COLOSIMO, Gaspare
Giuseppe Masi
Nacque a Colosimi (Cosenza) l'8 apr. 1859 da Pietro Paolo e da Artemisia Colosimo, appartenenti, entrambi, ad una cospicua famiglia della borghesia agraria della provincia [...] , e dopo una fugace comparsa come ministro delle Poste (24 novembre 1913-21 marzo 1914) nello stesso ministero, il C. (il cui neutralismo fu comunque dubbio e apparve esser frutto più della amicizia con il Giolitti che di una vera e propria personale ...
Leggi Tutto
FILIPPETTI, Angelo
Giuseppe Sircana
Nacque ad Arona, in provincia di Novara, il 26 genn. 1866 da Cesare e da Giulietta Pisoni. Di famiglia agiata, aderì fin dalla giovinezza alla causa delle classi [...] 'agosto del 1917 il F. fu costretto a dimettersi da presidente dell'Ordine dei medici perché il suo irriducibile neutralismo era ritenuto "incompatibile con le aspirazioni patriottiche" dei medici milanesi (L'Attualità medica, VI [1917], 8, p. 401 ...
Leggi Tutto
Distensione
WWalt W. Rostow
di Walt W. Rostow
Distensione
sommario: 1. Introduzione. 2. La Russia e l'Occidente prima del 22 giugno 1941. 3. L'inizio della guerra fredda (1941-1946). 4. Il duello Truman-Stalin [...] delle nazioni di nuova formazione: atteggiamento questo ripreso nuovamente a New York nel 1971. Anche Belgrado vide nel neutralismo uno spazio in cui avrebbe potuto rafforzare la propria posizione nei confronti di Mosca senza essere costretta ad un ...
Leggi Tutto
COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] guerra mondiale denunciò gli entusiasmi degli interventisti e si avvicinò, distaccandosi progressivamente e definitivamente dal PSI, al neutralismo giolittiano. Nel 1917 divenne redattore politico - e più tardi letterario - della Stampa: per i suoi ...
Leggi Tutto
VITERBO, Michele (Peucezio). – Nacque a Castellana (Bari)
Raffaele De Leo
l’8 ottobre 1890 da Nicola, ufficiale postale, e da Silvia Francavilla.
Primogenito di cinque fratelli e tre sorelle, compì la [...] forze più innovative della società italiana. Nell’orazione Gli operai e la patria (Bari 1915) accusò i socialisti neutralisti di ‘operaismo’, ossia di subordinare agli interessi di una sola classe quelli dell’intera nazione. Per riconciliare popolo ...
Leggi Tutto
MALAGODI, Olindo
Fulvio Conti
Figlio di Ludgarda Luminasi e di Tommaso, un patriota che aveva preso parte come volontario alle battaglie del 1848-49, nacque a Cento, presso Ferrara, il 28 genn. 1870. [...] . Politica e stampa in Italia, a cura di B. Vigezzi, Bari 1965, pp. 63-151 e ad ind.; B. Vigezzi, L'Italia neutrale, Milano-Napoli 1966, ad ind.; R. Vivarelli, Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo (1918-1922), Napoli 1967, ad ind.; R ...
Leggi Tutto
DE FRANCHI, Gerolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 6 genn. 1585, primogenito maschio di Federico De Franchi Toso e di Maddalena, figlia di Gerolamo Durazzo. Ricevette come i fratelli [...] qualificate esponenti, divisa, oltre che da molti altri problemi di politica estera e interna spesso tra loro connessi (neutralismo formale o sostanziale; rapporti con la Spagna; economia navale o finanziaria o agraria), anche sul concetto stesso di ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] 1944 al definitivo distacco dell’Islanda dalla Danimarca.
L’esperienza della guerra indusse la D ad abbandonare il tradizionale neutralismo e nel 1949 aderì al Patto atlantico. Negli anni successivi, condusse una politica prudente nei confronti dell ...
Leggi Tutto
ARTOM, Isacco
Giuseppe Talamo
Nato ad Asti il 31 dic. 1829, l'A. ricevette la prima educazione dal padre Raffaello e dai fratelli maggiori Israel e Alessandro. Aveva appena iniziato gli studi universitari [...] ad entrare in una combinazione con l'Italia e con la Francia, o con l'Italia soltanto; cosa chiedeva per la sua neutralità, quale atteggiamento avrebbe tenuto in caso di occupazione dello Stato romano da parte italiana.
L'A. giunse a Vienna la notte ...
Leggi Tutto
SACCHI, Ada
Costanza Bertolotti
SACCHI, Ada. – Nacque il 19 aprile 1874 a Mantova, penultima dei dieci figli di Achille e di Elena Casati.
Ebbe come fratelli Carlo (1859-1950), Attilio (1860-1956), [...] femminile e si dichiarò contrario all’estensione del voto alle donne nel frangente bellico per timore che «il neutralismo delle donne italiane [arrecasse] dei danni gravi alla nazione» (Camatti, 2012, p. 96), favorendo le forze politiche contrarie ...
Leggi Tutto
neutralismo
s. m. [der. di neutrale]. – Dottrina o comportamento che tende a difendere e a mantenere una condizione di neutralità tra due parti in conflitto: il n. dei paesi non allineati. In partic. il termine si usò in Italia (in contrapp....
neutrale
agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi di stati in guerra tra loro: le nazioni, i paesi n.;...