Opinione pubblica
Giuseppe Bedeschi
L'opinione pubblica nelle società industriali avanzate
Nelle società industriali del Novecento - con la concessione del suffragio universale, il formarsi dei grandi [...] nuovi mezzi di comunicazione di massa (radio, cinema, televisione), che fanno scomparire gradualmente il Berger, Paris 1957.
V.O. Key, Public opinion and American democracy, New York 1961.
J. Habermas, Strukturwandel der Öffentlichkeit, Neuwied 1962 ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] and the modern, ed. W. Rubin, 2 voll., New York 1984.
S. Price, Primitive art in civilized places, a vocazione tecnologica come il cinema, la fiction televisiva, l' or art investment as floating crap game, in American economic review, 1986, pp. 10-14. ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] concorso per il nuovo Palazzo del cinema.
La Biennale del 1996 ha avuto 1947 ospiterà l'arte d'avanguardia europea e americana (nel 1943 J. Pollock vi tenne la cura di W. Rubin del Museum of Modern Art di New York, 1989), a C. Malevič, a partire dalla ...
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Antropologia culturale
(App. IV, i, p. 138; V, i, p. 179)
Nell'ultimo ventennio del secolo l'a. è passata attraverso una serie di discussioni e di revisioni critiche del suo statuto epistemologico, che [...] Office) ma dalle fondazioni umanitarie americane e innanzi tutto dalla Rockefeller fin qui aliene dalla storia del cinema, della televisione e degli altri mezzi in Britain and Africa 1918-1970, Cambridge-New York 1995.
J.-P. Olivier de Sardan ...
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Comunicazione
Carlo Marletti
sommario: 1. Lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e i media come apparato sociale. 2. La neo-televisione e il declino della comunicazione di massa tradizionale. 3. I [...] , 1987), Negroponte assomiglia più a un idolo del cinema che allo stereotipo del tecnologo d'avanguardia. Egli ama Warriors of disinformation. American propaganda, Soviet lies, and the winning of the Cold War: an insider's account, New York: Arcade, ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] Ségalot, ho barattato le letture, il cinema e tutti quei momenti benedetti in cui e in Italia da un lato, e il New Deal statunitense dall'altro; o anche delle , p. 8, con riferimento alla storia americana, in cui le prime coalizioni si formano nello ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] Northern Europe, New York: Macmillan, 1997.
Putnam, R., Bowling alone. The collapse and revival of American community, New York: Simon dal mercato a vantaggio di beni succedanei quali il disco, il cinema, la televisione" (v. Finoia, 1997, p. 29). Ma ...
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Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] maggiore di quello, ad esempio, dei pubblicitari o dei divi del cinema o del rock. Si può dunque affermare che se A è .
Dahl, R.A., Who governs? Democracy and power in an American city, New Haven, Conn.-London 1961.
Debnam, G., The analysis of power. ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] loro importanza sociale o funzionale. Attori del cinema, cantanti pop, divi del calcio e celebrità società opulenta, Milano 1973).
Gordon, M. M., Social class in American sociology, New York 1963.
Gramsci, A., Quaderni del carcere, 4 voll., Torino ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale. È quindi innanzitutto una denuncia di tale [...] feminism: a study of feminism as a social movement, New York 1981.
Beauvoir, S. de, Le deuxième sexe, doesn't: feminism, semiotics, cinema, Bloomington, Ind., 1984.
useful category of historical analysis, in "American historical review", 1986, XCI, 5, ...
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arte digitale
loc. s.le f. Arte sperimentale, che si avvale delle tecnologie informatiche. ◆ Christiane Paul, curatrice di New Media Arts al Whitney Museum of American Art di New York, nel suo volume «Digital Art», dopo aver brevemente individuato...
loc. s.le f. e m. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, esperto che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti offensivi e lesivi della sensibilità e della...