COLUCCI, Cesare
F. Di Trocchio
Nacque a Napoli il 31 ott. 1865 da genitori di origine abruzzese, Francesco e Lucilla dei baroni D'Amico. Compiuti i primi studi con brillante esito, nonostante la perdita [...] della retina, in Giorn. d. Ass. napoletana di medici e naturalisti, II [1891], pp. 245-291; Conseguenze della recisione del nervoottico nella retina di alcuni vertebrati, in Ann. di neurol., XI [1893], pp. 191-251). I suoi primi lavori di un certo ...
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BOLL, Franz Christian
Egisto Taccari
Nacque a Neubrandenburg (Germania) il 26 febbraio del 1849. Suo padre Franz Christian - erudito pastore evangelico - lo guidò nello studio del latino, del greco [...] ogni valore alle teorie esclusivamente fisiche dei contemporanei, secondo i quali le ultime terminazioni delle fibre del nervoottico sarebbero state direttamente impressionate nell'interno delle cellule sensibili della retina, ed a indicare ad altri ...
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BIETTI, Amilcare
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Nato a Caravaggio (Bergamo) il 14 luglio 1869, si laureò in medicina e chirurgia a Napoli nel 1893; cominciò poi a lavorare nell'Istituto di igiene dell'università di Pisa e nel [...] , conducendo interessanti studi su varie affezioni oculari, quali le retiniti pigmentose e le atrofie del nervoottico, fino ad allora ritenute patogeneticamente connesse all'intossicazione da mais.
Fu autore di oltre settantacinque pubblicazioni ...
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Ramo specializzato della chirurgia, che ha per oggetto le patologie del sistema nervoso. Più delle altre branche chirurgiche, essa deve rispettare le strutture coinvolte nel tentativo terapeutico; ciò [...] e supera i confini della sella turcica premendo sul chiasma ottico si rende necessaria la sua rimozione chirurgica.
Esistono poi terzi dei casi di danno permanente o transitorio del nervo facciale.
I tumori del tronco encefalico sono spesso gliomi ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] del IV ventricolo. Il n. paraventricolare dell’ipotalamo è situato nella porzione anteriore dell’ipotalamo, sopra il chiasma dei nerviottici, a ridosso della parete del III ventricolo. Il n. rosso o di Stilling è situato nella parte anteriore della ...
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Nei Vertebrati a respirazione aerea è il tratto anteriore della trachea, organo della fonazione. Comunica con la faringe per mezzo di un orifizio, la glottide.
Anatomia comparata
La l. compare negli Anfibi; [...] inferiori (vene laringee postero-inferiori). I nervi laringei sono rami del nervo vago e, in numero di due per dotato di un apparato di illuminazione e di un dispositivo ottico. Questo secondo metodo permette un più accurato esame della regione ...
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Anatomia
Elemento costitutivo del sistema nervoso periferico (fig. 1), formato essenzialmente di fibre, ognuna delle quali è identificabile nel prolungamento cilindrassile di un neurone ed è provvista [...] l’estremità anteriore dell’encefalo, un piccolo nervo terminale che manca nell’Uomo; secondo vari autori numeri romani: le prime 2 paia, cioè il n. olfattorio e il n. ottico, vi sono comprese per tradizione pur non essendo veri e propri n., per la ...
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Anatomia e medicina
Robusta membrana muscolare e tendinea che separa nei Mammiferi la cavità toracica da quella addominale. Prende origine dal sistema dei muscoli retti addominali ed è ritenuto di natura [...] diaframmatico Il complesso delle diramazioni terminali del nervo frenico (o diaframmatico), che hanno sede parassitaria (per es., da Trichinella spiralis).
Fisica
In uno strumento ottico, schermo opaco con un foro centrale, per lo più circolare, ...
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ventricolo Cavità o concamerazione, talora in forma tubolare, nell’interno di un organo o di un apparato.
Anatomia comparata
Sezione del tubo digerente corrispondente allo stomaco o a una sua parte: v., [...] ma nei più bassi Vertebrati tale canale si presenta espanso in un v. ottico o mesocele. La cavità del IV v. si continua nel canale ependimale del mentre il nucleo sensitivo principale dello stesso nervo è rappresentato dal locus caeruleus; nella ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità [...] più complesso dal nervo linguale al nervo facciale fino ai nuclei solitario e gelatinoso del midollo allungato; di qui, si suppone che gli impulsi gustativi vadano al lobo temporale, dopo avere attraversato il talamo ottico.
Filosofia
La teoria ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...