corea
Serie di movimenti involontari, a insorgenza improvvisa, irregolari, asimmetrici e afinalistici, che possono manifestarsi a riposo o durante il compimento di atti volontari; sono accentuati dalle [...] di AIDS cerebrale o di sindrome paraneoplastica. C. iatrogene: dovute all’impiego di alcuni farmaci, quali gli antipsicotici neurolettici, la fenitoina, i contraccettivi orali, l’L-dopa, la cocaina.
Corea di Huntington
Detta anche c. degenerativa ...
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neurofarmacologia
Francesco Clemente
Da sempre l’uomo cerca di influenzare l’attività del cervello sia attraverso i farmaci, sia attraverso l’attività intellettuale ed emotiva. I progressi della ricerca [...] momento, indirizzare i farmaci specificamente nelle aree interessate del cervello e avere quindi effetti selettivi (per es., i neurolettici bloccano i recettori dopamminergici in tutte le aree e non solo in quelle limbiche, dove esplicano gli effetti ...
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Anestesia
Alessandro Gasparetto
Giovanni Fierro
L'anestesia, dal greco ἀν-, privativo, e αἴσθησις, "sensazione", è uno stato di insensibilità determinato da cause organiche o indotto artificialmente. [...]
Anestetici generali per via endovenosa
Appartengono a questa categoria di agenti gli ipnotici, gli analgesici oppioidi, i neurolettici, oltre ai miorilassanti.
a) Ipnotici. Sono i farmaci utilizzati specificamente per indurre sonno e amnesia. I più ...
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MANIACO-DEPRESSIVA, PSICOSI (XXII, p. 118)
Lucio BINI
I progressi recenti più importanti in questo campo riguardano lo studio delle forme depressive. È stata confermata la rarità delle pure forme maniacali [...] delle crisi distimiche, ed ha indicazioni eccezionali nelle forme senza ansia (A. Elithorn e collab.). I farmaci neurolettici, molto utili per sedare le agitazioni maniacali e l'ansia, hanno effetto peggiorativo nella melanconia pura. Le forme ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] non aveva valide alternative. La cura, d'altronde, in quegli anni andava sperimentando le prime applicazioni dei primi neurolettici e antidepressivi, ma restava ancora in massima parte legata alle terapie di shock (con insulina ed elettricità).
Dopo ...
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extrapiramidale, sistema
Christian Barbato
Sistema composto da centri nervosi e vie di trasmissione (vie extrapiramidali) che intervengono nella motilità muscolare, integrando la funzione del sistema [...] ai movimenti di rotazione del capo, che si osservano nel parkinsonismo encefalitico o come effetto dei farmaci neurolettici. La sostanza nera del Sömmerring contiene neuroni dopaminergici che con le loro terminazioni raggiungono il nucleo caudato ...
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movimento, disturbi del
Alfredo Berardelli
I disordini del movimento riguardano il movimento volontario e quello involontario. Alcuni disordini del movimento, come la malattia di Parkinson, sono piuttosto [...] e non neurologiche. Fra le prime ricordiamo la distonia, le lesioni del troncoencefalo, le sindromi da impregnazione da neurolettici e fra le seconde ricordiamo le malattie della tiroide.
Distonie. Sono caratterizzate da una contrazione muscolare ...
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LAING, Ronald David
Claudio Massenti
Medico e psicoterapeuta inglese, nato a Glasgow il 7 ottobre 1927, morto a Saint-Tropez (Francia) il 23 agosto 1989. Sin dall'adolescenza manifestò un particolare [...] o meno strettamente con le neuroscienze: particolarmente drastico il suo rifiuto per l'uso dei tranquillanti (neurolettici: allucinolitici, deliriolitici, ansiolitici) che bollò con la stessa enfasi, ovviamente di senso opposto, usata per esaltare ...
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Condizione di sofferenza della psiche provocata da disturbi, a condizionamento psichico (cioè psicogeni), per lo più di decorso cronico, che si estrinsecano con diversi sintomi, per es. ansia, paure, coazioni, [...] n., esso può essere farmacologico, per lo più sintomatico, con farmaci ansiolitici, antidepressivi e, nei casi gravi, anche neurolettici; esso però resta essenzialmente compito della psicoterapia, che può essere sia del singolo sia del gruppo, sia ...
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Coma
Corrado Manni
Il coma (termine che deriva dal greco κῶμα, "sonno") è la conseguenza di un processo patologico che, direttamente o indirettamente, ha coinvolto l'encefalo e ne ha compromesso la [...] tossici prodotti dall'organismo (coma epatico o uremico); effetto di elevate dosi di farmaci sedativi (barbiturici, morfinici, neurolettici) o di droghe (cocaina, eroina, alcol).
Valutazione clinica e strumentale del paziente in coma
L'esame clinico ...
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neurolettico
neurolèttico agg. e s. m. [comp. di neuro- e del gr. ληπτικός, propr. «atto a prendere» (con riferimento agli agg. in -lettico come analettico e ai derivati dei sost. catalessi, epilessia, ecc.)] (pl. m. -ci). – Psicofarmaco capace...
tropismo
s. m. [der. di tropo-]. – 1. In biologia, movimento orientato di un organismo, animale o vegetale, o di una sua parte, determinato dall’azione di uno stimolo esterno (luce, temperatura, umidità, gravità, fattori chimici, ecc.); a...