Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] che gli sconvolgimenti urbanistici legati alle epoche più antiche e spesso conseguenti a grossi incendi – come nel caso di quello neroniano del 64 d.C. – possono aver implicato la variazione di alcuni percorsi viari: ne è un esempio il tratto del ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] e dall’odio, si dedicarono a scrivere «vite e opere» di uomini ignobili come i tiranni, fra cui Eusebio ricorda Nerone, in una «quantità enorme di libri di storia», rendendosi maestri di azioni non virtuose e degne, invece, di essere taciute120 ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] Eusebio può essere giudicato attendibile, allora la situazione giuridica dopo l’editto di Gallieno rimane la stessa dei tempi di Nerone e di Traiano, ovvero i cristiani corrono ancora il rischio di essere denunciati e condannati. In J. Molthagen, Der ...
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neroniano
agg. – Dell’imperatore romano Nerone (37-68 d. C.): l’epoca n.; il principato n.; le persecuzioni n. contro i cristiani; senatoconsulto n., emanato su proposta di Nerone. Per estens. (con riferimento alla crudeltà e alle perversioni...
qualis artifex pereo!
〈ku̯àlis àrtifeks pèreo〉 (lat. «quale artista muore con me!»). – Celebre frase che, secondo Svetonio (Vita di Nerone, 69), l’imperatore Nerone avrebbe pronunciato morendo.