Sensazione spiacevole, dovuta all’azione di un agente che compromette l’integrità somatica, o suscitata dallo stato di sofferenza anatomica o funzionale di un organo. I tipi principali di d. sono le nevralgie, [...] il sistema nervoso centrale (tecniche subaracnoidee spinali o intraventricolari centrali), modulando l’entrata di impulsi dolorosi (neuromodulazione spinale).
Un cenno a parte deve essere riservato all’uso di sostanze neurotossiche quali il fenolo o ...
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terapia del dolore
terapìa del dolóre locuz. sost. f. – Approcio terapeutico che mira a rendere sopportabile la sofferenza legata alle fasi conclusive di una patologia cronica e/o terminale, accompagnando [...] nervoso centrale (tecniche subaracnoidee spinali o intraventricolari centrali), modulando l’entrata di impulsi dolorosi (neuromodulazione spinale).
Farmaci oppiacei. – L'utilizzo degli oppiacei rimane un'opzione di prima scelta nel trattamento ...
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epilessia
Giancarlo Di Gennaro
La chirurgia dell’epilessia
La terapia chirurgica dell’epilessia riguarda qualsiasi intervento neurochirurgico che abbia come obiettivo la cura delle epilessie focali [...] interruzione delle fibre intracorticali a orientamento orizzontale, preservando l’architettura colonnare) e le varie tecniche di neuromodulazione, quali la stimolazione del nervo vago e di nuclei cerebrali profondi (DBS, Deep Brain Stimulation). ...
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neurochirurgia
Vincenzo Esposito
La neurochirurgia palliativa
La neurochirurgia palliativa ha come finalità l’attenuazione di sintomi in pazienti portatori di malattie non guaribili. Comprende procedure [...] all’interno dell’encefalo, connessi a uno stimolatore programmabile impiantato in sede sopraclaveare. La neuromodulazione di vari nuclei cerebrali (nuclei talamici anteriori, nucleo talamico centromediano, nucleo subtalamico, ipotalamo posteriore ...
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neurochirurgia
Ramo specializzato della chirurgia che si occupa delle patologie del sistema nervoso, centrale e periferico. La moderna n. comincia negli anni Sessanta del 20° sec. con l’uso del microscopio [...] all’interno dell’encefalo, connessi a uno stimolatore programmabile impiantato in sede sopraclaveare. La neuromodulazione di vari nuclei cerebrali (nuclei talamici anteriori, nucleo talamico centromediano, nucleo subtalamico, ipotalamo posteriore ...
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reti neurali
Paolo Del Giudice
Le reti neurali sono modelli matematici definiti da molte semplici unità di elaborazione (neuroni), connesse tra loro (sinapsi); le modificazioni delle sinapsi determinano [...] dall’esterno deve poter influenzare indirettamente, attraverso l’attività neuronale indotta o meccanismi di neuromodulazione (➔), i cambiamenti sinaptici.
Biforcazione tra reti neurali e neuroscienze computazionali
Contemporaneamente allo sviluppo ...
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plasticità neurale
Laura Baroncelli
Lamberto Maffei
Un concetto fondamentale della neurobiologia moderna è che le connessioni del sistema nervoso possono essere modificate dall’esperienza, sia in termini [...] per l’apertura del periodo critico di plasticità. Alcuni esperimenti, inoltre, hanno suggerito che i sistemi di neuromodulazione (➔) a proiezione diffusa del tronco dell’encefalo, in partic. quelli dell’acetilcolina, della noradrenalina e della ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] nervoso centrale (tecniche subaracnoidee spinali o intraventricolari centrali), modulando l’entrata degli impulsi dolorosi (neuromodulazione spinale). Esistono poi tecniche neurolesive in grado di interrompere la trasmissione dello stimolo doloroso ...
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epilessia
Giancarlo Di Gennaro
L’epilessia è una condizione clinica caratterizzata da eventi accessuali, le crisi epilettiche, dovuti a scariche ipersincrone che coinvolgono popolazioni neuronali della [...] interruzione delle fibre intracorticali a orientamento orizzontale, preservando l’architettura colonnare) e le varie tecniche di neuromodulazione, quali la stimolazione del nervo vago e di nuclei cerebrali profondi (DBS, Deep Brain Stimulation).
PUB ...
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(XIV, p. 818; App. II, I, p. 903; III, I, p. 591; IV, I, p. 760)
Fra le scienze che si occupano dei fenomeni della vita animale, la f. continua ad avere, consolidandola, una posizione di primo piano. Al [...] , per decadimento del corredo enzimatico; molte cellule, soprattutto nervose, muoiono e quindi la neurotrasmissione e la neuromodulazione si fanno più torpide; la densità recettoriale decresce; l'irrorazione sanguigna degli organi, e soprattutto del ...
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neuromodulatore
neuromodulatóre s. m. [comp. di neuro- e modulatore]. – In neurofisiologia, sostanza di origine nervosa, simile a un neurormone (o identificabile con uno di questi), che, presente negli spazî intercellulari o nel liquor, influenza...
anandamide
s. f. Amide tra l’acido arachidonico e l’etanolammina: principio farmacologico neuromodulatore che riduce il ricordo di situazioni dolorose. ◆ Praline e bon-bon sono delle «droghe», come del resto i biscotti ricoperti. «Colpa della...