L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] e motorie. Si pensava, da un lato, che gli stimoli del mondo esterno, dopo aver toccato gli organi di senso, attraverso i nervi e il midollo e per mezzo di un 'fluido nervoso' (di natura imprecisata e, alla fine del Settecento, assimilato da alcuni ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La teoria di Haller: fibra, irritabilita e sensibilita
Maria Teresa Monti
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si [...] succo nerveo. Ciò che risultava dalla composizione di fibre carnose aveva per centro di vita e fonte di moto il cuore. Nervi, vasi, visceri, ghiandole e in genere tutto ciò che non era muscolo appartenevano al secondo sistema, le cui fibre nascevano ...
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Apparato recettoriale meccanico di tensione costituito da fibre muscolari specializzate che hanno una particolare innervazione sensitiva che consente al fuso neuromuscolare di essere sensibile allo stiramento. [...] Nella struttura sono presenti anche fibre di nervi motori. Funzionalmente il sistema opera sulle connessioni esistenti tra fase sensitiva e motoria all’interno del fuso stesso. Le fibre sensitive si distinguono in fibre ad alta velocità di ...
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anatomia e istologia
Francesca Vannozzi
Conoscere il corpo umano
Il corpo umano può essere considerato come un insieme di segmenti: testa, tronco, membra. Ognuno di essi presenta una configurazione [...] piatta del disegno anatomico: è come fare un viaggio immaginario nelle regioni più profonde delle cavità corporee, con organi, vasi e nervi. Questo è il motivo per cui ancora oggi è così diffuso lo studio dell'anatomia del corpo umano su modelli, non ...
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In biologia e in anatomia, relativo all’orecchio. Placode o. Nell’embrione dei Vertebrati, ispessimento dell’ectoderma, che occupa un’area circolare situata lateralmente al rombencefalo, fra gli abbozzi [...] del 7° e 9° paio di nervi cranici, e dal quale si sviluppa, dapprima come fossetta poi come vescicola, la vescicola o., abbozzo dell’orecchio interno o labirinto, detto anche vescicola auditiva o otocisti; intorno a ciascuna vescicola o., durante lo ...
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Nervo
Vanessa Ceschin
Il nervo è l'elemento costitutivo del sistema nervoso periferico; svolge la funzione di trasmettere gli impulsi nervosi e le sue proprietà fondamentali sono, pertanto, l'eccitabilità [...] più sottile e tratti internodali più brevi rispetto ai precedenti.
Bibliografia
A.K. Asbury, P.C.Johnson, Pathology of peripheral nerve, Philadelphia, Saunders, 1978.
A.K. Asbury, G.M. Mckhaun, W.I. Mcdonald, Diseases of the nervous system, 1° vol ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] . Hubel, T.N. Wiesel, I meccanismi cerebrali della visione, in Le scienze, 1979, 23, p. 90.
R. Levi-Montalcini, P. Calissano, The nerve-growth factor, in Scientific american, 1979, 240, 6, pp. 68-77.
Principles of neural science, ed. E.R. Kandel, J.H ...
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Neurogenesi
Rita Levi-Montalcini
di Rita Levi-Montalcini
Neurogenesi
sommario: 1. Introduzione. 2. Piano strutturale del sistema nervoso dei Vertebrati. a) Tecniche e metodi di analisi: la tecnica di [...] v., 1943 e 1944) praticò sia in tritoni sia in rane adulte un duplice intervento, e cioè combinò la sezione dei due nervi ottici con la rotazione dei bulbi oculari di 1800 sul loro asse: qualche settimana più tardi i test visivi misero in evidenza il ...
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Recettori
RRagnar Granit
di Ragnar Granit
SOMMARIO: 1. Concetti generali: a) cenni storici; b) tipi di recettori; c) definizioni elementari; d) potenziale generatore; e) adattamento; f) altri modi di [...] a 5 μm (con una media di 3,0 μm). Negli istogrammi le zone di sovrapposizione erano contrassegnate da evidenti minimi.
Le fibre dei nervi cutanei mielinici appartenevano a due soli gruppi, uno da 4 a 14 μm di diametro, con una media di 9 μm, l'altro ...
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Biologo statunitense (Germantown, Pennsylvania, 1870 - New Haven 1959); prof. prima a Baltimora e poi per oltre un quarantennio alla Yale University (New Haven, Conn.). I suoi contributi nel campo dell'embriologia [...] sperimentale, la scoperta (1907) della coltura dei tessuti animali isolati dal corpo, le ricerche sullo sviluppo dei nervi, sui problemi dell'accrescimento e differenziamento degli abbozzi embrionali, l'impulso innovatore che egli diede al suo ...
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nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...