Regista e produttore cinematografico (New York 1886 - Hollywood 1950); dopo una lunga attività teatrale, nel 1914 esordì come regista cinematografico a New York. Collaboratore di L. B. Mayer e per alcuni [...] anni capo della produzione della Tiffany-Stahl, diresse numerosi film, la cui originale articolazione del racconto influenzò il genere melodrammatico. Si ricordano: Back street (La donna proibita, 1932); ...
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Attrice cinematografica statunitense (Cherryvale, Kansas, 1906 - Rochester, New York, 1985). Proveniente dal teatro di rivista, interpretò in varî film, negli ultimi anni del muto, il ruolo della "garçonne": [...] o il vaso di Pandora, 1928); Das Tagebuch einer Verlorenen (Diario di una donna perduta, 1929) entrambi di G. W. Pabst, in Germania; Prix de beauté (Miss Europa, 1930) in Francia; Hollywood Boulevard (1937), in cui ha interpretato la propria storia. ...
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Attrice cinematografica americana (Brooklyn, New York, 1905 - Hollywood 1965); nel cinema a 17 anni, fu ritenuta una fra le più affascinanti dive del cinema muto: It, 1927; Red hair, 1928; Three weekends, [...] 1928; The wild party, 1929; No limit, 1931 ...
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- Assieme a New York, e attualmente con Miami, L.A. si configura sul territorio statunitense come uno dei più grandi centri di produzione e promozione di arte urbana, che sia essa writing, street art o [...] forma uno dei suoi establishment di riferimento. Così Hollywood e l’Arts District, centri di produzione residenza. Fairey insieme a sei decenni di arte urbana a L.A., New York e altre città del mondo sono stati protagonisti della grande mostra ...
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Teoria cospirazionista diffusa negli Stati Uniti a partire dall’ottobre 2017 sul sito web 4chan dall’utente anonimo Q (da cui per metonimia deriva la denominazione), sulla base della quale esisterebbe [...] , organizzato in una rete mondiale composta da celebrità di Hollywood, miliardari e politici democratici dediti alla pedofilia e al di destra fino agli esponenti di movimenti spirituali New Age, riesumando o producendo un articolato e intricatissimo ...
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Movimento di denuncia di molestie e abusi sessuali che prende nome dall’hashtag diffusosi in modo virale nel 2017 dopo le accuse rivolte al produttore cinematografico H. Weinstein da numerose attrici di [...] Hollywood. Utilizzato per la prima volta nel 2006 dall’attivista T. Burke a sostegno delle donne di colore vittime di stupro o concetto stesso di consenso. Nel 2018 le giornaliste del New York Times e del New Yorker M. Twohey, J. Kantor e R. Farrow ...
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Attore cinematografico statunitense (n. Englewood, New Jersey, 1954). Affermatosi in teatro e in televisione, ottenne grande successo come protagonista del film Saturday night fever (1977), in un ruolo [...] (1994) di Q. Tarantino. Dalla seconda metà degli anni Novanta è diventato uno degli attori più richiesti di Hollywood. Ha dimostrato infatti le proprie qualità interpretative sia nelle commedie sentimentali, sia nei film drammatici, sia in quelli d ...
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Lane, Diane. – Attrice cinematografica statunitense (n. New York 1965). Ha cominciato a recitare sin da giovanissima, a sei anni ha debuttato con la compagnia sperimentale Cafe La Mama e a tredici sul [...] grande schermo in A little romance accanto a Laurence Olivier. Già conosciuta al grande pubblico e a Hollywood, in età adulta ha accresciuto la sua popolarità anche a livello internazionale grazie al regista F.F. Coppola, per il quale ha interpretato ...
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Attore statunitense di origini italiane (n. Newark 1943). Attore versatile e brillante, capace di passare da ruoli drammatici a ruoli comici, è stato scoperto da M. Scorsese che lo aveva notato per The [...] , ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, 1992). P. si è cimentato pure nel genere thriller: JFK (1991), The Public Eye (Occhio indiscreto, 1992). Tra le altre sue interpretazioni: Jimmy Hollywood (1994), Gone Fishin' (Chi pesca trova, 1997 ...
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Architetto statunitense (New York 1945 - Los Angeles 1996); ha studiato alla University of Pennsylvania, alla Yale University e alla Columbia University, dove si è laureato nel 1971. Nel 1973 si è aggiudicato [...] del trasferimento, alla fine degli anni Settanta, da New York a Los Angeles, dove è stato chiamato a di una collezione privata annessa a una casa di Beverly Hills (1991); la Goldberg-Bean House a Hollywood (1991); la Drager House a Berkeley (1994). ...
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backdrop
(back-drop, back drop) s. m. inv. 1. Nel teatro e nel cinema, fondale scenografico, sfondo. 2. Cartellone pubblicitario che mette in mostra i loghi degli sponsor di manifestazioni sportive, spettacoli, convegni, ecc., collocato in...
solarpunk
(solar-punk) s. m. inv. Movimento culturale e genere letterario che progettano o immaginano un futuro sostenibile sotto il profilo economico, energetico, ambientale. ♦ Per chi infine sentisse il bisogno di uno slancio ottimistico,...