CARAFA, Riccardo
Ciro Cuciniello
Nacque a Napoli il 12 dic. 1859 da Ferdinando duca di Casteldelmonte, e successivamente anche di Andria, e da Maria Grazia Serra dei duchi di Cassano.
Al ramo paterno [...] Rosa, Milano 1966, pp. 384, 389, 426; B. Vigezzi, L'Italiadi fronte alla prima guerra mondiale, Milano-Napoli 1966, I, L'Italia neutrale, p. 661; P. Scirocco, Dall'Unità alla prima guerra mondiale, in Storia di Napoli, X, Napoli 1971, pp. 3-123; Id ...
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CARDINALI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Roma l'8 giugno 1879 da Fortunato e da Marianna Ricci. Di famiglia borghese non disagiata né incolta, si iscrisse alla facoltà di lettere dell'università di [...] : ne suggellarono, anzi, la fine.
Il C., che alla vigilia dell'intervento si era schierato su posizioni di cauto neutralismo, succedette nel marzo del 1919 al De Ruggiero nella cattedra romana di antichità ed epigrafia; da allora egli si impegnò in ...
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I dati sulla popolazione di C. risultano dalla seguente tabella:
Altre città (con numero di abitanti superiore a 20.000, sono le seguenti: Caibarién (26.241); Cárdenas (52.251); Ciego de Ávila (99.254); [...] : rivoluzione sociale, nazionalizzazione, dirigismo economico basato sulla sensibilità nazionalista resa più acuta dal sottosviluppo, neutralismo, sono già stati altre volte esperimentati, e con maggiore gradualità, nella stessa America latina con ...
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FASCISMO
Roberto Vivarelli e Edda Saccomani
Storia
di Roberto Vivarelli
Definizione
A differenza di altri ismi contemporanei (ad esempio, liberalismo, socialismo, comunismo) il termine fascismo deriva [...] , raccogliendo intorno a sé le diverse voci di coloro che, pur militando nelle file della sinistra, non si riconoscevano nel neutralismo. Poi, tra il maggio 1915 e il novembre 1918, il quotidiano di Mussolini aveva sostenuto lo sforzo del paese in ...
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BARBERINI, Francesco
Alberto Merola
Nacque a Firenze il 23 Sett. 1597, da Carlo e Costanza Magalotti. Educato agli studi giuridici, letterari e filosofici, per i quali mostrò una forte inclinazione, [...] la responsabilità, formalmente incontrastata, della politica estera pontificia, egli improntò tutta la propria azione all'ambiguo neutralismo voluto dal pontefice. In realtà, salvo in alcuni momenti di crisi, fu una politica di effettivo appoggio ...
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LABRIOLA, Teresa
Marina Tesoro
Nacque a Napoli, il 17 febbr. 1874, da Antonio, filosofo di rinomanza internazionale e da Rosalia von Spenger, di origine tedesca ma italiana di nascita, direttrice, al [...] e del voto femminile. Allo scoppio della guerra, anche il movimento suffragista venne tagliato dalla linea di demarcazione tra neutralismo e interventismo in favore del quale la L. si schierò.
In quel frangente la L. poté prevedere con lucidità ...
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VERGNANINI, Antonio
Alberto Malfitano
VERGNANINI, Antonio. – Nacque il 16 maggio 1861 a Reggio Emilia, da una famiglia benestante. Conclusi gli studi liceali s’iscrisse alla facoltà di scienze dell’Università [...] movimento. Nel frattempo, con lo scoppio della guerra in Europa, la Lega delle cooperative aveva adottato un neutralismo fortemente intriso di sentimento antiaustriaco. Dopo l’entrata dell’Italia nel conflitto, Vergnanini, sensibile ai richiami alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Svezia si costituisce già nel corso dell’Ottocento a Stato costituzionale e movimenti [...] nella prima, anche nella seconda guerra mondiale la linea che osserva la Svezia in politica estera è quella della neutralità. Nonostante la sua dichiarata astensione, in seguito all’occupazione della Norvegia e della Danimarca da parte dei Tedeschi ...
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GAUDENZI, Giuseppe
Fulvio Conti
Nacque il 17 febbr. 1872 a Terra del Sole, piccola località a pochi chilometri da Forlì, che rientrava allora nel territorio della provincia di Firenze. Di famiglia benestante [...] , I repubblicani dopo l'Unità (1871-1980), Firenze 1980, pp. 225, 267, 273, 275, 297; E. Santarelli, G. G. fra neutralismo e interventismo. Polemiche e contrasti a Forlì, in Archivio trimestrale, VII (1981), 4, pp. 753-779; Id., I novant'anni del ...
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DE MARRA, Placido
Stefano Andretta
Nacque a Napoli intorno alla metà del sec. XVI da Giovanni Donato e Ippolita Carbone. Inesistenti sono le informazioni di rilievo sull'andamento della sua formazione [...] se non istigati dall'arciduca Ferdinando; pur non nutrendo molta simpatia per i Veneziani, difese il neutralismo pontificio anche quando venne sottoposto a pressanti e imbarazzanti richieste per sollecitare una partecipazione militare del papa ...
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neutralismo
s. m. [der. di neutrale]. – Dottrina o comportamento che tende a difendere e a mantenere una condizione di neutralità tra due parti in conflitto: il n. dei paesi non allineati. In partic. il termine si usò in Italia (in contrapp....
neutrale
agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi di stati in guerra tra loro: le nazioni, i paesi n.;...