FEDELE, Marco
Maria B. Dambrosio
Nacque a Napoli il 10 dic. 1884 da Giovanni e da Concetta Prestinengo. Dopo aver compiuto gli studi nella sua città, nel 1909 vi si laureò in scienze naturali con una [...] su Doliolidae, in Memorie d. R. Comitato talass. ital., mem. 78 (1921), pp. 1-26; Le attività dinamiche ed i rapporti nervosi nella vita dei Dolioli, in Pubbl. d. Stazione zoologica di Napoli, IV (1923), pp. 129-240; Simmetria ed unità dinamica nella ...
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YOUNG, John Zachary
Biologo inglese, nato a Bristol il 18 marzo 1907, professore di anatomia allo University College di Londra.
È autore di numerose ricerche nel campo dell'anatomia e dell'istologia [...] Recentemente il Y. ha intrapreso, con l'aiuto di collaboratori, una estesa analisi funzionale e anatomica dei centri nervosi del polpo (attività visiva e discriminazione delle forme, memoria e capacità di imparare). Gli importanti risultati raggiunti ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] , il ratto e il topo. l neonati di queste due specie, a somiglianza di altre specie di mammiferi, nascono con un sistema nervoso immaturo e con un aspetto poco dissimile da quello fetale. Il roditore neonato vive in un universo olfattivo e tattile, e ...
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Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] . Un esempio è costituito dal differenziamento del cristallino dalle cellule dell’epidermide, indotto da particolari cellule nervose dell’ectoderma nel calice ottico. Utilizzando modelli sperimentali di cellule in coltura è stato possibile inoltre ...
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Termine proposto (1891) da W. Waldeyer-Hartz per indicare complessivamente la cellula nervosa e i suoi prolungamenti. S. Ramón y Cajal adottò questo termine ed elaborò una teoria sull’origine e il funzionamento [...] della cellula nervosa, che va sotto il nome di teoria del n. (➔ nervoso, tessuto; neuropatologia). ...
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stereopsi
Capacità visiva dei Mammiferi superiori e dei Primati permessa dalla visione binoculare. Consente di percepire un oggetto tridimensionale nella sua profondità spaziale come sarebbe impossibile [...] fare con la sola visione monoculare. La stereopsi è prodotta dall’integrazione, al livello del sistema nervoso centrale, delle leggere divergenze di percezione prodotte dal fatto che i due occhi – separati nelle orbite dal naso – osservano il mondo ...
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La grande scienza. Apoptosi: un programma speciale di morte cellulare
Thomas G. Cotter
Apoptosi: un programma speciale di morte cellulare
L'essere umano è un organismo pluricellulare in cui la divisione [...] dimensione del cervello dei topi resi transgenici per il gene antiapoptotico bcl-2 in modo tale che esso sia espresso nel sistema nervoso è una volta e mezza, o due, rispetto a quella dei topi non transgenici. Non sappiamo però se in questi animali ...
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Fisiologo statunitense (St. Paul, Minnesota, 1899 - New Haven, Connecticut, 1960). Professore di fisiologia, dal 1930, nella facoltà di medicina della Yale University. Ha portato un contributo fondamentale [...] allo sviluppo della neurofisiologia, e in particolare alle conoscenze sulle funzioni di varie aree della corteccia cerebrale e sul controllo nervoso della motilità. La sua opera Physiology of the nervous system (1938) è diventata classica. ...
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Oppioidi
Vittorio Erspamer
Vengono definiti oppioidi i farmaci (naturali, semisintetici o sintetici) che presentano gli effetti dell'oppio e del suo costituente principale, la morfina. Lo stesso termine [...] solo in parte con la morfina azioni e siti di legame recettoriale. I peptidi oppioidi sono stati individuati nel sistema nervoso centrale dei Mammiferi e nella pelle di alcune specie di Anfibi. Nei Mammiferi essi vengono suddivisi in tre diverse ...
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MEMORIA
Alberto Oliverio
Bruno Antonini
(XXII, p. 829; App. IV, II, p. 428)
Neurobiologia. - Oggi esiste un consenso generale sul fatto che i processi mnestici rispondano a un passaggio dalla m. a [...] della m.: alcuni, come il gruppo guidato da E. R. Kandel, lavorano su organismi animali dotati di un sistema nervoso semplice nel tentativo di descrivere la struttura e le modifiche funzionali che sono alla base di semplici apprendimenti a livello ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
nervosismo
s. m. [der. di nervoso]. – Condizione di irritabilità e di tensione nervosa: era agitato da un inspiegabile n.; moderare, trattenere, frenare il n.; non riusciva a calmare il proprio nervosismo. Più spesso, sensazione, anche diffusa...