FISCO E SISTEMI FISCALI
Filippo Cavazzuti e Adriano Di Pietro
Economia
di Filippo Cavazzuti
Introduzione
Nel corso dei secoli (o, forse, dei millenni) al termine 'fisco' corrispondono concetti e situazioni [...] è quello contemporaneo, caratterizzato dall'uso dellamoneta e dai mezzi sostitutivi della stessa (assegni, carte di credito giungere al pieno soddisfacimento dei due principî di neutralità appena ricordati. In questo senso l'armonizzazione fiscale ...
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Debito pubblico
Luigi Spaventa
Introduzione
Il settore pubblico dell'economia è un aggregato complesso, la cui precisa definizione varia nelle diverse realtà istituzionali. Il conto del settore pubblico [...] di moneta fosse priva di costi. Per consentire che il rendimento reale dellamoneta sia pari a quello delle , pp. 39-63 (tr. it.: Neutralità del debito pubblico: una breve analisi della dottrina e dell'evidenza empirica, in La stagflazione, a cura ...
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CARLO EMANUELE I, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Figlio di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, sorella di Enrico II di Francia, nacque il 12 genn. 1562 nel castello di Rivoli.
L'avvento [...] ) per acconciarsi a un atteggiamento di neutralità - come gli veniva autorevolmente consigliato da della produzione agricola in coincidenza e al seguito delle varie levate e campagne militari, s'era accompagnata una costante svalutazione dellamoneta ...
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Credito
Marco Onado
Introduzione
Dal punto di vista economico un'operazione di credito si può definire come lo scambio di una prestazione attuale in moneta con la promessa di una prestazione futura: [...] , l'efficienza allocativa può essere garantita dalla loro neutralità ex ante rispetto ai creditori e quindi a tutti istituzione che concorre a realizzare il governo dellamoneta, del credito e quindi dell'economia. Le operazioni che vengono svolte ...
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CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] lo sviluppo dei commerci, della navigazione, della produzione e dellamoneta locali, secondo i canoni della politica mercantilistica, accettati in un regno. L'articolo 14 del trattato prevedeva la neutralità di C.: ma egli il 25 marzo 1744 si pose ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] sottrae i caratteri di assolutezza e di neutralità connettendola univocamente a una particolare visione dei nel caso in cui la sua attività consista nella cessione dell'"uso dellamoneta"), ma è esclusivamente una 'deduzione' dal prodotto del lavoro ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] ed economia, Roma 1986; G. Di Nardi, intr. a F. Galiani, Dellamoneta, Napoli 1987, pp. V-XIX; L. De Rosa, intr. a F. studioso di diritto internazionale e l'opera De' doveri de' principi neutrali si vedano soprattutto: E. Vidari, F. G., G.M ...
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Unione Europea
Sergio Romano
di Sergio Romano
Unione Europea
sommario: 1. Introduzione. 2. L'Unione economico-monetaria e il Trattato di Maastricht. 3. Allargamento, approfondimento e Trattato di Amsterdam. [...] l'area dellamoneta unica, i delle capacità militari dell'Unione e la creazione di strutture politiche e militari permanenti); ma questa prudenza non ha impedito che l'opinione pubblica irlandese vedesse nel Trattato una minaccia alla neutralità ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] immediatamente prima dello scoppio della grande guerra. Fu all'inizio favorevole alla posizione di neutralità, ma dal Regno; ma non possiede la teoria quantitativa dellamoneta - che pure della prima è indispensabile complemento - e quindi incorre ...
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CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] a Bologna il 25 febbraio, veniva conclusa la lega che sanciva la neutralità con l'Inghilterra e fissava in 8.000 fanti e 1.000 cavalli crisi economica adottò misure monetarie (svalutazione dellamoneta eroso-mista, sostegno e contenimento ...
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neutralita
neutralità s. f. [der. di neutrale]. – 1. La condizione dell’esser neutrale, sia in senso generico, di chi in una qualsiasi contesa non parteggia né per l’uno né per l’altro dei contendenti, sia in senso specifico, per indicare...
neutrale
agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi di stati in guerra tra loro: le nazioni, i paesi n.;...