BONSERVIZI, Nicola
Alceo Riosa
Nacque ad Urbisaglia (Macerata), il 2 dic. 1890, da Adolfo, artiere del ferro. Indirizzato agli studi tecnici, nel 1908 si diplomò perito agrimensore. Si iscrisse quindi [...] il 26 nov. 1914, un'esaltazione dell'interventismo di Mussolini e, di riflesso, un'aspra condanna del neutralismo del partito socialista, i cui dirigenti erano ritenuti incapaci di cogliere il carattere rivoluzionario della guerra. L'editoriale ...
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Manlio Graziano
La Chiesa cattolica è sempre stata un attore geopolitico di peso. È giocando sullo scontro tra le grandi potenze dell’8° secolo – bizantini, arabi, longobardi e franchi – che è riuscita [...] diplomatica, giocò allora a suo favore il lungo accumulo di esperienza politica, capace di combinare l’intransigente neutralismo della Chiesa universale con l’intensa partecipazione allo sforzo bellico delle singole chiese locali. L’impegno morale e ...
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Nell'ultimo quindicennio la popolazione della C. è aumentata in misura cospicua (incremento medio annuo: oltre 2,5%), passando dai 5,5 milioni del 1960 agli 8 milioni attuali. La popolazione urbana - che [...] il Vietnam del sud; ma dopo il rovesciamento di Diem e l'intervento americano sempre più scoperto, Sihanouk orientò il suo neutralismo in senso filo-cinese. Nel 1963 rinunciò agli aiuti americani. Nell'ott. 1964, recatosi a Pechino per l'anniversario ...
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CAROTI, Arturo
Michele Fatica
Nato a Firenze, il 5 apr. 1875, da Elvira Volpi e da Leopoldo, uno dei massimi dirigenti locali di associazioni radical-repubblicane, maturò negli anni dell'adolescenza [...] Lavagnini, contribuì a mantenere la sezione e il suo organo La Difesa su posizioni di rigido classismo e di intransigente neutralismo. Partecipò al convegno di Bologna (16 maggio 1915), in cui si dichiarò favorevole allo sciopero generale in caso di ...
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SANSANELLI, Nicola
Paolo Varvaro
– Nacque a Santarcangelo di Lucania (Potenza) il 5 marzo 1891, primogenito di Michele, notaio, e di Caterina Castronuovo. Sostenne gli studi ginnasiali e liceali presso [...] e senza riserve nel fascismo. La discriminante era costituita dall’avversione al vecchio sistema politico, emblema del neutralismo e del disfattismo, in contrapposizione al sorgere di forze nuove, plasmate dall’esperienza del fronte. Se Padovani ...
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Nacque a Piacenza il 6 ott. 1878 da Giuseppe e da Irene Bosi. Giovanissimo, partì volontario con una legione di garibaldini, che si schierò per la Grecia, nella guerra con la Turchia del 1897-98, e fu [...] In parte per queste ragioni, ma anche per frizioni sorte localmente col partito, e per dissenso con la linea di "neutralismo assoluto", sostenuta dal partito in sede nazionale - lui che, pochi mesi prima in un discorso, pubblicato dall'Avanti! del 4 ...
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Decolonizzazione
Adolfo Miaja de la Muela
di Adolfo Miaja de la Muela
Decolonizzazione
Sommario: 1. Delimitazione storica del concetto; comparazione fra la decolonizzazione odierna e la conquista dell'indipendenza [...] furono ammessi in blocco 16 Stati, diversi dei quali afroasiatici e alcuni appartenenti allo schieramento socialista o a quello neutralista. Negli anni seguenti si succedono nuove ammissioni sino ad arrivare, nel 1960, a un altro ingresso in massa di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Antonio Graziadei
Giorgio Gattei
Antonio Graziadei è stato, all’inizio del Novecento, il massimo esponente del ‘revisionismo marxista’ in Italia, con la sua proposta di sostituire alla teoria del valore-lavoro [...] tesi della proprietà cooperativa mista in La questione agraria in Romagna. Mezzadria e bracciantato (1913).
Se ambiguo tra neutralismo e interventismo è il suo atteggiamento durante la Prima guerra mondiale, sposa invece con passione la causa della ...
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L'A. ha acquisito l'indipendenza dalla Francia il 3 luglio 1962, dopo una sanguinosa guerriglia durata otto anni. Dal 1963 è repubblica di tipo presidenziale: il potere legislativo è esercitato da un'assemblea [...] . In campo internazionale, superato l'iniziale isolamento, una politica prudente ma efficiente fondata sui principî di neutralismo e anti-imperialismo portò progressivamente il paese a una posizione di solido prestigio, consentendogli fra l'altro ...
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CIARLANTINI, Francesco (Franco)
Elisabetta Lecco
Nacque il 28 sett. 1885 a San Ginesio (in prov. di Macerata) da Girolamo e Teresa Ferroni. Negli anni giovanili compì gli studi per conseguire la patente [...] in disaccordo con il partito e, se fino a quel momento aveva dato prova di essere favorevole al neutralismo, ora si spostò rapidamente verso posizioni interventiste. Ciò determinò una rapida incrinatura dei suoi rapporti con la dirigenza socialista ...
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neutralismo
s. m. [der. di neutrale]. – Dottrina o comportamento che tende a difendere e a mantenere una condizione di neutralità tra due parti in conflitto: il n. dei paesi non allineati. In partic. il termine si usò in Italia (in contrapp....
neutrale
agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi di stati in guerra tra loro: le nazioni, i paesi n.;...