MORANDI, Anna
Stefano Arieti
MORANDI, Anna. – Nacque a Bologna il 21 gennaio 1714 da Carlo e da Rosa Giovannini.
Studiò disegno e scultura presso i pittori Giuseppe Pedretti e Francesco Monti, sebbene [...] e vie lacrimali; muscoli estrinseci dell’occhio; muscoli del globo dell’occhio, muscolo della palpebra superiore, nervoottico; tonache dell’occhio, cornea, coroide, retina; regione orbitale destra; umore acqueo, umore cristallino e umore vitreo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’avvento delle terapie mediche, nonché i più importanti risultati di questi trattamenti [...] la struttura chimica al fine di ottenere una nuova molecola con le stesse proprietà antinfettive ma non tossica per il nervoottico. Il gruppo di Ehrlich sintetizza così centinaia di sostanze. Piuttosto incoraggianti sono i risultati ottenuti con gli ...
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fototrasduzione
Nicoletta Berardi
La fototrasduzione è il processo attraverso il quale i fotorecettori della retina convertono l’assorbimento di onde elettromagnetiche in segnale nervoso. Nella retina [...] delle cellule gangliari convergono in un punto della retina detto papilla e da qui escono dall’occhio, formando il nervoottico. Le regioni dei fotorecettori che contengono il fotopigmento, ossia le molecole che hanno la funzione di assorbire la luce ...
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PANIZZA, Bartolomeo
Maria Carla Garbarino
PANIZZA, Bartolomeo. – Nacque a Vicenza il 15 agosto 1785 in una famiglia di modeste condizioni, da Bernardino, medico, e da Adriana Scola.
Si laureò in chirurgia [...] .
L’opera più importante di Panizza, relativa alla scoperta del centro corticale della visione, apparve nel 1855 (Osservazioni sul nervoottico, in Giornale dell’I.R. Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti, 7, pp. 237-52). Vi sono descritti ...
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Ghiandola
Patrizia Vernole
In anatomia sono detti ghiandole gli organi, o le strutture, costituiti da cellule specializzate nel secernere sostanze di varia composizione chimica. Il termine (dal latino [...] situate nel cervello; il rilascio della gonadotropina è regolato da segnali inibitori che derivano dalla stimolazione del nervoottico. Anche le cromatoforotropine, presenti nei Crostacei, sono peptidi prodotti dal tessuto nervoso, che controllano l ...
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colore
Andrea Frova
Una sensazione provocata dalla luce
È diffusa l'idea che il colore sia una proprietà degli oggetti, invece è la sensazione psichica che proviamo allorché il nostro occhio è colpito [...] arriva un raggio di luce, i pigmenti temporaneamente 'sbiancano' e producono sostanze capaci di stimolare le terminazioni del nervoottico, che, a loro volta, inviano segnali elettrici al cervello.
In presenza di una generica radiazione, i tre tipi ...
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VAROLIO, Costanzo
Elisa Andretta
– Nacque a Bologna nel 1543 da Sebastiano, cittadino bolognese, e da Porzia De Angelis.
Nella città natale frequentò la facoltà di arti e medicina, dedicandosi in particolare [...] Grazie al ricorso a questa tecnica, Varolio fu in grado di indagare nel dettaglio l’origine e la struttura dei nerviottici e giunse alla scoperta del prolungamento trasversale del ponte del cervelletto, che prese il suo nome (pons varolii).
Durante ...
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BELLONCI, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Forlì il 24 giugno 1855, da Tito e da Severina Danesi, e si laureò in scienze naturali a Bologna, dove seguì anche il corso di pittura presso [...] dei teleostei, in Atti d. R. Accad. d. Lincei, mem. fis., s. 4, 1 (1884-1885), pp. 318-322; Sulla terminazione centrale del nervoottico dei mammiferi, in Mem. d. R. Accad. d. scieizze d. Ist. di Bologna, s. 4, VII (1885), pp. 199-204; Intorno al ...
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acuità visiva
Misura quantitativa della capacità di vedere distintamente particolari molto fini di un oggetto; è detta anche visus. È definita come l’inverso dell’angolo minimo, sotteso dalla separazione [...] del contrasto di mire ottiche superiori a 30 cy/deg ottici di solito è indice di patologie nervose che possono riguardare sia i fotorecettori, come nella retinite pigmentosa, sia i circuiti nervosi retinici, sia le infiammazioni del nervoottico ...
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visione
Processo tramite il quale gli stimoli luminosi vengono percepiti e raccolti dall’occhio, inviati alla corteccia cerebrale e lì interpretati. La luce parte dal punto fissato e, attraversando i [...] luce e trasmettono il loro segnale tramite gli assoni delle cellule gangliari retiniche, dall’unione dei quali origina il nervoottico, che attraversa l’orbita e raggiunge la fossa cranica media. Le fibre nervose dell’emiretina temporale dell’occhio ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...