antagonista
Farmaco o sostanza attiva sul sistema nervoso, in grado di inibire la trasmissione sinaptica bloccando l’attività dei recettori postsinaptici. Tali molecole agiscono da antagonisti diretti [...] l’apertura del canale ionico. Qualora gli antagonisti si leghino agli specifici autorecettori posti sulla membrana del neurone presinaptico, essi bloccano gli autorecettori e impediscono che il flusso di neurotramettitore si interrompa nella doccia ...
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(o nevrite) Denominazione comune a molte malattie dei nervi, cranici o periferici, di natura infiammatoria (n. interstiziali) o degenerativa (n. parenchimatose), che determinano la diminuzione o la perdita [...] sensitivi consistono in parestesie o sensazioni di ‘arto fantasma’, quelli da soppressione della funzione determinano invece anestesia.
In istologia normale, prolungamento nervoso del neurone, chiamato anche cilindrasse o assone (➔ nervoso, tessuto). ...
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Anatomico e biologo, nato a Bagno a Ripoli (Firenze) l'11 gennaio 1883. Laureato a Firenze nel 1907; professore di anatomia umana normale nel 1921. Ha insegnato a Catania. Dal 1925 dirige l'Istituto di [...] italiano. Dei suoi numerosi lavori ricordiamo: Neurologia comparata anatomo-funzionale dei vertebrati compreso l'uomo, Firenze 1943; Il problema del neurone, parte I e II, Firenze 1945-47; Elementi di Tecnica Microscopica, 4ª ed., Milano 1946. ...
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Neocorteccia
Vernon B. Mountcastle
Nell'uomo, la neocorteccia è la sede delle funzioni cognitive superiori e la sua complessità anatomica rispecchia l'importanza del compito che essa svolge nell'adattamento [...] formano barriere tra l'epitelio neuronale e la piastra corticale in via di sviluppo. Il tempo di generazione di un neurone determina la sua posizione finale laminare o verticale nella corteccia matura. La posizione spaziale originaria, nel piano x-y ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] sull’attivazione sinaptica rivestono non solo per la n. generale ma anche per quella speciale. Il modello più evoluto di neurone che da essi risulta è infatti quello di un elemento capace di produrre segnali elettrici (i potenziali d’azione) quando ...
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Neurologo, nato a Londra il 30 novembre 1889. Studiò a Cambridge (Trinity College) e nel Saint Bartholomew's Hospital di Londra; divenne fellow di Trinity College nel 1913, lecturer dell'università nel [...] alla fisiologia dei sensi, alla fisiologia della cellula nervosa, allo studio della conduzione nervosa. Tra gli scritti, notevoli: The basis of sensation (Londra 1928); The mechanism of nervous action; electrical studies of the neurone (Oxford 1933). ...
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Struttura e funzione della corteccia: circuiti, aree e comportamento
Kathleen S. Rockland
(Department of Neurology, University of Iowa, Iowa City, Iowa, USA)
Le interazioni corticali sono un aspetto [...] di emissione di impulsi e della distribuzione dei vari marcatori molecolari (figg. 3, 4).
In ogni area, circa il 20% dei neuroni è impegnato in circuiti locali; di qui il nome di interneuroni (White e Keller, 1989; DeFelipe e Fariñas, 1992; Douglas e ...
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(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistema nervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] (da 2 a 8) e solo un paio di mappe somestesiche (v. oltre; fig. 2).
Un altro aggregato organizzato di neuroni cerebrali è la colonna corticale, detta anche modulo (Mountcastle 1997). In tutta la corteccia cerebrale (o più precisamente nella sua parte ...
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MEMORIA (XXII, p. 829)
Gianfranco Ricci
Secondo le recenti concezioni, la funzione mnemonica è determinata dalla successione di due eventi temporalmente distinti: quello dell'apprendimento o riverberazione [...] modulazione di frequenza provoca la formazione di RNA specifico dal DNA; c) tale RNA sintetizza proteine specifiche nel neurone che provocano a loro volta una produzione di mediatore chimico; d) durante la rievocazione una simile frequenza modulata ...
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La nozione dì dente è stata, secondo la patologia e l'anatomia patologica moderne, superata dal concetto di odontone o unità dentale, espressione parallela a quella di organo dentale. Secondo tale denominazione [...] apparato di fissazione che ha preso il nome di paradenzio. Il concetto di odontone sarebbe uguale a quello di neurone, di osteone, unità anatomiche bene individuate.
Dente e paradenzio embriologicamente concrescono e il paradenzio si elimina con la ...
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neurone
neuróne s. m. [der. di neuro-, col suff. -one nel sign. 3]. – 1. In anatomia, termine che indica complessivamente la cellula nervosa e i suoi prolungamenti (neurite, dendriti), intesa come unità morfologica, genetica e funzionale indipendente....
sinapsi
s. f. [dal gr. σύναψις «collegamento», der. di συνάπτω «congiungere» (comp. di σύν «con» e ἅπτω «unire»)]. – In neurofisiologia, il punto di contatto funzionale fra due cellule nervose o, più esattamente, fra la terminazione neuritica...