Geni che controllano lo sviluppo. In Drosophila melanogaster l’attività dei prodotti dei geni della segmentazione divide l’embrione precoce, o blastoderma, in una serie di unità lineari simili (unità metameriche); [...] non è evidente nell’adulto, ma si può individuare nell’embrione analizzando il modo in cui le fibre nervose si originano dal sistema nervoso centrale, la formazione degli archi branchiali nella testa e l’organizzazione delle masse muscolari. I geni o ...
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(IX, p. 666; App. II, i, p. 550; V, i, p. 546)
La fine del 20° sec. registra un netto progresso nella conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle più diverse funzioni delle cellule. La ricerca [...] come all'interno dello stesso tipo cellulare coesistano tipi differenti di MAP. L'esempio più eclatante è la c. nervosa, dove ai microtubuli presenti nei prolungamenti dendritici è associata la MAP nota come MAP₂, mentre ai microtubuli dell'assone ...
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MORUZZI, Giuseppe
Fisiologo, nato a Campagnola Emilia il 30 luglio 1910. Professore ordinario di fisiologia umana sperimentale dal 1950, ha diretto gli Istituti di Fisiologia delle università di Parma [...] veglia è mantenuto da un continuo bombardamento di impulsi proiettati sulla corteccia cerebrale dalla anzidetta formazione (v. anche nervoso, sistema, in questa App.). Con indagini recenti ha dimostrato l'esistenza nella parte più caudale del ponte e ...
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Modelli sperimentali nella ricerca biomedica
Silvio Garattini
La ricerca biomedica è multidisciplinare, e spesso utilizza approcci integrati che si servono di modelli sperimentali molto diversi e con [...] di Bowman. L'intestino isolato e perfuso rappresenta un ottimo modello per studiare la peristalsi e gli effetti sul sistema nervoso locale.
In tutti questi modelli sperimentali si mantiene un'adeguata perfusione di sangue o di miscele isotoniche, che ...
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CTL (Cytotoxic T lymphocytes)
Guido Poli
Una delle classi di cellule del sistema immunitario. Il nostro sistema immunitario è formato da diversi tipi di cellule dotate della capacità di uccidere e lisare [...] positiva). Poiché tutte le cellule dell’organismo esprimono antigeni MHC di classe I (a eccezione dei neuroni del sistema nervoso centrale, dei globuli rossi e di alcune cellule della linea germinale) i CTL possono riconoscere e uccidere ogni cellula ...
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tumore solido
Stefania Azzolini
Massa compatta di tessuto che cresce differenziandosi dal tumore liquido costituito da cellule in sospensione. I tumori solidi hanno una struttura specifica che ricorda [...] ulteriormente suddivise, a seconda del tessuto d’origine, in cellule tumorali del mesenchima, dell’epitelio, del sistema nervoso, embrionali e germinali. Accanto a questi tumori si collocano anche quelli di origine citologica sconosciuta.
→ Oncologia ...
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stress ossidativo
Paolo Calabresi
Meccanismo di danno cellulare determinato da un eccesso di sostanze chimiche (denominate radicali liberi), caratterizzata da elevata reattività e instabilità chimica, [...] dei tessuti sono superate dalla reattività dei radicali liberi. Lo stress ossidativo sembrerebbe implicato nel processo di morte cellulare in diverse patologie degenerative del sistema nervoso centrale.
→ Alzheimer, morbo di; Parkinson, malattia di ...
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segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, [...] , o ancora dall’ambiente agli organismi.
I s. trasmessi nell’interno dell’organismo (unicellulare o pluricellulare) si distinguono in nervosi e chimici o ormonali. In realtà, si tratta sempre di s. di natura chimica, ossia di particolari sostanze che ...
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Veleno usato dagli indigeni dell’alta Amazzonia e dell’Orinoco per avvelenare frecce e dardi per cerbottana. È ricavato da varie specie di piante delle famiglie Loganiacee e Menispermacee pestandone la [...] -c., è l’alcaloide più conosciuto.
Il c. paralizza la terminazione dei nervi motori mentre lascia intatti i centri nervosi; l’immobilità dei muscoli respiratori provoca rapida morte per asfissia. Ha azione tossica debole se introdotto per via orale ...
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Neurofisiologo australiano, nato a Melbourne il 27 gennaio 1903. Laureatosi in medicina a Melbourne (1925), proseguì gli studi a Oxford sotto la guida di Sir C. Sherrington, laureandosi in scienze naturali [...] 'osservazione diretta dei fenomeni neurali, pervenne a indicare i modelli di funzionamento di organi particolarmente complessi del sistema nervoso centrale, come i nuclei della colonna dorsale, il talamo ottico, l'ippocampo e il cervelletto.
Tra i ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
nervosismo
s. m. [der. di nervoso]. – Condizione di irritabilità e di tensione nervosa: era agitato da un inspiegabile n.; moderare, trattenere, frenare il n.; non riusciva a calmare il proprio nervosismo. Più spesso, sensazione, anche diffusa...