BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] torinese, dominato dal giolittismo ortodosso della Stampa di A. Frassati; nel 1915 fece pubblica professione di neutralismo e negli anni della guerra - passati conducendo ricerche sperimentali di balistica presso l'ufficio tecnico dell'arsenale ...
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GHISALBERTI, Alberto Maria
Giuseppe Talamo
Nacque a Milano il 20 maggio 1894 da Giovanni Battista, funzionario delle Ferrovie, e da Maria Merini, di famiglia milanese con tradizioni risorgimentali. [...] membro dell'Associazione Trento e Trieste, partecipò attivamente alle manifestazioni con cui gli universitari romani contestavano il neutralismo giolittiano chiedendo l'intervento a fianco delle potenze occidentali; e quando l'Italia entrò in guerra ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] ai protestanti e dalla equipollenza tra la sua persona e il re di Francia che veniva affermata diplomaticamente nella strategia neutralista del papa.
Scosso dall'irruenza di Carlo che non aveva mancato di ricordare l'esempio di Clemente VII e di ...
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BORELLI, Aldo
Ernesto Galli della Loggia
Nacque il 2 febbr. 1890 a Monteleone Calabro - oggi Vibo Valentia - da Luigi e Rachele Daffinà Ruffo. Trasferitosi a Roma nel 1906, mentre seguiva gli studi [...] del B. si spiega con la difficile situazione nella quale venne a trovarsi il giornale nei mesi della neutralità. Foglio di antica tradizione conservatrice, La Nazione siera convertita, sia pur senza eccessivo entusiasmo, ai più vasti orizzonti ...
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CASSAN, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Forlì il 10 genn. 1884 da Antonio, maggiore della guardia di finanza, ed Eugilde Barocelli. Con la famiglia si trasferì a Padova ancora bambino, e qui frequentò con [...] padovani interventisti, in Pagine istriane (Trieste), s. 4, XV (1965), is-16, pp. 9-20; S. Cella, Interventismo e neutralismo nella stampa Padovana (1914-15), in Atti del Convegno regionale veneto sulla Iª guerra mondiale, Venezia 1968, pp. 52 s. ...
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FRASSATI, Alfredo
Silvana Casmirri
Nacque a Pollone, presso Biella, il 28 sett. 1868.
Il padre Pietro (1824-1899), oltre a esercitare la professione di medico, ricoprì vari incarichi, tra cui quello [...] contenuto del Patto di Londra, a norma del quale l'Italia entrava in guerra al fianco dell'Intesa, parlò di "neutralità svalutata" per opera di Salandra e Sonnino che, non avendo saputo valorizzare l'intervento dell'Italia, non meritavano più alcuna ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] di emancipazione dai condizionamenti delle potenze volle dire per C. XI tentare di operare nel mantenimento di un rigido neutralismo. In tutto il primo anno di regno fu impegnato nella ricerca di un ruolo pacificatore tra le nazioni cattoliche ...
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SACCHI, Beatrice
Mariapia Bigaran
– Nacque a Mantova il 12 agosto 1878, ultimogenita di Achille e di Elena Casati.
La storia della sua famiglia si inscrive in quella del Risorgimento italiano. Il padre, [...] la legittimità di una guerra giusta e di difesa contro l’aggressività degli imperi centrali, in forte polemica con il neutralismo socialista e con il Vaticano. La sua fu una presa di posizione politica prima ancora che femminista, distinguendosi da ...
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BONSERVIZI, Nicola
Alceo Riosa
Nacque ad Urbisaglia (Macerata), il 2 dic. 1890, da Adolfo, artiere del ferro. Indirizzato agli studi tecnici, nel 1908 si diplomò perito agrimensore. Si iscrisse quindi [...] il 26 nov. 1914, un'esaltazione dell'interventismo di Mussolini e, di riflesso, un'aspra condanna del neutralismo del partito socialista, i cui dirigenti erano ritenuti incapaci di cogliere il carattere rivoluzionario della guerra. L'editoriale ...
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CAROTI, Arturo
Michele Fatica
Nato a Firenze, il 5 apr. 1875, da Elvira Volpi e da Leopoldo, uno dei massimi dirigenti locali di associazioni radical-repubblicane, maturò negli anni dell'adolescenza [...] Lavagnini, contribuì a mantenere la sezione e il suo organo La Difesa su posizioni di rigido classismo e di intransigente neutralismo. Partecipò al convegno di Bologna (16 maggio 1915), in cui si dichiarò favorevole allo sciopero generale in caso di ...
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neutralismo
s. m. [der. di neutrale]. – Dottrina o comportamento che tende a difendere e a mantenere una condizione di neutralità tra due parti in conflitto: il n. dei paesi non allineati. In partic. il termine si usò in Italia (in contrapp....
neutrale
agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi di stati in guerra tra loro: le nazioni, i paesi n.;...