Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità [...] ; quelle in rapporto con il terzo posteriore della lingua decorrono con il nervo glosso-faringeo, le altre hanno un tragitto più complesso dal nervo linguale al nervofacciale fino ai nuclei solitario e gelatinoso del midollo allungato; di qui, si ...
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trigemino Il V paio dei nervi cranici, così denominato perché suddiviso in 3 rami principali: nervo oftalmico, nervo mascellare, nervo mandibolare. Provvede alla sensibilità delle regioni superficiali [...] d’origine, quello motorio (nucleo masticatorio) è situato nella protuberanza anulare, in prossimità del nucleo del nervofacciale; quelli sensitivi sono rappresentati da una colonna di sostanza grigia estesa dal mesencefalo alla parte superiore del ...
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Liquido secreto dalle ghiandole salivari, annesse al cavo orale, che ha la funzione di umettare la mucosa buccale impedendone l’essiccamento e, negli animali che hanno raggiunto un certo livello di organizzazione, [...] appartengono gli angiomi, i lipomi e, per la parotide, anche i neurinomi che prendono origine da fibre nel nervofacciale. I maligni sono rappresentati da sarcomi e da carcinomi. Particolari, per struttura istologica, sono i tumori misti, quasi ...
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Anatomia
C. legamentosa di Weitbrecht Benderella fibrosa tesa tra radio e ulna.
C. tendinee Gli esili tendini che uniscono le cuspidi delle valvole atrioventricolari con i muscoli papillari del cuore.
C. [...] del timpano Ramo del nervofacciale dal quale si stacca a livello dell’ultima porzione dell’acquedotto di Falloppio.
C. vocali Le quattro pieghe di mucosa laringea che congiungono la cartilagine tiroide alle aritenoidi.
Botanica
Rilievo ...
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Olfatto e gusto
Giovanni Berlucchi
L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole dell'ambiente esterno con le quali veniamo in contatto respirando [...] dei recettori. Nella loro porzione baso-laterale, i recettori formano sinapsi con le fibre nervose afferenti dei nervifacciale, glossofaringeo e vago, a seconda della loro collocazione nella cavità orale. Anche se è possibile distinguere vari ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] e guarisce perfettamente dopo alcune settimane. Fra i traumi dei nervi periferici figurano le cosiddette paralisi ostetriche, che possono interessare il nervofacciale, il plesso brachiale e il nervo frenico.
c) Itteri neonatali. L'ittero è una delle ...
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Nervoso, sistema
Giorgio Cruccu
(XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. 567; V, iii, p. 644)
Il dolore
L'organizzazione anatomo-funzionale alla base dei meccanismi del dolore, [...] nocicettori raggiungono il corno posteriore del midollo (territorio spinale) o il subnucleo caudale del nervo trigemino nel bulbo (territorio facciale), sparpagliandosi su molteplici lamine (cosiddette lamine di Rexed; la sostanza grigia del midollo ...
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Tatto
Giovanni Berlucchi
Il tatto fa parte della sensibilità somatica generale insieme alla sensibilità termica, o termocezione, alla sensibilità dolorifica, o nocicezione, e alla sensibilità relativa [...] alla sensibilità tattile della faccia e della cavità orofaringea risiedono nei gangli di senso di quattro nervi cranici (trigemino, facciale, glossofaringeo e vago). Le fibre formate dalle branche periferiche degli assoni dei neuroni tattili dei ...
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Il corpo e le età della vita
Giulio Seganti
Gabriella Marrocco
Antonio Capurso
Dalla nascita all'età adulta
di Giulio Seganti, Gabriella Marrocco
L'età adulta viene raggiunta al compimento dello [...] della testa, nelle età successive si sviluppa di più la parte facciale. La circonferenza cranica è in media di 35 cm alla nascita non sono ancora sotto il controllo della volontà e il nervo ottico è completamente mielinizzato solo dopo il 3° mese. ...
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facciale1
facciale1 (o faciale) agg. [der. di faccia; la variante faciale, di uso dotto, è tratta direttamente dal lat. facies]. – Della faccia: maschera f.; nevralgia, paralisi facciale. In anatomia: arteria f. (o arteria mascellare esterna),...
paralisi
paràliṡi (ant. paraliṡìa, parlaṡìa, parleṡìa) s. f. [dal lat. paraly̆sis, gr. παράλυσις «allentamento, rilassamento», der. di παραλύω «sciogliere, rilassare», comp. di παρα- «para-2» e λύω «sciogliere»]. – 1. In medicina: a. La perdita...