BRUSATI, Roberto
Giorgio Rochat
Nato a Milano il 3 luglio 1850 da Giuseppe e da Teresa Aman, la sua vocazione militare maturò negli anni di tensione e di speranza per il raggiungimento della libertà [...] a comandante d'armata (3 maggio 1914) il B. giungeva al culmine della gerarchia. Benché politicamente inclinasse al neutralismo giolittiano, egli riteneva che ogni discussione dovesse cessare quando erano in gioco le sorti d'Italia. Decisa la guerra ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] nella crisi di partecipazione dell'Italia giolittiana (1909-1913), Roma 1979, I-III, ad Indicem. Sulle elezioni del 1913 e il neutralismo del C., vedi B. Vigezzi, Da Giolitti a Salandra, Firenze 1969, pp. 278-281, 296, 300; Id., L'Italia di fronte ...
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TAVIANI, Paolo Emilio
Simone Neri Serneri
TAVIANI, Paolo Emilio. – Nacque a Genova il 6 novembre 1912, unico figlio di Ferdinando, insegnante e poi dirigente scolastico, e di Elide Banchelli, maestra [...] da lui rilanciata nel 1950 e diretta fino al 1995), egli riteneva che in una guerra globale o europea il neutralismo non garantisse la sicurezza del Paese dalla minaccia sovietica, che avrebbe investito l’Italia per prima, a partire dalla Iugoslavia ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] di ‘andare a Tripoli’, il nuovo atteggiamento patriottico dei cattolici italiani fu pienamente sancito dalla Grande guerra. Inizialmente neutralisti – nella scia del papa Benedetto XV –, i cattolici accettarono le decisioni del re e di Salandra di ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] La guerra, «Vita e pensiero», 1, fasc. 1, 1° dicembre 1914, pp. 46-50.
24 A. Gemelli, Tribuna libera. In tema di neutralismo ed intervenzionismo, «Vita e pensiero», 1, fasc. 7, 30 marzo 1915, pp. 413-414.
25 G. Tredici, Il nostro patriottismo, «Vita ...
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Donatella della Porta
Gli stati sono stati normalmente considerati come i principali, se non unici, attori della politica internazionale. Nell’approccio realista, a lungo dominante nella disciplina delle [...] diplomatica, giocò allora a suo favore il lungo accumulo di esperienza politica, capace di combinare l’intransigente neutralismo della Chiesa universale con l’intensa partecipazione allo sforzo bellico delle singole chiese locali. L’impegno morale e ...
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MAZZOLARI, Primo
Carlo Felice Casula
– Nacque a Boschetto, frazione di Cremona, il 13 genn. 1890, da Luigi e Grazia Bolli.
Il padre, un contadino piccolo affittuario, per mantenere la numerosa famiglia [...] L’Azione di Cesena, da questo diretta, con diversi articoli, polemizzando persino con G. Miglioli, sostenitore di un radicale neutralismo, a partire dalla sua esperienza d’animatore delle leghe bianche delle campagne padane.
Nel novembre del 1915 si ...
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TUPINI, Umberto. –
Federico Mazzei
Nacque a Roma il 27 maggio 1889, secondogenito di Angelo, ufficiale postale e agricoltore, e di Luigia De Santis.
Le radici della famiglia erano marchigiane: il padre [...] di Prospero Colonna a recepire le istanze sociali del mondo cattolico organizzato, di cui fece proprio anche il neutralismo contrario all’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra. Fin dalla prima interrogazione del 13 luglio 1914, propose con ...
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Cent’anni di elezioni a Venezia
Gianni Riccamboni
Premessa
Sono passati oltre quindici anni da quando, nell’editoriale di un numero monografico dei «Quaderni dell’Osservatorio Elettorale», si lamentava [...] affittacamere»(41).
Le elezioni politiche del 1919
«Le elezioni vengono subito viste come il redde rationem sia per i neutralisti che per gli interventisti: ogni fazione chiede all’altra la resa dei conti, nonostante il governo inviti a guardare ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] alla resistenza invece che ai temi letterari o di costume, e meritandosi oggi dal suo biografo l’epiteto ossimorico di «interventista ‘neutrale’»(51). Infine, a Venezia, l’Austria c’era stata e la Germania corposamente c’era, nelle idee, negli affari ...
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neutralismo
s. m. [der. di neutrale]. – Dottrina o comportamento che tende a difendere e a mantenere una condizione di neutralità tra due parti in conflitto: il n. dei paesi non allineati. In partic. il termine si usò in Italia (in contrapp....
neutrale
agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi di stati in guerra tra loro: le nazioni, i paesi n.;...