sistema spinotalamico
Uno dei sistemi sensitivi (insieme con il sistema lemniscale) costituito dai recettori e dalle catene neuroniche che sono al servizio della sensibilità cromatica. Il sistema spinotalamico [...] VPI, VMpo) e i sistemi polisinaptici ai nuclei talamici mediali e intralaminari (CL, MDvc, Pf). A loro volta, i neuroni talamici laterali proiettano al lobo parietale, nelle aree somatosensoriali primaria (SI) e secondaria (SII), e quelli mediali all ...
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Fisiologo (Londra 1857 - Eastbourne 1952). Studiò a Cambridge nel Laboratorio di fisiologia, a Londra nel St. Thomas's Hospital, dove si laureò in medicina nel 1885, e a Strasburgo con F. Goltz e J. R. [...] su cui si fondano tutti gli atti comportamentali che un organismo svolge in risposta agli stimoli ambientali. Come i neuroni sono gli elementi anatomici costitutivi del sistema nervoso, i riflessi ne sono gli elementi funzionali. Le sinapsi collegano ...
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Rilevamento e interpretazione dei biosegnali
Carlo Marchesi
Lo sviluppo della conoscenza della fisiopatologia del corpo umano, si fonda sull'analisi di segni, nel significato estensivo di quantità numeriche, [...] degli ingressi e i desiderati valori delle uscite.
La fig. 4.20 A, B consente un confronto tra una rete di neuroni artificiali e una di neuroni naturali. Non è lecito spingere l'analogia molto oltre per almeno due ordini di ragioni. Da un lato per la ...
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INFANTELLINA, Francesco
Stefano Arieti
Nato a Palermo il 18 apr. 1916 da Simone e Rosa Lo Manto, si iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia della sua città. Nell'Università palermitana iniziò [...] parti circostanti e la cui nutrizione era assicurata da vasi della pia madre lasciati indenni. Per quanto riguarda i neuroni della corteccia cerebrale mise in evidenza l'azione inibitoria esercitata da quelli più superficiali sui profondi, e confermò ...
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Recettore
Carlo Alberto Marzi
Il termine recettore (derivato dal latino recipere, "ricevere") indica in biologia e in medicina qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando [...] si formano soltanto a livello delle cellule gangliari retiniche che, a differenza dei fotocettori, sono veri e propri neuroni. Il potenziale di recettore si propaga fino alla zona di formazione del potenziale d'azione sulla base delle caratteristiche ...
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(XIV, p. 818; App. II, I, p. 903; III, I, p. 591; IV, I, p. 760)
Fra le scienze che si occupano dei fenomeni della vita animale, la f. continua ad avere, consolidandola, una posizione di primo piano. Al [...] o sono in corso d'individuazione nel sistema nervoso centrale, qualcuna o un insieme di esse possa agire sul neurone ritardandone la decadenza o, se leso, facilitandone la riparazione. Purtroppo un grave ostacolo al raggiungimento del sito di azione ...
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Udito
GGeorg von Békésy
di Georg von Békésy
SOMMARIO: 1. Cenni storici. □ 2. L'orecchio medio: a) elementi di anatomia; b) meccanismi di trasmissione dei suoni. □ 3. L'orecchio interno: a) generalità [...] via acustica: in genere quanto più alto è il livello, tanto più piccolo diventa l'ambito di frequenze a cui un singolo neurone risponde, come si può vedere comparando le registrazioni A e D della fig. 29. Un effetto di affinamento di questo tipo ...
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sistema simpatico e parasimpatico
Margherita Fronte
Il sistema nervoso autonomo
Il sistema nervoso autonomo è chiamato così perché regola tutte le attività dei nostri organi che non sono comandate direttamente [...] di riserva in glucosio per fornire energia. Diminuisce anche la produzione di urina.
Dal punto di vista anatomico, i neuroni da cui partono gli stimoli si trovano nel midollo spinale (nella regione toracica e lombare della colonna vertebrale). I ...
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Tumore del sistema nervoso periferico, relativamente raro, a carattere benigno. I n. sono a lenta evoluzione, ma in una certa percentuale di casi degenerano in trasformazione maligna. Neurofibromatosi [...] NF1 sul cromosoma 17 (17q11.2). NF1 codifica per una protetina, la neurofibromina, abbondante nel citoplasma dei neuroni. Una delle funzioni della neurofibromina è quella di inattivare la proteina RAS (codificata dal protoncogene ras) implicata nella ...
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Riduzione di volume di tessuti e organi dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule e della sostanza intercellulare; è per lo più accompagnata anche da diminuzione numerica degli elementi cellulari. [...] base è una degenerazione diffusa della corteccia cerebrale in tutti i suoi strati. Istologicamente, oltre alla degenerazione dei neuroni corticali, c’è una profusione di placche senili e di degenerazione fibrillare intraneurale. Il quadro clinico è ...
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neurone
neuróne s. m. [der. di neuro-, col suff. -one nel sign. 3]. – 1. In anatomia, termine che indica complessivamente la cellula nervosa e i suoi prolungamenti (neurite, dendriti), intesa come unità morfologica, genetica e funzionale indipendente....
neuronale
agg. [der. di neurone]. – 1. Di neuroni, relativo al neurone: formazioni n.; degenerazione neuronale. In partic., in biofisica, rete n., la complessa rete di cellule (i neuroni), con un numero enorme di interconnessioni reciproche...