L'oeil (1960-64) [...] Laurent, K. Lagerfeld), alberghi di lusso in tutto il mondo (New York, Morgans Hotel; Kōbe, Orchid Club House; Parigi, Saint a progettare interni come quello del ristorante La Bastide di Hollywood (2003), della boutique di A. Fontaine di Parigi ...
Leggi Tutto
Architetto svizzero (Ginevra 1896 - New York 1969). Frequentate le lezioni di K. Moser alla Technische Hochschule di Zurigo, lavorò in Francia con H. Sauvage e poi (1920) negli USA, dove aprì uno studio [...] 1930-31) e per la Chryslie-Forsyth Parkway (1931-32), a New York, e soprattutto il Philadelphia saving fund society building (1932), svolgere un'intensa attività professionale: CBS Building a Hollywood (1938); Longfellow Building a Washington (1941); ...
Leggi Tutto
Disegnatore e soggettista di fumetti statunitense (Filadelfia 1913 - Hollywood 1973). Dopo aver lavorato come disegnatore per il Bridgeport Post (1928-35) e come animatore per gli studî Walt Disney (1935-41), [...] nonsense, formano un piccolo mondo favoloso in cui si sono rispecchiate per anni le fissazioni e le crisi della società americana. Apparsa dapprima sul New York Star e poi sul New York Post, la striscia è stata pubblicata anche in Italia dal 1965. ...
Leggi Tutto
Pittore e scenografo (Pietroburgo 1884 - New York 1946). Si formò nell'ambito delle tendenze impressioniste, post-impressioniste e simboliste dell'arte russa dell'inizio del sec. 20º. Espose sue opere [...] caffè e cabaret artistici. Nel 1920 emigrò a Parigi e nel 1923 negli USA, dove realizzò molte scenografie per il Metropolitan opera house, soprattutto per i balletti di I. Stravinskij. Lavorò anche come scenografo cinematografico a Hollywood. ...
Leggi Tutto
Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] il parlato. Chi l'avrebbe mai detto che anche Hollywood sarebbe stata conquistata dalla plastilina?
Come si realizzano i , invece di andare a scuola, si nasconde nel Metropolitan Museum di New York. Ma non si tratta di una semplice gita: i due ...
Leggi Tutto
Bitzer, Billy (propr. Johann Gottlieb Wilhelm)
Stefano Masi
Operatore cinematografico statunitense, nato a Roxbury (Massachusetts) il 21 aprile 1872 e morto a Hollywood il 29 aprile 1944. La sua intensa [...] dalle banche. Nel 1909, quando la Biograph si trasferì a Hollywood, sotto il sole della California B. iniziò a usare la di cimeli per la cineteca del Museum of Modern Art di New York. Le sue memorie vennero raccolte sotto il titolo Billy Bitzer ...
Leggi Tutto
backdrop
(back-drop, back drop) s. m. inv. 1. Nel teatro e nel cinema, fondale scenografico, sfondo. 2. Cartellone pubblicitario che mette in mostra i loghi degli sponsor di manifestazioni sportive, spettacoli, convegni, ecc., collocato in...
solarpunk
(solar-punk) s. m. inv. Movimento culturale e genere letterario che progettano o immaginano un futuro sostenibile sotto il profilo economico, energetico, ambientale. ♦ Per chi infine sentisse il bisogno di uno slancio ottimistico,...