INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] , a cura di G.V. Signorotto - M.A. Visceglia, Roma 1998, pp. 127 ss.; A. Menniti Ippolito, Il tramonto della Curia nepotista. Papi, nipoti e burocrazia curiale tra XVI e XVII secolo, Roma 1999, ad ind.; Enc. dei papi, s.v. (per ulteriori indicazioni ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] genere quelli succedutisi per circa un secolo, da Martino V in poi, sul soglio pontificio. Si ebbe così la pratica del nepotismo, che, già più volte apparso nella vita della Chiesa, specialmente durante i papati di Niccolò III (Orsini) e di Martino V ...
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PANCIATICHI, Bandino
Elisabetta Stumpo
PANCIATICHI, Bandino. – Nacque a Firenze il 10 giugno 1629 da Bandino di Niccolò e da Diana di Baldassarre Guadagni. Antica casata appartenente alla più insigne [...] pp. 28-38; A. Floridia, Palazzo Panciatichi in Firenze, Roma 1993, ad indicem; A. Menniti Ippolito, Il tramonto della Curia nepotista, Roma 1999, pp. 114,126; Ministero per i Beni e le Attività Culturali, I Manoscritti panciatichiani della Biblioteca ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] Borghese per una tipologia architettonica di rappresentanza, chiamata a incarnare l'essenza della politica di prestigio nepotista. Nel giugno del 1621, il LUDOVISI, Ludovico cominciò l'acquisizione di proprietà nell'area pinciana, comprando ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] di giustificarlo con argomenti teologici.
Fra i quali pareva che il più assurdo fosse quello attribuito al grande nepotista Sinibaldo de' Fieschi, ossia a Innocenzo IV. Questi, infatti, sulla fine del 1245 interpretava la «donatio» di Costantino ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] suprema della sua spiritualità, non del suo potere terreno. Non tanto per il suo nepotismo, che gli meriterà la qualifica di ultimo pontefice nepotista. Piuttosto perché con lui si affermava l'orientamento mirante a riaffermare il "ruolo egemonico ...
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nepotista
s. m. e f. [der. di nepotismo] (pl. m. -i). – Chi pratica il nepotismo, o, in senso estens., chi favoreggia i proprî parenti e amici; anche come attributo: papa, ministro nepotista.
nepote
nepóte s. m. e f. [lat. nĕpos -ōtis]. – Variante region. o letter. di nipote talvolta usata, nel linguaggio solenne, col sign. di discendente, postero (di solito al plur.): Serse per l’Ellesponto si fuggia, Fatto ludibrio agli ultimi...