glioma
Tumore cerebrale che prende origine dal tessuto gliale. La caratteristica comune di questi tumori è la crescita intracranica, che determina una sofferenza di natura compressiva sull’encefalo. [...] principalmente a livello degli emisferi cerebrali, più raramente nel tronco encefalico (g. del tronco), nel cervelletto e nel nervoottico (g. del nervoottico). A seconda dei tipi di cellule da cui si originano, i g. a loro volta sono distinti in ...
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Hartline, Haldan Keffer
Biofisico statunitense (Bloomsburg 1903 - Fallston, Maryland, 1983). Direttore del dipartimento di biofisica dell’univ. Johns Hopkins di Baltimora (1949), poi prof. di neurofisiologia [...] per la fisiologia e la medicina, per le scoperte relative ai processi neurali a livello retinico. Mediante metodi elettrofisiologici selettivi, H. ha dimostrato come i fotorecettori retinici elaborano i segnali visivi e li inviano al nervoottico. ...
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OCULISTICA (dal lat. oculus "occhio")
Giuseppe Ovio
È lo studio che ha per obiettivo la consenazione e la cura dell'occhio; o, con più larga comprensione, col nome di oculistica s'intende lo studio di [...] . Poco scrisse di anatomia Celso; Rufo d'Efeso distingue nell'occhio quattro tonache, descrive bene l'iride e i nerviottici, riporta tutte le nozioni di anatomia e le denominazioni indicate in opere precedenti oggi smarrite. Claudio Galeno (129-201 ...
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GLIOMA (dal gr. γλία "colla")
Gaetano Fichera
Tumore che prende origine dalla glia, tessuto costituito da cellule e fibre il quale connette gli elementi proprî dei centri nervosi, che ne sono la sede [...] più frequente, insieme con il nervoottico, la retina, l'ipofisi, la ghiandola pineale e, assai più di rado, coi nervi periferici, le capsule surrenali, le coane, la lingua. Esso si manifesta di regola nella retina e non di rado in più bambini (a ...
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ORBITA
. Anatomia. - Si chiama cavità orbitaria quella a forma di piramide quadrilatera (v. cranio), che accoglie il bulbo oculare, il nervoottico, i muscoli oculari, la ghiandola lacrimale, vasi e [...] nervi. ...
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SIFILIDE (lat. scient. syphilis; sin. lue, lue venerea)
Agostino PALMERINI
Alessandro DALLA VOLTA
Vittorio CHALLIOL
Mario TRUFFI
Intorno all'origine della sifilide non vi sono dati assolutamente sicuri. [...] , dove son colpiti con frequenza l'iride, i corpi ciliari e la coroide, più raramente la retina e il nervoottico; l'orecchio con lesioni della camera timpanica e del labirinto. Il sistema nervoso è interessato frequentemente, se dobbiamo giudicare ...
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VELENI (fr. poisons, vénins; sp. venenos; ted. Gifte; ingl. poisons, venoms)
Efisio MAMELI
Antonio MORDINI
In senso esteso, si comprendono tra i veleni quelle sostanze che, per la composizione chimica, [...] alcool; midriasi da atropina e veleni ipnotici; miosi da morfina ed eserina, nevrite ottica retro-bulbare da alcool metilico; atrofia del nervoottico da arsenico, chinino, tabacco; xantopsia da santonina; alterazioni varie della funzìone uditiva da ...
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PIGMENTAZIONE CUTANEA
Virgilio DUCCESCHI
. La grande diffusione e l'estrema varietà dei colori della cute, dei peli e delle penne nel regno animale costituiscono per il biologo una serie di problemi [...] motori, situati attorno all'esofago. La lesione d'un nervoottico produce la paralisi dei cromatofori di un lato. Una della pelle. La luce ha azione locale dopo il taglio del nervo; nondimeno in condizioni normali essa agisce in via riflessa, con l ...
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RUDIMENTALI, ORGANI
Ettore Remotti
. Quando di un organo si studino comparativamente, tra forme diverse di una medesima unità sistematica, le caratteristiche di sviluppo, si possono di queste rilevare [...] regressi per più o meno pronunciata atrofia dell'uno o dell'altro dei costituenti specifici (critallino, retina, nervoottico, muscoli, ecc.) e talvolta nascosti sotto il tegumento. Particolare interesse offre al riguardo il proteo delle grotte ...
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PUPILLA (dal lat. pupilla; fr. prunelle; sp. prunela; ted. Pupille; ingl. pupil)
Giuseppe OVIO
Vittorio CHALLIOL
Forame circolare, aperto quasi nel mezzo dell'iride (lievemente più vicino al margine [...] oggetto lontano nello spazio, oppure oscuro.
La mancanza del riflesso alla luce può osservarsi nelle atrofie del nervoottico, nella paralisi del nervo oculomotore comune, nelle affezioni del ganglio ciliare e, in complesso, in tutte le lesioni che ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...