PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] le regole per ovviare loro. Tenendo nel giusto conto l'apparenza ottica della posizione delle stelle, si tratta cioè di riuscire a determinare , pur riconoscendo una sensibilità nervosa al nervoottico. Tuttavia la sua originalità più autentica ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] ; e che fosse sinceramente convinto di aver trovato il modo di rigenerare l'umor cristallino a condizione che il nervoottico fosse illeso. Constatatane la lesione nei due soggetti umani infortunati che fu invitato a curare con la propria acqua ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] a un'altra - ad esempio quella subita da un fotone quando colpisce la retina dei vertebrati: gli impulsi convogliati nel nervoottico trasformano la rodopsina (un pigmento dei bastoncini della retina) da uno stato a un altro attraverso quattro stadi ...
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Malformazione
Ermelando V. Cosmi
Renato La Torre
Erich Cosmi jr.
Si definisce malformazione qualsiasi anomalia anatomica o strutturale di un determinato organo o apparato; essa può essere acquisita [...] , persistenza della fessura coroidea nell'iride, talvolta con estensione al corpo ciliare, alla retina, alla coroide, al nervoottico; dalla cataratta congenita, a causa della quale il cristallino diventa opaco durante la vita fetale; da microftalmia ...
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Visione a colori per mezzo di reti neurali
Shigeki Nakauchi
(Department of Information and Computer Sciences, Toyohashi University of Technology, Toyohashi, Giappone)
Shiro Usui
(Department of Information [...] fisiologici e anatomici è noto che le immagini retiniche campionate dai tre tipi di coni sono trasmesse attraverso il nervoottico. Tuttavia, poiché il numero di cellule gangliari (circa 1,5 milioni) è minore di quello dei fotorecettori (circa 6 ...
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cervello, sviluppo del
Alessandro Sale
Gli oltre cento miliardi di neuroni che compongono il cervello umano maturo appartengono a numerosi tipi anatomicamente e funzionalmente determinati e sono fittamente [...] della retina è mappato in modo preciso lungo l’asse mediolaterale del tetto. Sperry dimostrò che tagliando il nervoottico e ruotando l’occhio di 180°, gli assoni ricrescevano (negli anfibi, a differenza dei vertebrati superiori, gli assoni ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] . H. Hassall, che non disponeva ancora di prove morfologiche, la scoperta del C., della continuità tra le fibre del nervoottico e le cellule multipolari dello strato interno della retina sarà confermata pienamente dagli studi di H. Müller su pesci e ...
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neuropatie
Lucio Santoro
Le neuropatie sono malattie del sistema nervoso periferico (SNP) con espressione clinica focale o diffusa. Possono essere acute o croniche e determinano alterazioni della forza, [...] con fibrosi cistica e nei neonati, perdita simmetrica delle cellule gangliari della retina e atrofia delle fibre del nervoottico, potendosi accompagnare, se pur raramente, a una neuropatia periferica con parestesie. Tra i farmaci più recenti (2001 ...
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Anatomia
P. M. Jones
La conoscenza della struttura interna del corpo umano non ebbe influenza sui modi in cui la figura dell'uomo era rappresentata nel Medioevo. Se anche avessero avuto accesso ai trattati [...] I cinque sistemi anatomici illustrati sono: le ossa, i muscoli, i nervi, le arterie, le vene. Negli esempi più antichi questi sistemi sono dell'occhio mostrano il ruolo importante del nervoottico come trasmettitore di messaggi dall'occhio al ...
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Cecità
Luciano Cerulli
Gianni Carchia
Il termine cecità indica l'assenza del potere visivo, definitiva o temporanea, assoluta o relativa, a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione [...] È provocata da tutte quelle affezioni che comprimono o interrompono, a qualsiasi livello, il decorso delle fibre nervose nel nervoottico o nelle vie ottiche, o che ne alterano la funzionalità. Tra le cause meccaniche vi sono i traumi e le patologie ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...