(o chiasma)
Anatomia
C. dei nervi ottici Lamina di sostanza bianca, formata dalle fibre ottiche, ben visibile in corrispondenza della base del cervello, subito avanti al tuber cinereum. Ha forma rettangolare: [...] al livello degli angoli anteriori è in continuità con i nervi ottici, al livello dei posteriori si continua nelle banderelle ottiche. Rappresenta un punto nodale di incrocio delle vie ottiche.
I segni di lesione del c., quali si osservano, per es., ...
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(o nevrite) Denominazione comune a molte malattie dei nervi, cranici o periferici, di natura infiammatoria (n. interstiziali) o degenerativa (n. parenchimatose), che determinano la diminuzione o la perdita [...] fascicolari, come segni di compromissione della funzione, paresi o paralisi. I fenomeni irritativi delle n. dei nervi sensitivi consistono in parestesie o sensazioni di ‘arto fantasma’, quelli da soppressione della funzione determinano invece ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] una porzione centrale, compresa nell’encefalo e nel midollo spinale, e di una porzione periferica costituita di gangli, plessi e nervi che sono in rapporto con i vari visceri. Gli organi recettori del sistema n. sono rappresentati dagli organi per la ...
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Gruppo di sostanze che si trovano quasi esclusivamente nella guaina mielinica dei nervi e la cui funzione è ancora poco conosciuta. Sono glicolipidi, formati da una molecola di acido grasso, una di sfingosina [...] e una di esoso (D-galattosio e, meno spesso, D-glucosio). I più noti c. sono la cerasina, il cerebrone o frenosina, il nervone e l’ossinevrone; essi si differenziano per il diverso residuo di acido grasso ...
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L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] In buona misura, la sperimentazione di questo tipo effettuata all'inizio del XIX sec. assomigliava agli esperimenti sul midollo spinale e sui nervi cerebrali che erano stati già eseguiti da Galeno nel II sec. d.C.
La maggior parte delle altre aree di ...
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Sostanza organica complessa costituente dei tessuti animali e vegetali, abbondante nel cervello e nei nervi. Chimicamente le c. sono fosfolipidi e appartengono al gruppo dei fosfatidi. A seconda della [...] costituzione chimica si dividono in fosfatidiletanolammina e fosfatidilserina. Sono formate da una molecola di glicerolo esterificato da due molecole di acido grasso e da una molecola di acido fosforico, ...
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corteccia cerebrale motoria
Porzione di corteccia cerebrale che si trova nel giro precentrale, contenente neuroni che proiettano direttamente ai motoneuroni dei nervi cranici e del midollo spinale. Queste [...] fibre nervose compongono il cosiddetto fascio piramidale e sono in assoluto gli assoni più lunghi del sistema nervoso. La corteccia cerebrale motoria riceve afferenze dalle aree somatosensitive primaria ...
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neurotensina
Peptide attivo nel sistema nervoso isolato inizialmente dall’ipotalamo come fattore stimolante della secrezione salivare. La neurotensina è largamente presente in varie aree cerebrali e [...] in nervi periferici, soprattutto gastrointestinali. In periferia, questo peptide sembra inibire la secrezione di gastrina e la motilità gastrica, e interferire nella regolazione della pressione del sangue provocando ipotensione. A livello di sistema ...
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Anatomia
Formazione anatomica tubolare a pareti proprie o scavata in una struttura compatta, che serve al passaggio di liquidi (sangue, urina, bile ecc.), di altre formazioni anatomiche (nervi, muscoli, [...] ecc.), o di alimenti. C. di Falloppio C. scavato nello spessore della rocca petrosa del temporale e occupato dal nervo facciale. C. midollare Nella diafisi delle ossa lunghe, la cavità centrale, allungata nel senso del maggior asse, contenente il ...
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NPY (neuropeptide y)
Peptide di 36 amminoacidi con una tirosina ammino-terminale e una tirosinammide carbossi-terminale, isolato in origine dal cervello di maiale. È ampiamente distribuito nel sistema [...] alla milza, dove viene accumulato in grandi vescicole a centro denso, ed è rilasciato con la noradrenalina dai nervi simpatici postgangliari. Poiché l’NPY, oltre a indurre una vasocostrizione di lunga durata, può inibire il rilascio di noradrenalina ...
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nervato
agg. [der. di nervo]. – Fornito di nervi o, più spesso di nervature. In partic., nel linguaggio tecnico, di struttura continua provvista di costole o risalti che ne aumentano la resistenza a flessione: una soletta n. con travetti paralleli...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...