oculomozione
Motilità dell’occhio. Si distingue una o. estrinseca, cioè quella propria del bulbo oculare, rispetto all’orbita, e una o. intrinseca che interessa la muscolatura dell’iride.
Oculomozione [...] reazione di accomodazione e del riflesso fotomotore si osserva nelle lesioni del nervo oculomotore comune; rigidità pupillare si osserva anche per interruzione di un tratto ottico (emianopsia) quando si stimola con un sottilissimo fascio di luce la ...
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genicolato, corpo
Formazione nervosa appartenenti al talamo ottico. I corpi g. sono situati in prossimità del pulvinar, lateralmente alla lamina quadrigemina. In numero di due per ciascun lato, sono [...] laterale
Costituisce il centro diencefalico della via ottica centrale ed è formato da due che le fibre del tratto ottico entrano in rapporto sinaptico con di caratteri particolari. Dal tratto ottico riceve fibre provenienti dal settore maculare ...
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cranico, nervo
Ognuno dei nervi che, nascendo dall’encefalo o dal midollo allungato, sono compresi alla loro origine nella cavità del cranio. I nervi c., suddivisi in dodici paia, sono: l’olfattorio, [...] , XI-accessorio, XII-ipoglosso), o solo sensitivi (I-olfattorio, II-ottico, VIII-acustico), oppure sensitivi-motori (V-trigemino, VII-facciale, IX-glosso-faringeo, X-vago). I nervi c. sono soggetti a malattie particolari: disturbi oculari per il ...
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neuromielite
Infiammazione di un nervo, che distrugge le fibre e le guaine che lo circondano. Può colpire il midollo spinale e i nervi cranici, spec. quello ottico. N. ottica (o malattia di Devic): sindrome [...] clinica caratterizzata dalla associazione di sintomi oculari e sintomi midollari; inizia acutamente con il quadro di una mielite con paralisi flaccida degli arti inferiori, perdita o diminuzione della ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...