stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia [...] che producono, come, per es., le cellule G (elaborazione di gastrina) e le cellule D (elaborazione di somatostatina).
I nervi provengono dal vago e dal plesso solare e si distribuiscono in un plesso nello spessore della tunica muscolare e della ...
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Nei Vertebrati a respirazione aerea è il tratto anteriore della trachea, organo della fonazione. Comunica con la faringe per mezzo di un orifizio, la glottide.
Anatomia comparata
La l. compare negli Anfibi; [...] superiori o delle giugulari (vene laringee superiori e medie) o delle tiroidee inferiori (vene laringee postero-inferiori). I nervi laringei sono rami del nervo vago e, in numero di due per ciascun lato, sono distinti in superiore e inferiore. Il ...
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Polso
Rosadele Cicchetti; Red.
Nell'accezione originaria il termine polso (dal latino pulsus, "battito") indica la dilatazione ritmica delle pareti dei vasi sanguigni, in particolare delle arterie, [...] dell'avambraccio. Tra le lesioni traumatiche si ricordano le ferite profonde, in cui possono essere coinvolti tendini, vasi e nervi, le sublussazioni, le lussazioni e le fratture, fra le quali quella assai frequente della testa del radio (detta ...
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L’organo attivo della funzione motoria. L’insieme dei m. di un corpo vivente o di parte di esso, considerati in rapporto alla loro funzione o alle loro caratteristiche istologiche, costituisce il sistema [...] da un motoneurone e dalle fibre muscolari da esso innervate, prende il nome di unità motoria. Sia i vasi sia i nervi penetrano nel m. attraverso il peri- e l’endomisio.
La contrazione dei m. è di solito provocata da stimoli nervosi, trasmessi ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] dei tessuti linfatici (milza, linfonodi, tonsille, placche di Peyer dell'intestino). Dagli organi linfatici attraverso i nervi periferici, mediante il trasporto assonale, il p. raggiunge il midollo spinale e quindi l'encefalo dove continua ...
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Esantema
Mariapaola Lanti
Esantema (dal greco ἐξάνθημα, "efflorescenza", derivato da ἐξανθέω, "fiorire") è il nome di varie forme di eruzione cutanea che compaiono nel corso di talune malattie infettive, [...] molto elevata e conferisce immunità permanente. Talora, però, il virus permane allo stato latente nei gangli dei nervi sensitivi, rendendo possibile una riattivazione dell'infezione in forma di herpes zoster. Il contagio avviene generalmente per via ...
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Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] nella quale lo sviluppo della corona ha un limite, a crescita avvenuta l'orifizio della cavità dentaria, attraverso cui passano nervi e vasi, si restringe.
Nelle specie con denti a crescita continua, invece, la cavità dentaria rimane larga, mentre in ...
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Virus
Ferdinando Dianzani
Guido Antonelli
Il termine virus (dal latino virus, "veleno") indicava originariamente la sostanza nociva (tossina) responsabile di una malattia oppure il microrganismo produttore [...] naturali (insetti ematofagi) o artificiali (trasfusioni). Alcuni virus possono invece diffondersi per via nervosa, utilizzando i nervi periferici per raggiungere il sistema nervoso centrale, che per essi rappresenta l'organo bersaglio. I virus che ...
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Encefalo
Nicolò Rizzuto
L'encefalo, termine che deriva dal greco ἐνκέϕαλος (composto di ἐν e κεϕαλή, letteralmente "che è dentro la testa"), è la porzione del sistema nervoso centrale contenuta all'interno [...] e nella porzione centrale del midollo spinale; può coesistere infine un interessamento del muscolo scheletrico e anche dei nervi periferici. Il lattato e il piruvato sono quasi invariabilmente aumentati nel liquor e, in misura minore, nel sangue ...
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Deambulazione
Alberto Minetti
Il termine deambulazione (dal latino deambulare, "camminare da") è oggi spesso impiegato per indicare qualsiasi andatura che permetta di spostarsi da un luogo a un altro [...] dell'anca.
Nella spondilosi, malattia degenerativa della colonna vertebrale con prevalente insorgenza negli anziani, la compressione dei nervi in uscita porta a modificazioni della marcia simili a quelle che vengono riscontrate nella paraparesi, con ...
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nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...