RAGGI X e raggi γ
Maurice DE BROGLIE
Eugenio MILANI
Enzo PUGNO VANONI
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Il fisico tedesco W. K. Röntgen, che intorno al 1895 eseguiva delle ricerche sul passaggio della scarica elettrica attraverso [...] il prisma subendo una rifrazione in senso inverso alla deviazione ottica normale (giacché μ è inferiore all'unità). Variando l' fegato, pancreas, tiroide, connettivo, vasi, muscoli, nervi, cartilagini, ossa (H. Holthusen).
Ormai bene conosciute ...
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(IV, p. 705).
Sommario. - Le artiglierie terrestri: Nuovi tipi di artiglierie italiane (p. 258); Nuovi tipi di artiglierie estere (p. 259); Progressi tecnici delle artiglierie (p. 260); Vicende organiche [...] delle intenzioni del nemico.
I collegamenti costituiscono i nervi vitali dell'intero organismo artiglieristico, sia per il tiro anche a distanze superiori a quelle dell'avvistamento ottico. Questo fatto ha importanza non soltanto nel tiro diurno, ma ...
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MAMMIFERI (da mamma "mammella" e fero "porto")
Alessandro GHIGI
Giovanni Battista DAL PIAZ
Classe di animali Vertebrati a sangue caldo, a pelle vestita di peli e mascelle armate di denti, i quali partoriscono, [...] e contenente pigmento, nel quale sono distribuiti vasi e nervi, e di epidermide, distinta in uno strato inferiore molle che essa ha negli Uccelli. La convergenza dei due assi ottici è possibile solo quando i due occhi sono frontali e ravvicinati ...
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UMANO, CORPO
Agostino Palmerini
. La struttura e le funzioni delle diverse parti che compongono il corpo umano sono oggetto particolare di studio rispettivamente dell'anatomia e della fisiologia. Molti [...] circolazione endocerebrale intimamente collegata a quella dell'occhio. In corrispondenza della papilla si trovano solo le fibre del nervoottico e non elementi impressionabili dalla luce, pertanto la papilla è un punto cieco per la visione. Il punto ...
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(fr. alcaloïdes; sp. alcaloides; ted. Alkaloide; ingl. alcaloids; dall'arabo al-qalī unito al suffisso scientifico -oide: perciò alcaloide "simile ad alcali").
Generalità. - Per il modo con cui si vennero [...] omologhi o degli analoghi o per non possedere attività ottica (racemici). Invece, secondo varî autori, vi si comprendono sua sede di azione su punti determinati nel decorso dei nervi autonomi, si è potuto riconoscere in quale ganglio vertebrale o ...
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VERTEBRATI (lat. scient. Vertebrata)
Pasquale Pasquini
Sottotipo dei Cordati, caratterizzati dalla presenza della colonna vertebrale, e chiamati anche Cranioti o Craniati, per avere l'encefalo, le radici [...] si dilata nell'encefalo e da cui si originano metamericamente nervi di due sorta: cranici, in numero di almeno 10 paia sviluppo assunto dai corpi striati, ricoprendo i lobi ottici; nel cervelletto compaiono solchi trasversali che costituiscono il ...
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La più elevata e specializzata fra le cinque classi nelle quali vien ripartito il tipo dei Molluschi. Il nome di Cefalopodi e la pertinenza di questi animali ai Molluschi ebbero il riconoscimento definitivo [...] , sia coi boccali.
Dall'ammasso cerebro-pedale hanno origine lateralmente i grossi nervi che vanno ai ganglî ottici. Dietro il nervoottico hanno radice il nervo olfattorio e il nervo delle statocisti; dalla porzione dell'ammasso gangliare più o meno ...
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TORRE
Giuseppe LUGLI
Guido ZUCCHINI
. Antichità. - Gli avanzi delle antiche città assire e babilonesi (Khorsābād, Warkā', el-Muqayyar, Babele, Ninive, ecc.) dimostrano che i popoli di quelle regioni [...] un miglio e mezzo), in modo da poter vedere facilmente i segnali ottici fra una e l'altra. In Africa si trovano in qualche punto Firenze (torre dello stadio, con parete vetrata, di V. L. Nervi, 1932); Torino (dello stadio, di B. Del Giudice, 1933 ...
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Gruppo animale istituito dal Leuckart (1854): separato dall'antico gruppo dei Vermes e considerato dal Grassi (1882) come un tipo a sé. La sua posizione sistematica è quanto mai incerta; il Hertwig li [...] oltre al cervello, compreso nell'epidermide e in relazione mediante nervi con gli organi di senso cefalici, si trovano due paia vestibolari.
Gli organi di senso dei Chetognati sono tattili, ottici, olfattorî. I primi, distribuiti su tutto il tronco e ...
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WIESEL, Torsten Nils
Claudio Massenti
Neurobiologo svedese, nato a Uppsala il 3 giugno 1924. Conseguito il dottorato in medicina presso il Karolinska Institutet di Stoccolma nel 1954, si trasferì negli [...] il flusso degli stimoli visivi dalla loro origine, a livello delle cellule gangliari retiniche, attraverso le vie ottiche (nervi e tratti ottici) e i corpi genicolati laterali, sino all'area 17 (area visiva primaria) del lobo occipitale dei due ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...
nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere...