Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] di effetti inibitori periferici. Vent’anni dopo E.F.W. Pflüger avrebbe dimostrato l’inibizione della motilità del tenue per stimolazione del nervo splancnico, e tra il 1865 e il 1890 sarebbero apparsi i lavori di W.H. Gaskell e quelli di J.N. Langley ...
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Neurotrasmissione e neurotrasmettitori
Vittorio Erspamer
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche liberate dalle terminazioni nervose in risposta a un impulso nervoso. Una volta rilasciati, essi [...] trasmissione chimica dell'impulso nervoso risale agli anni Venti del XX sec., quando si vide che stimolando elettricamente il nervo vago di una rana si liberava una sostanza che provocava sul cuore gli stessi effetti della stimolazione vagale; tale ...
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Zoologia
Rettile dell’ordine Crocodilia, Sauropsidi Arcosauri del superordine Coccodrillomorfi. Sono i rettili viventi di maggior mole, con arti brevi di solito palmati, a 5 dita gli anteriori, a 4 i posteriori; [...] Sindrome delle lacrime di c. In neurologia, lacrimazione associata all’atto del mangiare; segue a paralisi del nervo facciale e si presume origini da deviazione delle fibre parasimpatiche destinate alle ghiandole salivari verso la ghiandola lacrimale ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] manicotti di aracnoide che si estendono a formare dei culs-de-sac attraverso la piastra cribiforme e la zona intorno ai nervi.
È d'altra parte noto che la comunicazione indiretta della sottomucosa con i linfatici consente una diffusione del liquido ...
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Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] assone di un altro neurone. L'assone è di solito più lungo dei dendriti (fino al metro di lunghezza nel nervo sciatico). Esso inizia dal soma con il cono di emergenza; poi segue un lungo segmento cilindrico con citoplasma, microtubuli, neurofilamenti ...
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Tessuto organico proprio dei Metazoi destinato alla ricezione degli stimoli e alla trasmissione degli eccitamenti ad altri tessuti i quali reagiscono in vario modo: con il movimento o con la secrezione. [...] bianca diventando una fibra nervosa e termina in un’altra parte della sostanza grigia oppure entra a far parte di un nervo periferico terminando alla periferia. Questi neuroni provvisti di un assone lungo sono chiamati cellule del I tipo di Golgi. In ...
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Dolore
Giancarlo Carli
Leonardo Ancona
Il dolore costituisce un’esperienza spiacevole, complessa e multidimensionale, determinata dall’interazione di fattori sensoriali, emotivi, motivazionali e sociali [...] la trasduzione e la generazione dell’evento elettrico. È il caso della compressione, a livello spinale, delle radici del nervo sciatico: il dolore viene riferito alla parte posteriore della coscia e della gamba dove le fibre vanno a terminare. Infine ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] research", 14, 1953, pp. 49-57.
Levi-Montalcini, Rita - Cohen, Stanley, In vitro experiments on the effects of a nerve growth-stimulating agent isolated from snake venom, "Proceedings of the National Academy of Sciences USA", 42, 1956, pp. 695-699 ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Le neuroscienze e il Neuroscience Research Program
Alberto Oliverio
Le neuroscienze e il Neuroscience Research Program
Negli ultimi [...] in uno di tipo chimico. Ci si chiedeva tuttavia se ciò che i fisiologi avevano verificato a livello periferico tra nervo e muscolo valesse anche a livello delle sinapsi dei neuroni centrali. Malgrado i fisiologi avessero indicato sin dai primi anni ...
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Formazioni nervose appartenenti al talamo ottico; sono situati in prossimità del pulvinar lateralmente alla lamina quadrigemina. In numero di due per ciascun lato, sono distinti in mediali e laterali. [...] affondato nella sostanza bianca. È formato di cellule fusate piccole e prive di caratteri particolari. Dal tratto ottico riceve fibre provenienti dal settore maculare della retina e a sua volta ne invia ai nuclei mesencefalici del nervo oculomotore. ...
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nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...
nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...