Anestesia
Alessandro Gasparetto
Giovanni Fierro
L'anestesia, dal greco ἀν-, privativo, e αἴσθησις, "sensazione", è uno stato di insensibilità determinato da cause organiche o indotto artificialmente. [...]
Anestetici generali per via endovenosa
Appartengono a questa categoria di agenti gli ipnotici, gli analgesici oppioidi, i neurolettici, oltre ai miorilassanti.
a) Ipnotici. Sono i farmaci utilizzati specificamente per indurre sonno e amnesia. I più ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] non aveva valide alternative. La cura, d'altronde, in quegli anni andava sperimentando le prime applicazioni dei primi neurolettici e antidepressivi, ma restava ancora in massima parte legata alle terapie di shock (con insulina ed elettricità).
Dopo ...
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LAING, Ronald David
Claudio Massenti
Medico e psicoterapeuta inglese, nato a Glasgow il 7 ottobre 1927, morto a Saint-Tropez (Francia) il 23 agosto 1989. Sin dall'adolescenza manifestò un particolare [...] o meno strettamente con le neuroscienze: particolarmente drastico il suo rifiuto per l'uso dei tranquillanti (neurolettici: allucinolitici, deliriolitici, ansiolitici) che bollò con la stessa enfasi, ovviamente di senso opposto, usata per esaltare ...
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MANIACO-DEPRESSIVA, PSICOSI (XXII, p. 118)
Lucio BINI
I progressi recenti più importanti in questo campo riguardano lo studio delle forme depressive. È stata confermata la rarità delle pure forme maniacali [...] delle crisi distimiche, ed ha indicazioni eccezionali nelle forme senza ansia (A. Elithorn e collab.). I farmaci neurolettici, molto utili per sedare le agitazioni maniacali e l'ansia, hanno effetto peggiorativo nella melanconia pura. Le forme ...
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Condizione di sofferenza della psiche provocata da disturbi, a condizionamento psichico (cioè psicogeni), per lo più di decorso cronico, che si estrinsecano con diversi sintomi, per es. ansia, paure, coazioni, [...] n., esso può essere farmacologico, per lo più sintomatico, con farmaci ansiolitici, antidepressivi e, nei casi gravi, anche neurolettici; esso però resta essenzialmente compito della psicoterapia, che può essere sia del singolo sia del gruppo, sia ...
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Coma
Corrado Manni
Il coma (termine che deriva dal greco κῶμα, "sonno") è la conseguenza di un processo patologico che, direttamente o indirettamente, ha coinvolto l'encefalo e ne ha compromesso la [...] tossici prodotti dall'organismo (coma epatico o uremico); effetto di elevate dosi di farmaci sedativi (barbiturici, morfinici, neurolettici) o di droghe (cocaina, eroina, alcol).
Valutazione clinica e strumentale del paziente in coma
L'esame clinico ...
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Blocco
Bruno Callieri
Con il termine blocco si indica in medicina l'arresto o la sospensione di una funzione (movimento articolare, attività secretoria, trasmissione di uno stimolo, flusso di un liquido [...] tali modalità ipo- o acinetiche dalle frequenti sindromi discinetiche indotte da inadeguata somministrazione di farmaci neurolettici o da 'stati psichici d'eccezione' per profonde tempeste affettive. Esistono anche blocchi esclusivamente emotivi ...
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Tic
Alberto Muratorio
I tic sono movimenti improvvisi, brevi, rapidi, afinalistici e stereotipati, che si ripetono a intervalli irregolari; possono interessare un singolo muscolo o più gruppi muscolari, [...] di malattie degenerative (corea di Huntington, neuroacantocitosi), da intossicazione da monossido di carbonio, iatrogeni (levodopa, neurolettici ecc.).
bibl.: a. albanese, I gangli motori e i disturbi del movimento, Padova, Piccin-Nuova libraria ...
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Tremore
Alberto Muratorio
Il termine tremore (dal latino tremor, derivato di tremere, "tremare") indica un movimento involontario, il quale appare caratterizzato da oscillazioni ritmiche di un segmento [...] causare tremore di riposo e posturale, in particolare quelli che interferiscono con la trasmissione dopaminergica, come i neurolettici, la flunarizina, la reserpina e la tetrabenazina. Le ipotesi patogenetiche circa i meccanismi capaci di generare ...
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PSICOBIOLOGIA
Alberto Oliverio
(App. IV, III, p. 86)
La p. o biologia del comportamento è una disciplina ibrida, che rappresenta il punto d'incontro di diverse discipline e tradizioni sperimentali: [...] , con effetti sedativi e piacevoli, i derivati naturali o sintetici dell'oppio.
Studiando gli effetti di farmaci neurolettici come la clorpromazina, utilizzati per controllare i sintomi degli stati schizoidi, si è scoperto che questi farmaci agiscono ...
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neurolettico
neurolèttico agg. e s. m. [comp. di neuro- e del gr. ληπτικός, propr. «atto a prendere» (con riferimento agli agg. in -lettico come analettico e ai derivati dei sost. catalessi, epilessia, ecc.)] (pl. m. -ci). – Psicofarmaco capace...
tropismo
s. m. [der. di tropo-]. – 1. In biologia, movimento orientato di un organismo, animale o vegetale, o di una sua parte, determinato dall’azione di uno stimolo esterno (luce, temperatura, umidità, gravità, fattori chimici, ecc.); a...